E’ ormai stato accettato da tutti, sia pro che contro, che il global warming si è fermato a partire dal 1997. Questo dato non è frutto di previsioni basate su un modello, ma è la realtà osservativa. Galileo ci insegna che qualsiasi teoria non venga confermata dai dati di fatto deve essere rifiutata e sostituita da una completamente nuova o -al limite- rivista completamente. E’ la teoria che deve cambiare non certo la realtà, solo perché è scomoda.
Lo stop del riscaldamento globale è una realtà empirica confermata al di là di ogni dubbio. Qualunque sia la ragione di questo dato di fatto, è indiscutibile che i modelli usati finora, per prevedere il futuro, hanno sbagliato. O perché erano intrinsecamente errati o perché non avevano tenuto conto di tutti i fattori: di qui non si scappa. Va anche aggiunto un ulteriore punto estremamente negativo per i modelli usati finora dalle istituzioni ufficiali. E’ mancata del tutto la stretta correlazione tra crescita di CO2 e crescita della temperatura, uno dei punti fondamentali su cui si basavano le idee ufficiali degli ultimi anni. Infatti, durante i 16 anni di stasi della temperatura, la CO2 è aumentata da 370 a 390 ppm, proprio come poteva essere preventivato. (protocolli o non protocolli salva apparenze).
Va anche ricordato che i “toccasana” che sono spesso serviti per contrastare in qualche modo le anomalie riscontrate anno dopo anno nei modelli dell’IPCC (parlo del Nino e della Nina) sono stati analizzati in dettaglio e dimostrati inefficaci a spiegare la situazione attuale. Nessuno ci ha però informato, ovviamente.
Vi sono stati scienziati (spesso irrisi, scartati, azzittiti) che hanno avvisato la comunità politica e mediatica di questo possibile risultato già da molti anni, basandosi sull’inconsistenza di molti dati utilizzati dalla Scienza “ufficializzata” e “premiata” molto frettolosamente con un Nobel. Ora, finalmente, la loro voce comincia a essere raccolta dai media più liberi e si leggono articoli che puntano il dito sulle motivazioni sulle quali si è costruito un castello di carte così precario e approssimativo.
Soprattutto, perché convinzioni ora dimostratesi errate hanno stimolato i governi a imporre tasse “ecologiche” sempre più pesanti e spesso ben nascoste nelle bollette energetiche. Non molti sanno che le cosiddette energie alternative possono (ma per quanto?) essere offerte a prezzi concorrenziali (non per tutte le nazioni) solo perché ognuno di noi (anche chi utilizza solo energia fossile) paga gli incentivi ai “puri” che seguono le regole della salvezza del pianeta.
All’ombra dei pannelli solari e-soprattutto- delle pale eoliche si è innescato un giro finanziario ed economico, spesso ben lontano dall’essere alla luce del Sole. Le stesse industrie petrolifere si sono velocemente inserite nel nuovo business.
D’altra parte avevano un alibi enorme, confortato da previsioni che sembravano inattaccabili alla popolazione: bisogna salvare la Terra e noi con lei! La catastrofe incombeva.
Adesso che le previsioni su cui si basava la strategia della paura sono state smentite, cosa si dovrebbe fare? La scienza ci dice che si dovrebbe prendere atto della situazione e, con onestà e umiltà, tornare sui propri passi e aprire la porta dei finanziamenti e degli studi ufficiali anche a coloro che per molti anni sono stati ghettizzati e ridicolizzati attraverso i media.
Devo dire che questi sono più che disposti a offrire il loro aiuto, lasciandosi alle spalle le polemiche e gli inganni a volte veramente più terribili delle previsioni nefaste.
La scienza di oggi dovrebbe pretendere che sia portata a conoscenza delle popolazioni la verità sia sulla reale situazione sia sulla fragilità dei modelli usati finora con troppa sicurezza (voluta o spinta che sia stata). Questo atto di umiltà e di amore per la verità dovrebbe essere un obbligo morale. Il discorso da fare dovrebbe essere di questo tipo: “Ci siamo sbagliati, abbiamo cavalcato una comoda apparenza di verità. Abbiamo ancora tempo per riflettere e rimettere in gioco le ipotesi, le convinzioni e le strategie. Uniamo gli sforzi”.
