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L’Uccello del Paradiso

La costellazione che stiamo per analizzare si trova ancora più a Sud del Triangolo Australe, ormai vicinissima al Polo Sud Celeste: il suo nome latino è Apus (al genitivo apodis) e letteralmente significa senza piedi. In questa foto vediamo un esemplare di rara bellezza di un uccello del paradiso e su wikipedia è riportato che esistono tante specie di questi passeracei, contraddistinte da una colorazione a dir poco sgargiante. Ma a noi interessa la versione celeste, la costellazione omonima.

Cliccando l’animazione a fianco lanceremo il visualizzatore 3D della costellazione, ma non aspettiamoci di vedere né rappresentazioni alternative con il tasto “f” né tante stelle che si staccano dal foglio come noi lo giriamo per mezzo della freccia destra e sinistra: una dozzina di stelle apparentemente insignificanti e per giunta molto lontane da noi.
Ancora una volta sbaglieremmo in questa analisi frettolosa, per la presenza di stelle importanti ed oggetti deep sky davvero interessanti. Intanto vediamo la rappresentazione di Hevelius: subito a sinistra del più riconoscibile Triangolo Australe incontriamo una specie di cigno con il collo dritto e lungo, che francamente non so interpretare

Una migliore immagine è quella fornita da Stellarium

Una stella gigantesca

Era tanto tempo che non incontravamo una stella molto grande: si tratta della componente principale di una stella doppia, δ1 Aps, una supergigante rossa di classe M5, con un raggio pari a ben 220 volte quello del nostro piccolo Sole. Anche la sua componente secondaria, δ2 Aps non scherza: si tratta di una gigante arancione di classe K3 che ancora una volta risulta più grande di Aldebaran.
Dicevo che si tratta di una stella doppia: in realtà, grazie alle misurazioni di distanza da parte del satellite Hipparcos, la componente supergigante dista da noi la bellezza di 762 al, mentre la componente secondaria è molto più vicina, ad appena 613 al. Dunque le due stelle sono separate nello spazio dalla bellezza di 149 al, quindi rappresenterebbero una doppia ottica le cui componenti si trovano praticamente vicinissime visualmente.
Parliamo del moto proprio
Su wikipedia è riportato che potrebbe trattarsi invece di una proper motion pair (una coppia di stelle aventi moto proprio simile), ma neanche questo è vero in quanto i valori del moto proprio sono abbastanza differenti (-10.23 mas/y in RA e -37.43 mas/y in decl per la prima e -1.75 mas/y in RA e -31.58 mas/y in decl per la seconda). Questi sono i valori ufficiali che si traggono dal catalogo stellare SIMBAD.
Traduco questi geroglifici per i non adepti: ricordo intanto che il moto proprio di una stella rappresenta il valore di quanto si sposta la stella nel cielo a causa del suo vero moto (proper motion) tra le stelle della nostra galassia: si tratta di un valore molto basso (ad eccezione di alcuni casi in cui è grande al punto da poter seguire la stella anno dopo anno, o meglio decennio dopo decennio), espresso non in gradi ogni anno, ma in millisecondi d’arco ogni anno. In un grado ci sono 3600 secondi e perciò 3.600.000 millesimi di secondo d’arco (mas): la componente principale di questa doppia percorre 10.23 millisecondi di arco ogni anno in ascensione retta (RA) nel senso opposto (segno “–“) alle coordinate crescenti, quindi si muove in cielo da Est verso Ovest, mentre la longitudine celeste cresce andando da Ovest verso Est. In declinazione invece si sposta di 37.43 millisecondi d’arco verso Sud (qui è più facile!) verso il Polo Sud Celeste.
Ora che sappiamo tutto sul moto proprio, paragoniamo le due coppie di valori : -10.23 e -1.75 per il moto in RA e a -37.43 e -31.58 per il moto in $declinazione$. Sicuramente mi sfugge qualcosa, ma mi pare di poter dire che sono valori non proprio confrontabili : specie i valori in RA non sono tali da poter affermare che nello spazio le due stelle viaggino di conserva, seppur separate 149 al , come farebbe invece pensare al termine proper motion pair.
Facciamo un paragone con un gruppo stellare molto noto (α1 Cen, α2 Cen e Proxima Cen) che sappiamo essere un sistema ternario fisico di stelle alla stessa distanza da noi: i valori in mas/y per le tre componenti, in RA e in decl, sono (-3608 e 686) , (-3614 e 802) ed infine (-3775 e 765). A parte i valori che in questo caso sono molto grandi (ovviamente, a causa della distanza di 4 al del gruppo rispetto ai 600 e più al), ma almeno se prendiamo i valori in RA (-3608, -3614 e -3775) questi sono decisamente comparabili e così pure quelli in declinazione: questo fatto ci dice che le tre stelle, anche se si trovano ad una certa distanza tra loro, viaggiano tutte e tre di conserva attorno alla galassia: un proper motion triplet.
Magari con il nuovo $satellite$ GAIA (Global Astrometric Interferometer for Astrophysics) che effettuerà misurazioni ancora più precise, rivedremo tutti questi ragionamenti. Tra l’altro non mi ricordavo che il nome del $satellite$ Hipparcos è in realtà una sigla: HIPPARCOS sta per High Precision Parallax Collecting Satellite…
Concludo. Tuffarsi a pesce sulle informazioni fornite da wikipedia non è mai saggio: bisogna come minimo confrontarle con quelle di altre fonti, oppure bisogna ragionarci insieme, come abbiamo fatto ora. Dato che chiunque può scrivere su wikipedia e chiunque può commettere errori, allora wikipedia non è certamente immune da errori.
Ci siete ancora? Ho chiesto informazioni ai miei amici Deltaunòpici e Deltaduèpici, ma hanno sgranato i loro occhi (rispettivamente 4 e 5) al sentirmi parlare di mas e altre stramberie. I primi però mi hanno inviato la foto del loro astro $gigante$ (come sempre inquietante e minaccioso) ripreso dalla distanza di 10 UA e mai come in questo caso si può affermare che un diametro di 220 volt è elettrizzante.
Le altre due stelle grandi sono θ Aps e α Aps, rispettivamente una $gigante$ rossa di classe M6 ed di raggio pari a ben 80 volte quello del Sole e una $gigante$ arancione di classe K5 di raggio pari a 58 volte, quasi il doppio dell’incolpevole Aldebaran.
Oggetti deep sky
Tra gli oggetti deep sky all’interno dell’Uccello del Paradiso troviamo un ricco ammasso globulare denominato NGC 6101

seguito da un altro ammasso globulare, IC 4499

e per finire abbiamo la galassia a spirale IC 4633

Detto questo abbiamo finito: la costellazione non ha stelle che hanno ricevuto una denominazione e la visibilità dalle nostre latitudini è nulla.
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