Il petrolio sta veramente finendo?

Uno studio svolto presso il prestigioso Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL) in California, ha dimostrato che idrocarburi complessi formati da “alcani” (aventi la formula del tipo CnH(2n+2)) possono teoricamente formarsi a partire dal metano nelle profondità della Terra, dove la pressione e la temperatura raggiungono valori sufficientemente alti.


Perchè pubblichiamo quasi soltanto articoli contro il GW


L’interesse particolare di questa ricerca sta nel fatto che le miscele complesse di “alcani” sono nient’altro che il petrolio, delizia e terrore dell’era moderna. Si pensa sempre che esso si debba originare solo e soltanto dal riscaldamento e dalla compressione dei resti di antichi animali nel corso di milioni d’anni (processo biogenico). Tuttavia, sappiamo benissimo che il più semplice degli idrocarburi alcani (il metano, appunto) esiste ed è abbondante in altri corpi del Sistema Solare, come Titano, dove quasi sicuramente non è mai esistita una vita biologica in grado di produrlo.

Ne segue la possibilità, non troppo azzardata, che si sia potuto creare del petrolio senza bisogno di resti animali, ma solo attraverso un processo abiogenico (da sostanze inorganiche) in condizioni di alta temperatura e pressione. Nel laboratorio americano si sono usati supercomputer per simulare ciò che potrebbe accadere agli atomi di carbonio e di idrogeno se sottoposti a temperature superiori ai 1500 °C e a pressioni superiori di 50000 volte quella presente in superficie.

immagine che rappresenta un momento della simulazione effettuata con i supercomputer del LLNL

Un’immagine che rappresenta un momento della simulazione effettuata con i supercomputer del LLNL e che mostra la prima fusione di molecole di metano.

Questa situazione può realizzarsi a una profondità di circa 110-120 km. In quelle condizioni le molecole di metano si fondono per produrre idrocarburi molto complessi. La presenza di metalli agirebbe come catalizzatore sveltendo il processo.

Oggi utilizziamo solo il petrolio di origine biogenica che si trova tra i 7 e i 16 km di profondità, anche se in passato qualcuno aveva già suggerito l’idea di petrolio di origine abiogenica. Gli studiosi del Livermore Laboratory non possono certo prevedere dove si trovino questi possibili giacimenti, anche se ipotizzano che alcuni di essi potrebbero essersi spostati verso la superficie. Sicuramente le zone più probabili sarebbero quelle di subduzione, dove una placca continentale scorre sopra o sotto un’altra, così come nei “rift”, dove le placche si allontanano tra loro.

Siamo sicuri che l’epoca dell’oro nero sia veramente al termine? I “verdi” non me ne vogliano, ma sono quasi sicuro che dopo questo studio qualcuno comincerà a … cercare.

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43 Commenti

  1. Caro Zappalà, sapesse da quanto tempo lo cerchiamo… Sono andato anche io a cercarlo (con la mia azienda, non da solo, ovviamente) nella Rift Valley africana, ma nulla! Forse abbiamo sbagliato a cercare, ma il fatto è che prove in laboratorio non ci danno certezza sul fatto che i petroli non di origine biologica esistano davvero! Linko un articolo (accessibile da wikipedia): http://static.scribd.com/docs/j79lhbgbjbqrb.pdf che contesta fortemente tale la possibilità, ma mantengo un atteggiamento agnostico perchè anche il nostro pianeta, così come l’universo, è ben più strano di quanto potremo mai immaginare! 😯

  2. Sinceramente quando si parla di fine del petrolio ci si riferisce al petrolio facilmente estraibile,e poi ce sempre l’ultimo serbatoio l’antardide o era l’artide mi confondo sempre,ma poi ci sono depositi marini incredibili e solo la tecnologia che non ce arriva!
    cmq se un poco l’uomo e molto la natura stanno cambiando il clima,tra breve non ne avremo più bisogno del petrolio,almeno per scaldarci a me pare che l’italia stia diventanto sempre più africa climatologicamente parlando!
    Ciao a tutti :mrgreen:

  3. Speriamo che prima o poi, meglio prima, finisca sto benedetto petrolio. Un pò di carestie e pestilenze ci vogliono, per rinnovare l’umanità, che a mio avviso sta un pò scadendo di qualità, mentre cresce un pò troppo come quantità.
    Che poi a farne le spese della mancanza di petrolio, non sarà l’intera umanità, ma solo i popoli assetati e schiavi di energia. E non di certo quei strani individui che ogni tanto trovano in amazzonia, che non sanno una beata m…a di petrolio & tecnologie.

  4. Caro Enzo la tecnologia và sicuramente trovata ed è necessario fare abbastanza presto. Ma sicuramente la tecnologia va’ trovata per altre fonti ed anch’esse vanno trovate se voglamo sopravvivere.
    Bisogna anche smettere di dire si alle rinnovabili purchè stiano nel prato del vicino, è l’abitudine di certi ambientalisti da strapazzo.
    Cerco di non essere così pessimista come Lidio anche se le sue ragioni ce le ha eccome.
    Spero ancora di vedere una svolta epocale, con realismo però, non vorrei applicare il detto di “chi visse sperando….morì…” Perdonatemi questa uscita non è mio solito.

