Storico fly-by per New Horizons NASA : Ultima Thule nel mirino.

Il primo gennaio 2019 alle 6:33 la sonda della NASA sarà alla minima distanza dal mitico Ultima Thule: ci sarà il fly-by astronomico più lontano mai effettuato da una sonda spaziale.

Questo grafico celebra il sorvolo nell’anno nuovo di New Horizons di Ultima Thule.
Roman Tkachenko

 

Fine anno col botto e un inizio del nuovo davvero avvincente. Ci sono tutte le premesse per assistere ad un incontro cosmico straordinario. Martedì 1 gennaio 2019 la sonda New Horizons della NASA sorvolerà a una distanza di appena 3.500 chilometri il misterioso “Ultima Thule”, un oggetto sito nella remota Fascia di Kuiper del Sistema solare. Partita 13 anni fa e diventata famosa per lo storico reportage su Plutone incontrato nel 2015, la sonda della NASA sfreccia a 6,4 miliardi di Km dalla Terra con la sbalorditiva velocità di 51 mila km/h alla volta dell’oggetto tanto misterioso quanto intrigante: 2014 MU69, scoperto nel 2014 e selezionato  come meta nel 2015. Nei giorni scorsi , il team di ricercatori che doveva individuare eventuali detriti pericolosi attorno al KBO (oggetto nella fascia di Kuiper) ha dichiarato che non ci sono presenze evidenti di anelli o satelliti lungo la strada e ha quindi dato la “luce verde” per un sorvolo alla minima distanza pianificata di 3500 km. Su Ultima Thule le certezze non sono tantissime. Al momento non sappiamo ancora se si tratti di un singolo corpo, di un sistema binario di oggetti (rispettivamente con 20 e 18 chilometri di diametro) o di un sistema multiplo; probabilmente lo scopriremo quando New Horizons – che ha le dimensioni di un pianoforte – inizierà a puntarlo con le sue fotocamere all’inizio del nuovo anno. All’arrivo della sonda e per circa 24 ore ci sarà un super lavoro delle sue fotocamere e degli strumenti di bordo per raccogliere un gran numero di informazioni dettagliate di quel piccolo mondo. Poi inizierà a trasmettere le sue scoperte a Terra per farci conoscere quei dati tanto preziosi per sapere di più sulla storia del nostro Sistema Solare.

Già la fotocamera o meglio LORRI: durante le prime due settimane di dicembre, il team di New Horizons ha utilizzato il LORRI (Long Range Reconnaissance Imager) della navetta per raccogliere centinaia di immagini di Ultima Thule, consentendo agli scienziati del team di escludere micro frammenti  che potrebbero rappresentare un pericolo per navicella spaziale. Dopo tutto, New Horizons volerà su Ultima a più di 32.000 miglia orarie. A quella velocità, un impatto con una pallina di ghiaccio anche millimetrica potrebbe porre fine alla missione. LORRI è costituito da una lente di 20 cm di diametro e un rilevatore CCD in grado di catturare la luce della 21 ° magnitudo .

Spaccato di Lorry
Spaccato di LORRI

 

Spiega Alan Stern, responsabile della missione New Horizons: «Come è nato 2014 MU69? Ha un’atmosfera? Possiede degli anelli? A queste domande sapremo dare una risposta e forse ci mostrerà elementi che ora non riusciamo neppure di immaginare». Non  solo. C’è un’altra questione che si spera abbia una risposta: la cosiddetta “curva di luce” di Ultima Thule vista da New Horizons appare piatta. Cosa potrebbe spiegare la piccola curva di luce ancora non rilevata? Ecco quindi che l’attesa di queste risposte cresce e ci auguriamo arrivino col nuovo anno in una sorta di nuovo auspicio.

Le prime immagini sono attese per la sera del 1 gennaio, con l’uscita prevista per il 2 gennaio. Altri scatti con risoluzione più elevata potrebbero seguire nei giorni successivi.  Anche se a questa distanza non sono possibili immagini dal vivo, la NASA prevede di trasmettere online il flyby, con un video animato e la musica del chitarrista dei Queen Brian May, laureato in astrofisica che sta per pubblicare un tributo musicale per accompagnare l’evento.

“Sono stato ispirato dall’idea che questo è il più lontano corpo dello spazio che la mano dell’uomo abbia mai raggiunto”, ha affermato May.

E Stern spera che questo non sarà la fine per New Horizons. “Speriamo di dare la caccia a un altro KPO (oggetto della fascia di Kuiper), creando un sorvolo ancora più lontano negli anni 2020”, ha affermato Stern.

Infine: perché il nome Ultima Thule?

Dobbiamo ricercare nella storia dei miti. Un’isola leggendaria situata in una remota zona del nord della Terra: si tratta di Thule, citata per la prima volta dal geografo greco Pitea nel IV secolo a.C., il cui mito si è poi accresciuto nella tarda antichità e nel medioevo. Diventata nell’immaginario collettivo il simbolo di un luogo estremamente lontano, ai confini del mondo ecco che questo nome casca benissimo per definire un corpo cosmico, freddo, inesplorato che si prepara a darci emozioni bellissime alla fine di questo anno astronomicamente ricchissimo di imprese.

 

 

 

 

Informazioni su Corrado Mascia 51 Articoli
In un lontano '97, mentre correvo su strada, rimasi folgorato dalla vista di una delle cose più belle che il cielo mi avesse regalato. Da allora non ho mai smesso di guardare in alto, né tanto meno di correre! Impiegato, quando non lavoro, coltivo con la mia famiglia l'amore per l'astronomia e l'archeologia che cerco di condividere col prossimo attraverso foto e video.

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5 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Un veloce aggiornamento per dirvi che...

    La sonda NASA New Horizons ha sorvolato Ultima Thule nelle prime ore del capodanno, inaugurando l'era dell'esplorazione dall'enigmatica fascia di Kuiper, una regione di oggetti primordiali che contiene le chiavi per comprendere le origini del sistema solare.
    Le immagini scattate durante l'approccio della sonda spaziale - che ha portato New Horizons a soli 2.200 miglia (3.500 chilometri) di Ultima alle 12:33 EST - hanno rivelato che l'oggetto della fascia di Kuiper potrebbe avere una forma simile a un birillo, ruotando da una parte all'altra, con dimensioni di circa 20 per 10 miglia (32 per 16 chilometri). Un'altra possibilità è Ultima potrebbe essere due oggetti in orbita a vicenda.

    La comunicazione è avvenuta utilizzando i segnali captati dall'antenna di Madrid in Spagna alle 16:32 ora italiana, 10 ore dopo il FlyBy. Il segnale appariva forte e chiaro e lo stato generale della navicella risultava "green", dunque ottimale.

    Aggiungo poi che è online il particolare brano musicale del grande Brian May

    https://www.youtube.com/watch?v=j3Jm5POCAj8

  2. Ho linkato "grazie" ma mi sembra riduttivo; avrei voluto linkare anche "mi piace"...
    Sia il video che il brano musicale sono una vera "chicca": Un buon auspicio per il 2019 appena cominciato!

  3. Buongiorno a tutti,

    Ecco l'ultima immagine ad alta risoluzione pubblicata dalla NASA.
    La fotografia è stata ripresa con la fotocamera MVIC (acronimo di Multicolor Visible Imaging Camera) che fa parte di Ralph, altro strumento che si trova su New Horizons. La distanza dalla quale è stata ripresa è 6700 chilometri (considerando che Ultima Thule ha dimensioni di circa 31 chilometri). La risoluzione è pari a 135 metri/pixel e la trasmissione è avvenuta il 18 Gennaio

    Allegato 33206