Una serata passata ad osservare asteroidi e comete

Desidero raccontarvi la mia ultima serata osservativa (quella del 6 ottobre) passata ad osservare asteroidi e comete.

Desidero raccontarvi la mia ultima serata osservativa (quella del 6 ottobre) passata ad osservare asteroidi e comete. A dire il vero l’obiettivo principale della serata era l’asteroide 2763 Jeans sul quale avevo già iniziato una sequenza fotometrica la notte precedente. La curva di luce preliminare suggeriva un periodo di rotazione dell’asteroide intorno alle 8 ore. La sessione osservativa mi avrebbe permesso di determinare con maggiore precisione il periodo di rotazione. Per l’osservazione ho utilizzato un telescopio LX200 da 20 cm ed una camera CCD SBIG ST7-XME.

In attesa che l’asteroide raggiungesse un’altezza sull’orizzonte utile all’osservazione, ho cercato di utilizzare proficuamente il “tempo $telescopio$” per dedicarmi all’osservazione di qualche altro corpo minore del sistema solare. Una veloce verifica sul sito del Minor Planet Center mi ha permesso di individuare quattro potenziali target, osservabili tutti in prima serata. Si trattava di due asteroidi appena scoperti, in attesa di essere confermati, e di due comete di cui una abbastanza luminosa.

Inizio la sessione osservativa con le due comete ben piazzate ed alte sull’orizzonte. Si trattava delle comete: C/2010 S1 (LINEAR) e 168P/Hergenrother. Quest’ultima recentemente ha avuto un notevole incremento di luminosità, passando dalla 15a alla 11a magnitudine. Grazie alla loro bassa velocità di movimento nel cielo mi è stato possibile effettuare delle pose guidate sufficientemente lunghe per riuscire a registrare anche la debole luminosità della coda.

Le immagini delle comete sono state quindi ridotte astrometricamente per ottenere la posizione del nucleo ed i dati sono stati inviati al Minor Planet Center.

Cometa C/2010 S1 (LINEAR)
cometa C/2010 S1 (LINEAR)
Cometa 168P/Hergenrother
Cometa 168P/Hergenrother

 

La serata è proseguita con l’osservazione dei due asteroidi in attesa di essere confermati  (nomi provvisori TT28D3F e TCT501) selezionati in precedenza. Gli asteroidi appena scoperti prendono una sigla provvisoria che poi viene modificata non appena viene emessa la circolare di scoperta MPEC (Minor Planet Electronic Circulars) nella quale si ufficializza la scoperta dell’asteroide insieme ai suoi parametri orbitali. L’asteroide potrà prendere il suo nome definitivo (proposto dallo scopritore) solo dopo diversi anni di osservazione, quando ormai i parametri orbitali saranno ben stabili e consolidati.

Ho puntato il telescopio sulla posizione prevista per il primo asteroide dalle effemeridi le quali, trattandosi di oggetti appena scoperti, non sono necessariamente precise. Questa tipologia di osservazione è davvero molto stimolante, poiché rappresenta praticamente una sfida per l’osservatore.

Mentre acquisivo le immagini ho iniziato subito a verificare con Astrometrica se c’era o meno un oggetto in movimento nel campo inquadrato, aiutandomi (per migliorare il rapporto segnale/rumore) con la somma di più immagini lungo la direzione di moto dell’asteroide. Una volta avuta l’evidenza della sua presenza nel campo, ho completato la sequenza di immagini necessarie ad ottenere almeno tre posizioni astrometriche da trasmettere al Mpc. Le misure di posizione e l’invio dei dati deve essere effettuato tempestivamente, subito dopo l’osservazione poiché i dati servono per calcolare i parametri orbitali necessari ad emettere la circolare di scoperta.

Sono quindi passato all’osservazione del secondo asteroide da confermare TCT501 con modalità del tutto analoghe a quanto descritto in precedenza con l’altro asteroide.

Dopo poco tempo sono state emesse dal Minor Planet Center le circolari di scoperta dei due asteroidi, rispettivamente: MPEC 2012-T15 : 2009 TK  e MPEC 2012-T16 : 2012 TV.  Nelle circolari sono riportati il nome dell’asteroide, i dati inviati, i nomi degli osservatori ed i parametri orbitali.

