Questo accadde durante la fase detta di Late Heavy Bombardment (LHB), ossia “ultimo bombardamento pesante”, avvenuta tra i 3,5 e i 3,8 miliardi di anni fa e che lasciò, come residuo, una fascia di polvere nella zona dei pianeti interni, sicuramente ben visibile per molto tempo dallo Spazio. Forse proprio ciò che è stato recentemente scoperto attorno alla vicina stella Eta Corvi.
Spitzer ha individuato, infatti, una fascia di polvere che sembra proprio il residuo di qualcosa di molto simile al LHB. Essa è situata in una zona abbastanza vicina alla stella dove un pianeta simile alla Terra potrebbe facilmente esistere. Il sistema di Eta Corvi ha circa un miliardo di anni d’età, proprio quelli che avevs LHB.

L’ipotesi è avvalorata dal fatto che tra i composti individuati nella fascia si è trovata acqua, composti organici e roccia, in percentuali simili a quelle della meteorite Almahata Sitta, caduta nel Sudan nel 2008. La somiglianza tra questa e la polvere di Eta Corvi sembra implicare una nascita degli oggetti impattanti a distanze stellari comparabili. In realtà, sulla stella esiste una seconda fascia molto luminosa più esterna, nella posizione che nel Sistema Solare ha la cintura di Kuiper, zona di provenienza dell’oggetto del Sudan.
Si pensa che la “nostra” cintura di corpi ghiacciati, circa 600 milioni dopo l’origine del Sistema Solare, sia stata disturbata dalla migrazione di Giove e Saturno, prima verso l’interno e poi verso l’esterno, causando una vera pioggia di oggetti cometari verso il Sole e quindi in rotta di collisione con i pianeti interni.
Eta Corvi dovrà essere studiata in modo molto dettagliato per leggere nel nostro libro di storia.
Herschel non è stato, però, da meno. Intorno a TW Hydrae, distante 176 Anni Luce da noi, vi è una nuvola contenente vapor d’acqua abbastanza freddo da poter formare un numero impressionante di comete in grado di riempire d’acqua migliaia di pianeti come la Terra.
Su TW Hydrae si sta formando un sistema planetario ed è il più vicino che diventerà verosimilmente simile al nostro.

Questa scoperta dimostra che il materiale fondamentale per la vita terrestre (composti organici e acqua) è già chiaramente presente prima della nascita dei pianeti. Si erano già scoperti dischi planetari ricchi d’acqua ma mai a distanze tali da poter formare oggetti solidi come le comete. Più acqua è a disposizione delle comete e più e facile che esse l’abbiano trasportato verso i pianeti interni impattandoli.
Questa cosa dell'origine cometaria della nostra acqua terrestre mi ha sempre affascinato parecchio, nonostante faccia ancora molta fatica a crederci... Saró "gnucco" ma anche questo articolo, nonostante sia molto interessante e affascinante, mi sembra quasi fantascienza!
hai ragione... fa un po' effetto. Eppure i vulcani da soili non ce l'avrebbero mai fatta e le comete avrebbero potuto rimepire benissimo i nostri oceani. mi sa che bisogna farsene una ragione!
Leggendo le caratteristiche di queste stella (Wikipedia) si ha veramente l'impressone di rivedere il film del nostro sistema planetario. Data la giovane età della stella e la sua distanza da noi credo che varrebbe veramente la pena di studiarla approfonditamente. Si sa già qualcosa su quale potrebbe essere il suo sistema planetario?
non si conoscono ancora pianeti attorno alle due stelle (non una sola) dell'articolo. Nel primo caso è facile che ci siano, dato che la stella ha già un'rtà considerevole (più di un milardo di anni). Nel secondo caso, invece, siamo ancora nella fase T-Tauri e potrebbe essere ancora presto..
Comunque, stai certo che gli studi si effettuano, ma per trovare pianeti bisogna anche essre fortunati, sia per le velocità radiali che per i transiti...
Tra l'altro gli amminoacidi che le comete trasportano, a causa della pressione dell'impatto, possono reagire tra loro e formare legamenti organici ancora più complessi (più vicini alla vita
). Quindi l'impatto delle comete può aver innescato la formazione della vita. Per quanto riguarda l'acqua, penso che una parte derivi dalle comete. Però scusate, non è stato scoperto che le comete della Nube di Oort contengono acqua "pesante" rispetto a quella dei nostri oceani?