I media dovrebbero essere i portavoce di questa nuova, meno tragica verità. E invece regna un silenzio sicuramente colpevole, qualunque sia la motivazione: o ignoranza profonda o malafede costruita e accettata. Anzi, non vi è solo silenzio, ma una ridicola e continua ripetizione di concetti e di previsioni ormai obsolete, che gli organi istituzionali, che li hanno creati e sfruttati finora, non amano molto sconfessare.
Pensate a un dato di fatto veramente assurdo: se la stasi del GW continuerà ancora per qualche anno (come già frettolosamente previsto dal MET inglese), vi sarà un’intera generazione di giovani che è obbligato a credere nel riscaldamento globale pur essendo nato e cresciuto in un periodo che lo rifiuta sulla base di dati osservativi. Ai loro occhi la scienza diventerebbe una specie di bolla di sapone basata su chissà quali inghippi e intrighi, ben lontana dai dati inoppugnabili osservativi su cui si è basata per secoli.
Ben poco ci dicono anche sulla nuova fonte energetica che il Giappone ha già iniziato a sfruttare, a causa della chiusura dei suoi reattori nucleari. Sto parlando del metano idrato, del ghiaccio che brucia. Finalmente, sembra che la sua estrazione possa essere portata avanti con una prezzo minore di quello del petrolio e con un inquinamento atmosferico di gran lunga più basso. Ancora pochi anni e qualsiasi nazione potrebbe utilizzarlo, risolvendo gli enormi problemi dei popoli del terzo e quarto mondo. Si trova ovunque, sotto i fondali oceanici. Magari scriverò un articolo tra poco.
Non è certamente un’energia rinnovabile, essendo sempre basata su combustibili fossili, ma le prime stime darebbero circa 1000 anni di indipendenza dal petrolio, cambiando completamente le gerarchie dell’oro nero. Un periodo in cui poter finalmente avviare le ricerche sulle “vere” energie alternative, per le quali al momento non vi sono fondi, indirizzati solo a sostenere quelle attuali che tanto fanno entrare nelle casse degli stati e di lobby che si stano estendendo a vista d’occhio. Il silenzio, anzi la testardaggine, della stampa fa ben capire che sotto sotto le motivazioni non sono basate solo sull’ignoranza.
La popolazione mondiale ha diritto di sapere la nuova situazione, di non sentirsi sempre ripetere le stesse litanie ormai del tutto obsolete e le conseguenti menzogne. Sì, è vero, il popolo beve tutto ciò che i media gli propinano. Penso, però, che il tempo di ribellarsi e mandarli al diavolo e cercare fonti alternative di informazione oltre che di energia sia giunto. Quando gli incentivi finiranno, riuscite a immaginare cosa succederà della ferraglia inutilizzata delle pale eoliche e dei chilometri quadrati di pannelli solari (vita media dieci anni)?
Nessuno, nemmeno gli scienziati derisi per anni, che oggi potrebbero prendersi delle rivincite, vogliono polemiche inutili e ulteriori danni economici e politici. Vogliono solo, e io mi schiero con loro, un po’ di chiarezza e di verità. Poter finalmente costruire un modello serio e generale, tutti insieme, senza risultati già prestabiliti a priori.
Chiedono troppo?
Chi ha voglia di leggere una bellissima analisi della situazione può andare QUI. E’ stato scritto da uno scienziato “scettico”, deriso e messo da parte per anni. Oggi sta ricevendo onori da molti colleghi e grande attenzione da una parte dei media (inglesi, ovviamente, e non italiani: noi saremo sempre gli ultimi). Ha quindi una visione ben diversa da quella “ufficiale” che si è però sgretolata al Sole, anzi al … freddo..
