È decollato stamattina alle 7:47 SLS, il razzo più potente mai costruito. L’ambizioso obiettivo della NASA è di impiegarlo per riportare esseri umani sulla Luna e, in futuro, per la prima volta su Marte.

Artemis 1 è il nome di questa missione senza equipaggio che testerà ogni singolo sistema in previsione del primo volo in orbita lunare con astronauti, Artemis 2, che dovrebbe partire nel 2024.
Di seguito alcune fasi della procedura di decollo, vediamo i primi secondi di ascensione con le impressionanti fiammate dei due Solid Rocket Booster seguite dal distacco di questi ultimi, avvenuto a T+2:12.



A T+8:30 avviene la separazione del primo stadio e poco dopo inizia l’operazione di dispiegamento dei pannelli solari. Abbiamo così le primissime visuali dallo spazio della navicella Orion, in quanto a fornircele sono proprio le telecamere montate sui pannelli. Si tratto di solo alcuni tra i numerosi dispositivi di ripresa di cui tutta la capsula è dotata.
Tra queste prime straordinarie immagini compare anche, in alto sullo sfondo nella visuale rivolta verso terra, il primo stadio di SLS che precipita, destinato ad atterrare rovinosamente nell’Oceano Pacifico. Di questi tempi ci siamo abituati male con SpaceX ed è certamente strano vedere un razzo, per di più così avanzato, non venire recuperato.

A T+1:45:00 termina la delicata Trans-Lunar Injection, l’accensione di 18 minuti del motore RL-10 che ha lo scopo di inserire Orion sulla corretta traiettoria per raggiungere l’orbita del nostro satellite. In preparazione dell’operazione i pannelli erano stati orientati all’indietro per ridurre le sollecitazioni nel corso dell’accelerazione, questa configurazione di volo è mostrata nella simulazione della NASA ma abbiamo anche una ripresa direttamente dalla camera di uno dei pannelli.
Dopo circa un’ora e 55 minuti dal decollo avviene la separazione di Orion dall’Interim Cryogenic Propulsion Stage, che sino a questo momento ha eseguito le correzioni di rotta e la manovra di TLI.
Da adesso Orion è completamente indipendente e destinata a essere catturata dalla gravità lunare. L’istante della separazione viene ancora una volta documentato dalle telecamere di bordo in questi secondi emozionanti.
L’odierna finestra di lancio permette una missione di durata breve che si svolgerà nel corso di 25 giorni e 11 ore, terminando con un ammaraggio l’11 dicembre.
Nel video che segue è simulata nel dettaglio l’intera traiettoria di Artemis 1 (crediti: Meithan West @meithan42).
Un video veramente incredibile ripreso da una delle camere ci mostra il nostro pianeta che si rimpicciolisce lentamente alle spalle di Orion.
Nel video che segue Orion volge lo sguardo verso la Terra mentre si allontana da noi in direzione della Luna.
La ripresa, qui accelerata di circa 10 volte, è stata eseguita dalla camera di uno dei pannelli solari. La navicella ne ha quattro, e ciascuno di essi monta un dispositivo di ripresa.
In totale sono 16 le telecamere che la NASA sta portando attorno alla Luna, tra interne ed esterne. Alcune hanno fini principalmente tecnici per monitorare lo stato di Orion, ma ce n’è qualcuna che è stata pensata solo per il coinvolgimento del grande pubblico e per produrre immagini spettacolari. Le telecamere montate sui pannelli rientrano tra quelle ingegneristiche, ma a giudicare dalle prime immagini c’è già da leccarsi i baffi: dopo 50 anni sono le prime immagini dell’intera Terra eseguite da una navicella adatta al volo umano.
Continuerò ad aggiornare la news con nuove immagini e video man mano che saranno diffusi dalla NASA e dagli appassionati di tutto il mondo.
Buon viaggio Orion, buona fortuna Artemis!
Che belle notizie
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Che emozione!
altro che il lancio dei fott******i Starlink.
Alleluja!!!