La galassia soprannominata Speca (da Spiral-host Episodic radio galaxy tracing Cluster Accretion) ha mostrato una complicate struttura a getto che si manifesta come due enormi lobi visibili perpendicolarmente al piano galattico. Questi giganteschi getti sono normalmente dovuti a particelle subatomiche generate e accelerate dalla materia che sta cadendo verso il buco nero centrale galattico. Se ne conoscono diversi associati galassie ellittiche, ma solo un altro collegato a una galassia a spirale.
Quello di Speca è particolarmente complicato. La galassia è stata osservata con vari telescopi e in varie lunghezze d’onda. Nella luce visibile dallo Sloan Digital Sky Survey, nel radio dal FIRST del VLA. In seguito, nell’ultravioletto con il satellite GALEX della NASA, ancora nel radio con il NRAO VLA Sky Survey e infine con il GRMT indiano a lunghezze d’onda estremamente lunghe. Nelle varie lunghezze d’onda sono stati rilevati i lobi, ma non sempre uguali tra loro. Ad esempio quelli notati con NRAO sono più esterni di quelli evidenziati da FIRST. GMRT ha confermato i lobi più lontani, ma ne ha trovato un altro paio molto più vicino alla galassia, probabilmente emessi più recentemente. E’ inutile andare troppo nei dettagli, per adesso, ma questa serie diversa di fenomeni può sicuramente tracciare la storia evolutiva della galassia.
Speca si trova a 1,7 miliardi di anni luce da noi (per essere più esatti: la luce ha impiegato 1,7 miliardi di anni luce per giungere a noi), immersa in un ammasso di altre galassie che probabilmente hanno interagito tra loro.

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