La costellazione del Lupo

In questa puntata parlerò della Costellazione del Lupo, che magari qualcuno non avrà mai sentito nominare. C’è da dire però che senza saperlo è molto facile averla lì davanti agli occhi, quando si osserva la meravigliosa costellazione dello Scorpione.

Questa serie di articoli fa uso del Simulatore di costellazioni in 3D, descritto in questo articolo. Se si dovessero riscontrare problemi nel caricamento delle pagine, scaricare manualmente l’ultima versione di JRE (Java Runtime Environment) all’indirizzo:
http://www.java.com/it/download/index.jsp


la Costellazione del Lupo
la Costellazione del Lupo

Dal diagramma tratto da Stellarium, vediamo la collocazione in cielo della costellazione del Lupo: è incollata indissolubilmente a quella del temibile Scorpione, dal quale non se ne allontanerà mai a distanza di sicurezza… In effetti la bellissima Antares serve da faro per trovare questa costellazione non molto nota che, come in altri casi, presenta viceversa al suo interno un po’ di oggetti interessanti, pur non essendo così eclatante e riconoscibile.

Proprio riguardo alla riconoscibilità del lupo, a cui la costellazione è associata, già si può dire che la figura ufficiale è una volta tanto simpaticamente evocativa di un lupo un po’ cicciottello che guarda lo Scorpione, studiandone le mosse.

la costellazione del Lupo in 3D
la costellazione del Lupo in 3D

Invece cliccando sull’animazione a fianco vedremo in azione la mia applet di simulazione 3D della costellazione, disegnata su di un foglio virtuale, che possiamo ruotare intorno all’asse verticale picchiettando sulle frecce destra e sinistra: sappiamo che ruotando il foglio le singole stelle se ne distaccano di un segmento proprorzionale alla distanza della stella dal Sole, in anni luce (che possiamo vedere premendo “n“). Come detto stavolta possiamo subito premere “f” per vedere la nuova raffigurazione del lupo ideata anni fa dal compianto maestro di scuola H.A.Rey, che come noto aveva pensato di rivisitare (se possibile) le costellazioni alla ricerca di figure migliori: in questo caso bisogna dire che aveva colpito davvero in segno! Vediamo infatti apparire un lupo con le orecchie dritte, snello ed una bella coda: solo che stavolta è disegnato in modo da guardare dall’altra parte, verso il Centauro, incurante della presenza dell’infido scorpione. Davvero un disegno simpatico, bello quasi quanto la rappresentazione che aveva ottenuto per la Balena

Hevelius aveva rappresentato in questo modo il simpatico ma temibile canide

il Lupo secondo Hevelius
il Lupo secondo Hevelius

mentre nell’Uranometria appariva in questo modo

il Lupo nell'Uranometria
il Lupo nell’Uranometria

infine Stellarium lo rappresenta in modo simile, ma visto da lontano sembra forse un cavallo.

il Lupo all'interno di Stellarium
il Lupo all’interno di Stellarium

Due stelle grandi ma piccole

confronto tra le stelle del Lupo ed altre molto note
confronto tra le stelle del Lupo ed altre molto note

Sì, dal diagramma di comparazione qui a fianco, vediamo che ci sono due stelle grandi, una 50 volte e l’altra 42 volte il nostro Sole. Se ci pensate bene già così sono enormi: un Sole 50 volte più grande di quello a cui siamo abituati darebbe qualche grattacapo in più, ma in effetti a confronto con altri mostri stellari, le supergiganti che nel diagramma vediamo solo in parte, paiono scomparire. Ma se scompaiono loro, allora si trascinano appresso anche Aldebaran, che ancora una volta è ancora più piccola di due stellotte anonime che nessuno conosce.

La più grande, quella con un raggio pari a 50 volte il nostro Sole è φ1 Lup, di classe stellare K5, mentre la seconda  è i Lup, con un raggio di 42x, di classe F3. I miei amici Filuppi della prima stella e Ilupini della seconda sono d’accordo con me che non sia necessario pubblicare la foto della loro stella dalla distanza di 10 UA: specie i secondi, che abitano un pianeta in cui cresce un legume i cui semi gialli sono ottimi come snack (di cui sono golosi e da cui traggono il loro nome) non gradiscono la pubblicità dei media sul loro pianeta. Si lamentano infatti che i turisti non fanno altro che smangiucchiare questi legumi insieme ad ettolitri di aperitivi, mettendo a dura prova le loro scorte… Si vede che non sono portati per il commercio…

Ma basta con le facezie!