Ve la consiglio caldamente e poi ognuno si faccia una sua idea personale, mandando, se è il caso, al diavolo i nostri incompetenti tuttologi che uniscono all’ignoranza di base una sicura, piccola o grande, dose di malafede.
Leggere cosa pensa il “diavolo” può sempre essere utile. Poi, magari, fate circolare le informazioni anche a chi sta a bocca aperta davanti ai tuttologi ripetitivi della TV.
Lo ritengo un dovere morale di scienziato senza secondi fini.
Leggerò in seguito l'articolo, ora non ho tempo, ma voglio subito dirti che ci sono già dei tuttologi che (su radio rai1) sostengono che il metano idrato è pericoloso perché sfruttandolo si potrebbe verificare rilascio del metano stesso in atmosfera: un tremendo gas serra peggiore della perfida CO2. Ovviamente si sa che il metano contribuisce all'effetto serra, ma ora è diventato nuovo nemico. A quando la guerra col peggiore gas serra: il vapore acqueo?
fino ad ora ero rimasto che la loro estinzione era dovuta agli effetti postumi dell'impatto con l'asteroide
Arriveremo per ultimi e pagheremo (noi cittadini) di più, come sempre...
Comunque vediamo come la mettono col GW. Vedete che anche quelli che sembrano puri e disinteressati (alla Piero Angela & Co.) stanno bene attenti a mettere il problema in discussione. Io non dico di diventare immediatamente contro il GW, ma almeno parlarne, discuterne, fare conoscere le varie opinioni e i dati di fatto. Niente da fare, il dio soldo vince sempre...
Il silenzio la dice già abbastanza lunga. Fortunatamente in Inghilterra sono ben più attivi. Sapete che si sta pensando di fare causa al MET per le morti dovute al freddo degli ultimi anni? Si continuava a parlare di inverni caldi e invece erano freddissimi e la gente non faceva niente per cercare di prevenire le basse temperature (sermpre i poveri ovviamente). Potrebbe essere un processo storico!
Caro Vincenzo,
è da tempo che sono un vostro lettore ed oggi ho deciso di unirmi a voi per commentare i tuoi interessanti articoli.
In questo articolo sintetizzi un trentennio di dibattito (molto acceso) sul GW; io, da "economista" ho sempre avuto un approccio "schematico" ai temi relativi alla sostenibilità ambientale, nei quali si fa spesso riferimento (forse indebitamente) al GW. Anche la mia tesi di laurea fu (caso raro alla Federico II) uno studio teorico sulle scelte di consumo in relazione alla scarsità di risorse. Il punto centrale per me è questo: questioni poco "dimostrabili empiricamente" come il GW sono marginali rispetto a problemi come la scarsità di risorse, di acqua potabile e suolo fertile che conducono inesorabilmente a gravi crisi economiche ed umanitarie, guerre e genocidi (consiglio la lettura di "Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere" di Jared Diamond) eppure sembrano le uniche ad interessare le persone. Oggi che siamo in grado di ammirare da lontano la nostra "piccola Terra" (come gli astronauti delle missioni Apollo) e di vedere quanto (ancora poco) influenziamo il suo ciclo VITALE, abbiamo il dovere di investire nella ricerca per trovare un equilibrio con noi stessi (lumanità dovrebbe comportarsi come un unico essere vivente in simbiosi con il pianeta) e per evitare scelte che conducano ad una involuzione della nostra specie (come gli acari del tuo precedente articolo). Cresce sempre di più la nostra capacità di contabilizzare il patrimonio della nostra casa e siamo moralmente obbligati a tenerne conto nelle nostre scelte, prima che si apra una nuova era di esplorazioni (stavolta non via mare).Vi faccio i mie complimenti per la vera informazione che fa il vostro splendido sito.