  5. @mario…
    secondo me c’è poca informazione per educare i cittadini sui pro e i contro dei vari tipi di energia..quando si danno queste info in tv c’è il dubbio che queste siano mirate a influenzare l’opinione pubblica per vari motivi sia economici che politici…a volte non sembrano imparziali…l’unica arma che ha il cittadino è informarsi da se sentendo più campane e non una sola per poi fare un quadro di insieme…

  6. Giustissimo Peppe, qui c’è disinformazione programmata, è tutto qui il complotto senza scomodare chissà cosa, puro interesse economico e politico, niente voglia di risolvere i problemi.

  7. @peppe,
    forse volevi dire “informare”, sicuramente non “educare”… siamo noi i cittadini :mrgreen:
    Noi con l’ultimo referendum ci siamo tagliati fuori, per fare ricerca nel settore dell’energia i fondi necessari devono arrivare dall’energia. Saremo sempre più dipendenti dalla Francia a cui strapaghiamo l’energia prodotta dal nucleare che noi non vogliamo pur sopportandone tutti i rschi 👿
    E come se per non rischiare incidenti d’auto avessimo rinuciato all’automobile

  8. @gaetano

    Con i referendum si è detto addio alla cotruzione di centrali nucleari in italia e non alla ricerca!

  9. @Rosario.
    Illusione.
    Se non l’ hai capito adesso é il momento degli imbonitori da strapazzo che vanno in giro a convincere il prossimo che comprando i (loro) pannelli fotovoltaici risolvono i problemi del pianeta.

  10. @Rosario,
    forse non sono stato abbastanza chiaro, il discorso era un pò più complesso.
    Col nucleare si potevano risparmiare soldi per la ricerca…
    Niente di grave, comunque, a parte Felix (?) siamo in pochi ( ma buoni 😛 😛 ) per il nucleare :mrgreen:

  11. Salve a tutti,oggi voglio dire una cosa un pò cattivella,ma alla fine petrolio o non petrolio quelli che ci guadagnano sono sempre i soliti noti,adesso poi con le cazzate dell’energia pulita,ettari di terra coltivabile sprecata coi pannelli,o con orribili pale eoliche almeno i mulini antichi erano belli da vedersi nel paesaggio,e per che cosa me lo spiegate?
    Per mantenere uno schifoso sistema economico che concede a pocchissimi ricchezze immense e a miliardi estrema povertà.
    Adesso non entro nella polemica fede o non fede,ma sinceramente mi sono rotto le balle,se cè solo la materialità come sostengono molti compresi alcuni deficienti che hanno osato scrivere un post alquanto orribile,su un alcuni miei commenti che infine parlano di un unica cosa la speranza di un mondo migliore,forse non questo ma una altra terra nell’universo,allora se fosse cosi che l’estinzione di massa ci ammazzi tutti e finisca la storia una volta e per sempre!
    Tanto ormai sta andando tutto a scatafascio,e ho il sospetto che il nostro big bang (la terza guerra mondiale) sia alle porte! 😈

  12. Buona sera
    complimenti per l’articolo,era da tanto che cercavo di saperne di più sulle possibili formazioni degli idrocarburi.Così pare che pure il petrolio sia rinnovabile,e non in tempi nemmeno astronomici.Il problema è sempre lo stesso quanto può costare?Troppo.Ne vale la pena?Forse in un futuro remoto.
    @gaetano
    non sono d’accordo con lei,l’Italia partecipa attivamente alla realizzazione di ricerca in campo nucleare,ovviamente con la partecipazione di altre nazioni.
    Le lascio un link http://www.fusione.enea.it/ .
    Comunque resta il fatto che nelle centrali per ora utilizziamo solo l’energia termica prodotta(e ricerchiamo il modo più economico per farlo),mentre tutto il resto della gamma spettrale è lasciata alla dispersione.Non è uno spreco?Dico costruire immense centrali nucleari per produrre acqua calda?Rischiare tumori,leucemie,malformazioni eccc…..solo per produrre acqua calda? 😯
    @Felix
    Non è il momento di nessuno,se non le è chiaro l’Italia più di altri paesi industrializzati è ad un passo dal vuoto,complice l’elevatissimo costo delle fonti energetiche. è un problema di matrice geopolitica,non sicuramente di fonti di approvvigionamento.Poi ogni persona (come può) cerca di contribuire :chi vende pannelli solari,fotovoltaici,serbatoi di GPL,cercando contratti internazionali più vantaggiosi;se non fosse per la rivolta in Libia nel prossimo futuro avremmo potuto avere l’oro nero ad un prezzo più economico.Se non fosse per la crisi di voti attuale il governo stava cercando di negoziare prezzi più vantaggiosi per il metano con l’est europeo,con buonissime possibilità.
    é una soluzione di politica internazionale il mix energetico.Non è che gli incentivi statali fossero donati per favorire un complotto che svuotasse le tasche dei contribuenti ed arricchirne altre.Bensì l’intento,ancora attuale,è rendersi un pò più autonomi per poter tuonare contro i fornitori di materie prime e dirgli: abbassate i prezzi o vado da un’altra parte.

