Mars Sample Return prende vita, Perseverance deposita le prime fiale

Su Marte cinque fiale depositate e cinque ancora da rilasciare. A fine decennio una coppia di elicotteri le raccoglierà.

Il rover della NASA Perseverance, primo tassello della missione decennale che mira a portare sulla Terra dei campioni di rocce e sabbie marziane, ha iniziato le operazioni di rilascio al suolo di alcune delle sue fiale. All’interno dei flaconi in titanio, sigillati nel corso dell’ultimo anno e mezzo, ci sono i preziosi carotaggi raccolti dal rover, ma anche un campione atmosferico e due di regolite.

Dei diciotto flaconi preparati sino ad ora da Perseverance (a cui si aggiungono tre fiale cosiddette “testimoni” impiegate per analizzare i processi di raccolta alla ricerca di contaminanti) dieci sono stati selezionati per essere depositati al suolo nella regione di Three Forks. Si tratta di un’area già visitata dal rover, che però vi ha fatto ritorno per via delle caratteristiche fisiche e dei requisiti di missione.

Infatti le dieci fiale depositate al suolo saranno raccolte dai due piccoli elicotteri che accompagneranno il lander, i quali saranno avvantaggiati nel loro lavoro dalla grande piana priva di ostacoli che caratterizza questa regione.

Posizione del rover Perseverance aggiornata al Sol 670. Crediti: NASA/JPL-Caltech

Va ribadito che le operazioni in corso da parte di Perseverance si configurano come un piano B rispetto agli obiettivi di Mars Sample Return, da mettere in pratica nell’eventualità che il rover sia impossibilitato a compiere il rendez-vous con il futuro lander che atterrerà qui nel cratere Jezero tra il 2029 e il 2030.
Questa strategia di “backup” non priverà comunque la missione di recupero campioni di variabilità relativamente alle tipologie di rocce raccolte: buona parte dei campioni selezionati per la deposizione ha un analogo che resterà conservato da Perseverance, giacché quasi tutte le operazioni di prelievo sinora compiute hanno visto la raccolta di due campioni da ciascun sito.

A oggi il rover ha già rilasciato cinque fiale, seguendo un percorso stabilito in anticipo che consentirà di mappare in grande dettaglio la posizione di ciascun campione.
Non si sono rilasciate tutte le fiale nello stesso luogo perché questo avrebbe rappresentato una complicazione in fase di raccolta, dal momento che il piccolo braccio di cui gli elicotteri saranno dotati avrà una mobilità limitata per contenere peso e complessità. Sempre per semplificare il futuro prelievo, ciascuna fiala dista tra i 5 e i 15 metri dalla più vicina. In questo modo ci sarà spazio a sufficienza per le manovre senza andare a interferire con le altre fiale o, peggio, con le operazioni dell’altro drone.

Il percorso che il rover seguirà nel corso delle operazioni di rilascio delle fiale. Crediti: NASA/JPL-Caltech

La deposizione del primo campione è avvenuta il 21 dicembre, nel Sol 653 della missione Mars 2020. Le varie fasi della manipolazione del campione, avvenuta grazie al Sample Handling Assembly, sono state documentate da alcune camere di ripresa del rover. In particolare quelle coinvolte sono state Watson e CacheCam: la prima è montata nella torretta sulla sommità del braccio robotico e ha potuto osservare le operazioni al di sotto del rover; la seconda ha fotografato per l’ultima volta la fiala dandoci, tra le altre cose, riscontro sul numero di serie del flacone scelto.

Quest’ultima immagine, realizzata dalla CacheCam, ci permette di far corrispondere il numero di serie 10464848-6 SN062 al campione Malay, prelevato dalla roccia Issole e sigillato il 31 gennaio 2022.

Le operazioni di deposizione sono proseguite con il rilascio di altre quattro fiale nei giorni 23/12, 29/12, 03/01 e 06/01.

Oltre alle due camere menzionate, anche altre sono impiegate per documentare le operazioni correnti.
Vi sono per esempio le quattro Frontal Hazard Avoidance Camera, posizionate sotto la scocca del rover e orientate anteriormente, in grado di produrre visuali come questa.

Oppure c’è la coppia di Navigation Camera, montate sulla “testa” orientabile di Perseverance e in grado di spaziare in tutta la regione grazie all’ampio campo visivo.
L’immagine seguente, con distorsione parzialmente corretta e colori bilanciati, è stata scattata ieri. In primo piano c’è la fiala del quinto campione! Poco più in fondo sulla destra, al termine della traccia lasciata dal rover, si vede il quarto. Provate anche voi a orientarvi con questa immagine e la mappa fornita poco sopra, considerando che queste foto sono entrambe rivolte a ovest.

Volete qualcosa di più sfizioso? Sempre con la visuale fornita dalle NavCam, ma stavolta combinando i 16 frame in cui è spacchettata la foto a piena risoluzione nel momento in cui viene scaricata dalla memoria della camera, si vede parecchio di più.

Grazie alla Left NavCam siamo in grado si ammirare l’intero percorso sin qui tracciato da Perseverance e scorgere tutte e cinque le fiale rilasciate sino a questo momento! Vi invito ad aprire l’immagine a piena risoluzione e cercare di seguire a ritroso il percorso del rover. Gli zoom sulle prime tre fiale sono estratti da un analogo panorama acquisito nel giorno della deposizione della terza.

Chiudo questo aggiornamento dal pianeta rosso con una visione d’insieme dei cinque campioni come ripresi nelle panoramiche eseguite dalla camera Watson.

 

Informazioni su Antonio Piras 67 Articoli
Ingegnere elettronico per lavoro, da sempre appassionato di scienza. Scopro l'osservazione astronomica grazie al telescopio della LIDL (ebbene sì) che mi svela le lune medicee un giorno prima di Galileo...ma 405 anni dopo. Da allora la passione cresce a dismisura e attualmente la coniugo alla fotografia, altro grande hobby.

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