Il secondo oggetto 2012 TV è particolarmente interessante poiché si tratta di un asteroide con una dimensione stimata di 30-40 metri e con un incontro ravvicinato con la Terra previsto per il 7 ottobre alle ore 15:04 UT ad una distanza 0.66 volte la distanza Terra-Luna. Al momento della mia osservazione l’asteroide si trovava a poco più di tre volte la distanza Terra-Luna.

Asteroide 2009 TK (pose da 10 secondi)
2009 TK (pose da 10 secondi)
Asteroide 2012 TV (pose da 6 secondi)
Asteroide 2012 TV (pose da 6 secondi)

 

A questo punto mi sono potuto dedicare alla sessione fotometrica sull’asteroide 2763 Jeans, puntando il telescopio sull’oggetto ed impostando delle pose guidate da 5 minuti. Purtroppo dopo circa un’ora di osservazione sono arrivate le nuvole ed ho dovuto, mio malgrado, interrompere la sessione osservativa. Ad ogni modo la sessione (anche se breve) è stata comunque utile per meglio determinare il periodo. Ecco la curva di luce ottenuta con le sessioni del 5 ottobre  (intera notte) e del 6 ottobre (un’ora). Il periodo di rotazione risultante è di  8.03 h +/- 0.03.

Curva di luce dell'asteroide 2763 Jeans

Aggiunta dell’ultima ora (9 ottobre 2012 – 23:00).

Ho elaborato fotometricamente i miei dati dell’asteroide 2012 TV insieme a quelli che gentilmente mi ha messo a disposizione Ernesto Guido (Remanzacco Observatory). Dalla analisi del periodo si evince un periodo di rotazione dell’asteroide di 0.0525 h ± 0.0001 con un’ampiezza di 0.51 mag. Quindi si tratta di un asteroide oblungo (lo si capisce dall’ampiezza della curva di luce) e con un periodo di rotazione di soli 3 minuti e 9 secondi.

Curva di luce asteroide 2012 TV
Curva di luce dell'asteroide 2012 TV - transitato il 6 ottobre ad una distanza di circa 0.6 volte la distanza Terra-Luna

 

Informazioni su Lorenzo Franco 11 Articoli
Lorenzo Franco, nato a Monte S. Angelo (FG), è appassionato di Astronomia da sempre, tanto da conseguire la Laurea in Astronomia presso l’Università di Bologna. Vive a Roma e lavora nel settore dell’ Information Tecnology di una Banca. Dal 2005 si dedica nel tempo libero all’osservazione di asteroidi e comete ed alla ricerca scientifica amatoriale, collabora con la Sezione Stelle Variabili dell’UAI.

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5 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Caro Lorenzo, il tuo articolo è veramente interessante; c'è però una cosa che non riesco a capire: come hai fatto a determinare un periodo di rotazione di circa 3 minuti con delle pose da 5 minuti? Forse per il secondo asteroide hai usato delle pose più brevi? In questo ultimo caso, la luce catturata non sarebbe stata poca?

    Ciao,
    Alex.

  2. Citazione Originariamente Scritto da AlexanderG Visualizza Messaggio
    c'è però una cosa che non riesco a capire: come hai fatto a determinare un periodo di rotazione di circa 3 minuti con delle pose da 5 minuti?
    Ciao Alex, mi spiego meglio,

    le pose da 5 minuti si riferivano all'asteroide di fascia principale (Jeans) mentre per il NEO 2012 TV ho usato pose di 6 secondi, altrimenti sarebbe venuta fuori una strisciata inutilizzabile.

    Saluti
    Lorenzo Franco

  3. Citazione Originariamente Scritto da AlexanderG Visualizza Messaggio
    quindi NEO 2012 TV era molto più luminoso del primo asteroide
    Ciao Alex,
    non tanto più luminoso. 2012 TV era di 14.6 mag mentre 2009 TK era di 16a.
    Saluti
    Lorenzo Franco