Ricordo che una curva di luce rappresenta il grafico che mette in relazione la variazione di luminosità di un oggetto (nel nostro caso un asteroide) con il variare del tempo. Gli asteroidi si presentano generalmente come degli ellissoidi allungati, con i tre assi uno diverso dall’altro. La rotazione intorno all’asse (minore) comporta anche una variazione di luminosità in relazione alla differente porzione di superficie illuminata e visibile dalla terra. Per una più chiara e dettagliata spiegazione rimando all’articolo “Descrivere un mondo partendo da un punto luminoso” di Vincenzo Zappalà (qui).
Asteroide: 2007 McCuskey
Ho osservato l’asteroide 2007 McCuskey per due notti collaborando con Daniel Klinglesmith, un osservatore negli USA che aveva iniziato ad osservare questo asteroide già prima di me. Ho focalizzato una delle due sessioni sulla determinazione dell’indice di colore dell’asteroide, acquisendo in successione una sequenza di immagini con i filtri fotometrici V ed R e con pose da 10 minuti. Con la successiva analisi fotometrica mi è stato possibile determinare la differenza di luminosità osservata attraverso i due filtri, questa differenza prende il nome di indice di colore.
Gli asteroidi riflettono la luce del sole ed hanno così un colore simile a quello solare, ciò nonostante ci sono delle piccole differenze dovute al materiale di cui sono costituiti. Ad esempio gli asteroidi di tipo carbonaceo (tipo-C) sono più scuri ed assorbono maggiormente la luce solare, mentre quelli rocciosi (tipo-S) sono più luminosi poiché hanno una superficie più riflettente.
Nel nostro caso l’indice di colore osservato per 2007 McCuskey è risultato V-R = 0.34 ± 0.04, questo valore risulta compatibile con un asteroide di tipo carbonaceo (tipo-C), scuro e con bassa riflettività.
L’insieme completo delle sessioni osservative ha permesso di determinare la curva di luce composita ed il periodo di rotazione dell’asteroide P = 8.603 ± 0.01 (figura 1).
Le osservazioni sono state eseguite lungo un arco temporale di circa un mese, dall’opposizione (inizio marzo), fino ad un angolo di fase (angolo sole-asteroide-terra) di circa 18 gradi ad inizio aprile.
Mettendo in relazione la magnitudine ridotta dell’asteroide (rimuovendo gli effetti dovuti alla distanza) al variare dell’angolo di fase si ottiene la curva di fase, il cui andamento ne caratterizza la tipologia (figura 2).
La $magnitudine$ ridotta ad angolo di fase zero (asteroide in opposizione) prende il nome di $magnitudine$ assoluta H dell’asteroide (da non confondersi con la $magnitudine$ assoluta delle stelle). Dalla $magnitudine$ assoluta si può calcolare, attraverso una semplice relazione, la dimensione fisica dell’oggetto.
Da notare quindi come partendo da un puntino luminoso si possa ricavare la dimensione fisica dell’oggetto.
Nel nostro caso la curva di fase ottenuta è quella mostrata in figura 3 con una $magnitudine$ assoluta H = 12.06, da cui deriva una stima della dimensione fisica dell’asteroide D = 21 ± 4 km.
Asteroide: 6479 Leoconnolly
Ho osservato 6479 Leoconnolly in due sessioni ad aprile. In figura 4 riporto la curva di luce composita.
La variazione di luminosità è risultata piuttosto ampia e questo denota che si tratta di un oggetto abbastanza allungato con l’asse maggiore ben più pronunciato rispetto all’asse minore intorno al quale avviene la rotazione. Il periodo di rotazione è risultato piuttosto breve P = 5.113 ± 0.001h.
Per entrambi gli asteroidi i risultati ottenuti saranno pubblicati nei prossimi mesi sul Minor Planet Bulletin.
è sempre più bello questo forum anche grazie a te ! Grande Lorenzo !
ottimo lavoro... come sempre! Magari si potrebbe fare un articoletto sulla curva di fase. Ci pensi tu? Rimandando, ad esempio, al discorso fatto sull'angolo di fase di poco tempo fa...
complimenti e grazie
Grazie
Lorenzo Franco