Quattro stelle vicine

In questa costellazione ci sono quattro stelle la cui distanza è minore della mia soglia di 60 al e addirittura la prima è al di sotto dei 20 al. La più vicina, infatti, è la Gliese 588 (HIP 76074) una stella rossa di classe M2 posta ad appena 19.2 al dal nostro Sole: ovviamente l’appena è riferito a distanze galattiche, ma comunque rimane una distanza alla portata di vascelli interstellari fantascientifici. Visto da una postazione in vicinanza di questa stella, il nostro Sole appare di magnitudine 3.7 in una zona di cielo prevalentemente “boreale”, nella quale spicca Capella ed il solito intruso Alfa Centauri, che è un po’ il prezzemolo stellare: quante volte l’abbiamo incrociata nelle nostre peregrinazioni tra le altre stelle vicine! Se ci pensate bene il tutto è molto ovvio, dato che Alfa Centauri è la stella a noi più vicina (a parte la sua compagna Proxima) ed i suoi 4 al di distanza le permettono di apparire qua e là nel cielo di altre stelle vicine in posti inconsueti, nel solito ma spettacolare gioco geometrico che considera le stelle in un ambiente in 3 dimensioni e non attaccate alla volta celeste come pensavano gli antichi.

Dalla seconda stella in ordine di distanza, ν2 Lup di classe stellare identica alla nostra nana gialla, posta a 42 al, invece il Sole appare immerso in un gruppetto di stelle poco luminose di un Perseo in cui appare la ben nota Sirio: la sua distanza di 8 al fa sì che anche lei appaia quando uno meno se l’aspetta, esattamente per lo stesso motivo di Alfa Centauri. I miei amici Niduelupici infatti pensavano che il Sole fosse parte di un ammasso aperto: con soddisfazione posso affermare di essere stato io qualche tempo fa a segnalare il loro errore, tant’è che la nuova denominazione di quella nana gialla vicina è da poco diventata Piellepia

La terza stella vicina è HIP 77358, di classe spettrale G6 e $magnitudine$ 6, posta a 49.7 al da noi: nella foto fornita dai miei amici Hipilupi vediamo che il nostro Sole si è staccato dal gruppetto precedente, trovandosi ora a metà strada tra quel gruppetto ed il ben noto ammasso stellare delle Pleiadi.

La quarta stella a noi vicina è infine g Lup, una stella di $magnitudine$ 4.6 (e perciò visibile ad occhio nudo in cieli bui), di classe stellare F5, ad una distanza di 57 al: i miei amici Glupi mi hanno fornito una foto in cui stavolta si vede il nostro Sole un po’ più vicino all’oramai famoso gruppetto di stelle, ma già al limite della visibilità dell’occhio glupano.

Oggetti deep sky

Dopo qualche facezia, tanto per stemperare il solito articolo pieno di annotazioni e sigle scientifiche astruse, vediamo insieme vari oggetti davvero spettacolari.

Iniziamo con il globular cluster NGC 5824, piccolo, compatto, immerso in un mare di stelle, in questa foto da parte dell’HST, come le altre: cliccando sulla foto se ne potrà vedere una versione a risoluzione maggiore.

il globular cluster $NGC$ 5824
il globular cluster NGC 5824

Il secondo oggetto è un altro globular cluster, NGC 5986, stavolta più grande e ricco di stelle brillanti

il globular cluster $NGC$ 5986
il globular cluster NGC 5986

La serie dei globular cluster continua con NGC 5822

il globular cluster $NGC$ 5822
il globular cluster NGC 5822

poi con NGC 5749

il globular cluster $NGC$ 5749
il globular cluster NGC 5749

ed infine con NGC 5927

il globular cluster $NGC$ 5927
il globular cluster NGC 5927

Ora abbiamo una bella nebulosa planetaria, denominata NGC 5882

la nebulosa planetaria $NGC$ 5882
la nebulosa planetaria NGC 5882

L’ultimo oggetto è la cosiddetta Retina Nebula, IC 4406, un’altra bella e strana nebulosa planetaria degna di essere inserita nel desktop del nostro PC.

la bella Retina Nebula
la bella Retina Nebula

Nomi delle stelle

Le due stelle più luminose della costellazione del Lupo hanno ricevuto un nome, utilizzato forse solo in estremo oriente.

  • Men (α Lup): nome di origine cinese che significa Porta Meridionale
  • Kekouan (β Lup): nome di origine cinese che significa Ufficiale di cavalleria

In entrambi i casi non c’è nessuna relazione con un lupo.

Visibilità

La simpatica costellazione del Lupo è visibile dalle nostre latitudini, ma data la sua posizione in cielo appare bassa sull’orizzonte (10-15°) anche al massimo della visibilità, che si ha, alle 21, a metà luglio: per un paio di mesi a cavallo di questa data il Lupo è ancora più basso sull’orizzonte, osservabile con maggiore difficoltà.

 

Informazioni su Pierluigi Panunzi 458 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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2 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Ottimo, pensa che questa costellazione non l'avevo mai presa in considerazione eppure ha parecchie cose interessanti, peccato sia così bassa.
    Nessuno di voi è riuscito mai ad inquadrare qualcosa di questa costellazione?

  2. quest'anno ho scoperto un sito che si apre profondo a Sud senza troppe luci.....
    sicuramente il prossimo anno ci dirigo il mio obiettivo!