Il Sole in 3D per l’iPhone

Non sono un possessore di iPhone e lo conosco veramente pochissimo (mai avuto nemmeno per le mani): ma quando dal sito della NASA pubblicizzano un software non banale, allora un po’ di invidia la provo anche io…

Immaginate di avere il Sole nel palmo delle vostre mani: ora potete! Una nuova applicazione sviluppata da programmatori vicini alla NASA consente una visualizzazione dal vivo del Sole direttamente sul vostro cellulare: vi permetterà di volare attorno alla stella, zoomare sulle regioni attive e monitorare l’attività solare!

“E’ proprio bello” dice Dick Fisher, direttore della Divisione di Eliofisica della NASA, “è un’innovazione. Per la prima volta in assoluto possiamo monitorare il Sole come se fosse una sfera in 3D vivente, che respira.”

Il nome dell’applicazione è “3D Sun” e può essere scaricata gratuitamente dall’app store della Apple. Basta digitarne il nome nella box di ricerca dello Store oppure visitare http://3dsun.org.

Il sole in 3d sul vostro iPhone

Il sole in 3D sul vostro iPhone: potete far ruotare la sfera solare o zoomarla dove volete

Le immagini in real time usate per costruire la sfera in 3D sono inviate alla Terra dalle sonde STEREO A e B: si tratta di una coppia di sonde che attualmente permettono di ottenere una vista totale del Sole pari all’87% della sua superficie. La “A” infatti in questo periodo si trova al di sopra dell’emisfero occidentale del Sole (ad una distanza pari a quella della Terra), mentre la “B” di trova sopra all’emisfero orientale. Insieme hanno una quasi completa visione di tutta la superficie solare.

I telescopi a bordo delle sonde osservano costantemente la stella nelle frequenze dell’estremo ultravioletto (EUV), “ed è per questo motivo che il Sole è rappresentato in falsi colori (in verde)” spiega Lika Guhathakurta, scienziato del team del programma STEREO presso la NASA ed aggiunge che “non esistono immagini nel $campo$ di frequenze ottiche”.

Infatti è proprio nell’estremo ultravioletto che si vede meglio quello che sta succedendo sul Sole: flare e macchie solari appaiono splendide a queste lunghezze d’onda. Inoltre le immagini nell’EUV rivelano la presenza di “buchi coronali”, letteralmente delle vaste aperture oscure nell’atmosfera solare attraverso le quali getti di vento solare vengono proiettati verso tutto il Sistema Solare. Questi getti, incontrando la Terra lungo il loro percorso, danno origine alle ben note luci boreali ed australi.

“Grazie a questo applicativo, potete ruotare il Sole, zoomare le macchie solari, ispezionare i buchi coronali e quando nel Sole si manifesta un flare, ecco che il vostro iPhone vi avvertirà con un’apposita segnalazione” dice Guhathakurta.

Parecchi utenti dicono che questa è proprio la parte più interessante del’applicativo, che si risveglia non appena il Sole diventa attivo o quando hanno luogo degli eventi interessanti. Per esempio un allarme apparso di recente ha indicato agli utenti che una cometa, appena scoperta dalla sonda STEREO-A, si stava avvicinando al Sole, fino a sgretolarsi contro di esso. E a seguito di questo evento l’applicativo mostrava un filmato di quanto era appena accaduto.

Schermate iPhone

Ecco alcune foto delle schermate dell’applicazione, da sinistra a destra una protuberanza ripresa dalla STEREO-B proprio in piena eruzione, un esempio di notizie del’ultima ora ed il filmato di una cometa registrato dalla STEREO-A.

Un aspetto fondamentale dell’applicativo è che mostra quella parte “nascosta” del Sole mai visibile dalla Terra: Guhathakurta aggiunge che così “le macchie solari non saranno più una sorpresa per noi”.

Recentemente la STEREO-B stava monitorando una macchia solare (la numero 1041) quando c’è stata l’eruzione da parte del $campo$ magnetico della macchia stessa. Per la prima volta da almeno due anni, una zona attiva del Sole ha prodotto un potente flare solare, tecnicamente di classe M. E questa interruzione inattesa del profondo minimo solare era completamente invisibile da Terra: con questo applicativo invece chiunque può avere un posto un prima fila per osservare tali fenomeni.

“3D Sun” è stato creato da un team di programmatori guidato dal Dr. Tony Phillips, editore di Science@NASA, il quale dice che la versione 1 dell’applicativo è appena l’inizio: la versione 2.0 tra breve in uscita offrirà immagini a maggiore risoluzione e immagini multiple nell’EUV. Saranno proprio queste ultime a rivelare ancor più attività solare che non in precedenza.

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Articolo in lingua originale

Informazioni su Pierluigi Panunzi 467 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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13 Commenti

  1. bella l’app. ma come mai nel banner c’è un link che porta ad un sito sul 2012 (mi sembra che voi siete “contrari” 😉 )???

  2. Non la conoscevo ma l’ho appena scaricata e istallata, grazie Pier! Ora me la studio per bene… Così a prima vista, passatemi il termine, sembra davvero una figata!

  3. @Alex
    bisognerebbe domandarlo a Google!
    Il $filtro$ ormai conta centinaia di siti da escludere, ora aggiungerò anche questo 😉

    Purtroppo spuntano come i funghi!

  4. che invidia regà… 😯
    stavo pensando di fare una versione “casereccia” in Java da proporre nel sito!
    solo se interessa, però!! 😉

  5. A me interesserebbe! 😀
    Però a questo punto la si sostituirebbe alla gif “Il sole in tempo reale” al fondo della Home…

  6. E’ veramente stupenda! Grazie per la segnalazione ma, per tutti i non “iphonisti”, sappiate che per quel dispositivo esistono dei programmini (molti pure gratuiti) che ti consentono di tenere in tasca un vero e proprio planetario dove si può zoomare e fare dei tour virtuali nel sistema solare ma anche oltre..

  7. oramai la tecnologia sta invadendo anceh i telefoni con i sw più disparati. pensa che su SO Android montato sul HTC Magic cè la mappa stellare collegata al GPS che ti permette di puntare il dispositivo sopra la tua testa e vedere quasi in tempo reale la parte di cielo ripresa dalla telecamera. per gli esperti sembra una sciocchezza….ma sono convinta che tutti i piccoli aiuti permettano l’interessamento a più persone, anch in modo non professionistico.