Luigi
Ormai per l' Italia ho perso le speranze di un riscatto agli occhi del mondo.. basta vedere ultimamente il macello che stanno facendo in Parlamento ! Vicenzo, attendo l' articolo sul metano idrato prima di farmi un' idea a riguardo. Premetto che, per quanto riguarda il GW, non ci ho mai creduto più di tanto. Sembrava, sembra una corsa contro il tempo e una bomba pronta ad esplodere a momenti ! Era ovvio che sotto ci fossero forti giri economici....e ora ne stiamo avendo la conferma. Sempre grazie per gli articoli !
quoto, la vera bomba è quella demografica e dei consumi.
Per mia fortuna non ho mai ceduto alle lusinghe, ho ricevuto decine e decine di telefonate da parte di ditte che volevano installarmi i pannelli solari, io facendo i miei conti ho sempre ritenuto che anche con gli incentivi non mi avrebbero portato nessun guadagno.
Le loro "emissioni" contribuirono alla creazione di un effetto serra, con un conseguente aumento della temperatura, ma di certo non si estinsero per quello... anzi probabilmente quei lucertoloni stavano pure meglio
Fortunatamente poi ci pensò un asteroide a sterminare questi "simpatici" petomani
Mah ragazzi, non mi trovate per niente d' accordo.
Innanzitutto, io credo che occorra sempre partire dal dato empirico: il dato empirico è che c' è stato, di fatto, un innalzamento della temperatura di circa 2/2.5 gradi. Non possiamo trascurarlo dicendo che ora si è assestato (do per scontato che quanto dici sia vero essendo tu uno scenziato, non ho letto dati ufficiali e mi fido poco delle voci di corridoio).
Cosa ha portato all' innalzamento della temperatura? i carburanti fossili? altrimenti cosa?
Questo ramo però abbraccia relativamente poco la mia messa in discussione del vostro articolo (che oggettivamente fa nascere delle domande interessanti).
Il punto è che mette in discussione il rinnovabile proponendo altresì un' altra fonta di energia finita! inoltre, siamo sicuri che ci convenga come umanità continuare a tirare fuori roba dal sottosuolo? io credo di no!
In ultima analisi: possiamo stare qui a cercare l' ennesimo combustibile fossile, limitato, che forse ci farà cadere in testa enormi bombe di metano condensato in uno scenario apocalittico, oppure possiamo investire nel rinnovabile che con pochissimi fondi sta facendo enormi passi in avanti (basta pensare al rendimento dei circuiti switching).
Inoltre, voglio ricordare che il rinnovabile "si paga da solo". Anche con un pannello (termine ormai obsoleto dato che abbiamo i rivestimenti in film per il solare) che dura 10 anni (ma con un poco di ricerca si potrà tranquillamente quintuplicare questo valore) si riescono ad ammortizzare i costi dell' impianto e anche a guadagnarci qualcosa.
No, io credo che tutti i problemi energetici nascano dagli interessi delle lobby! altrimenti staremmo una favola, l' energia sulla terra è milioni di volte quella che ci serve!
P.S. leggevo proprio ora che i nuovi pannelli in film mantengo un rendimento dell' 80% del valore nominale a 40 anni dalla messa in opera!
Insomma, scusami, ma mi sembri saturo dei luoghi comuni che ci propinano i media. Prima di accettarli in toto, cerca nel web. Se non credi alle fonti (che ho sempre riportato), cerca da solo (pro e contro) e solo dopo potrai scegliere la tua linea di pensiero. Insomma, il solito vecchio errore dell'imposizione dall'alto di atti di fede...
Dopo le prove ormai accettate perfino dagli ispiratori del GW (IPCC) ieri sera il povero agronomo (e non climatologo) Mercalli ha continuato a ripetere la solita tiritera del riscaldamento globale. Se non fosse ignorante in materia e dispensatore di bugie, mi farebbe quasi compassione. E tutti lo seguono come se parlasse un santone. A questo pounto: che la gente si tenga il suo GW, paghi le sue tasse e non si accorga delle risate delle lobby che ci sguazzano e lo deridano...
Io cerso di fare il mio dovere di scienziato... poi ognuno segua ciò che preferisce...