    P.S.chissà,forse proprio per il fatto della continua tortura sui prezzi energetici ci costringerà ad ottenere soluzioni affidabili,all’avanguardia ma sopratutto dominanti,e cambiare di nuovo gli equilibri mondiali in favore della cara e vecchia Europa!Sputare sul piatto dove di mangia non ha mai fatto bene!
    :mrgreen:

  13. Il nucleare non lo ritengo una soluzione accettabile, né per i costi economici, né per i costi ambientali. Certo nemmeno va bene che una holding di pale eoliche sta riempiendo le montagne di orrende torri che inquinano poco, ma producono altrettanta poca energia.
    Il fotovoltaico, secondo me ha invece discrete prospettive. I pannelli diventano sempre più efficienti. Se poi si ci abbina apparecchiature meno assetate di energia, un consumo più intelligente, e via di questo passo, allora davvero possiamo entrare in una nuova era. Ma non solo fotovoltaico. Trovo interessanti le turbine sottomarine ad esempio. Insomma, se c’è la volonta di progredire, allora la mente umana può fare miracoli.
    Anche se poi … bisogna mettere in conto che il pianeta terra un giorno farà la fine di Venere e Marte, e allora addio forme di vita “intelligenti”. Intelligenti si fa per dire, ovviamente.

  14. @ Enzo
    Bellissimo articolo, finalmente un po’ di speranza. Sarebbe un’ottima notizia!
    @ Lidio
    Non capisco il tuo cinismo. Comunque se vuoi puoi tranquillamente rinunciare tu in primis al petrolio e ai suoi vantaggi, ad esempio vivendo senza elettricità e benzina. Rinuncia all’auto, all’aria condizionata, al PC, all’illuminazione di notte…vedi tu. Poi ci fai sapere – col piccione viaggiatore naturalmente.

  15. @ Felix & Gaetano
    Sono orgogliosa di collocarmi fra i “pochi ma buoni” a favore del nucleare, o comunque non contrari a priori solo perché va di moda. Certe decisioni non andavano prese facendo appello alle paure della gente. Ormai in Italia tutto è politicizzato, perfino le scelte che determineranno il nostro futuro vengono prese in base alle simpatie o antipatie per i politici. Ho apprezzato molto Margherita Hack che, pur dichiaratamente antigoverno, ha espresso la sua opinione pronucleare. Sono soprattutto le affermazioni libere, come la sua, che mi fanno mettere in dubbio gli allarmismi degli ambientalisti.

  16. @ Francesca
    Il nucleare in Italia e meglio non averlo, non sappiamo gestire i rifiuti normali non immagino cosa farebbero con quelli nucleari, poi se la centrale te la costruisce l ndrangheta…
    Ma negli anni 70 non dicevano mica che il petrolio sarebbe finito nel 2010?

  17. @Francesca,
    grazie 🙂 mi sentivo solo e abbandonato, mi fa invece veramente piacere essere in così buona compagnia.
    @Sig.Rezzonico,
    non capisco veramente perchè noi italiani dobbiamo essere cosi contenti di ricoprirci di guano.

  18. La discussione pro o contro l’energia nucleare è complessa e non mi pare il luogo per affrontarla in tutta la sua complessità. Ma qualche domanda la devo fare.
    In Italia, senza le centrali nucleari, quante scorie radiattive vengono prodotte? Come vengono trattate? Dove? Sotto il controllo di chi?
    Inoltre: la produzione di energia nelle centrali elettrotermiche a combustione in Italia quanto inquina? quante sostanze cancerogene e/o fortemente inquinanti vengono immesse nell’aria e nell’acqua?
    Infine: perchè le sostanze radiattive destano tanta paura mentre gli inquinanti chimici vengono tutto sommato tollerati al punto che le nostre stesse case ne sono piene? Voglio dire: intorno a chernobil c’è una foresta che si è ripopolata (grazie all’assenza umana) tanto da diventare una sorta di osasi naturalistica (gli animali non hanno il contatore geyger e vivono abbastanza tranquilli…) mentre se vado a piantar carote a seveso (disastro in miniatura successo 10 anni prima di chernobil…) ancora oggi vengono su carote alla diossina, in barba alle bonifiche svolte in tutti questi anni. E son stato buono a non parlare di Bohpal.
    Il nucleare sicuro non esiste…ma esiste un’alternativa più sicura?
    Forse fra 30 anni col solare…ma oggi?
    Io ho i pannelli solari sul tetto e la corrente che sto usando adesso per scrivere viene da lì…ma la sera? Durante l’inverno? L’alternativa non è solare-nucleare ma piuttosto nucleare-termico. E io fra le due opzioni non ho dubbi: preferisco il nucleare…
    Ma anche accettando il verdetto del referendum non posso non chiedermi dove andremo a finire senza ricerca…
    Senza ricerca l’italia, gia agonizzante, morirà.

    p.s.: Sig. Rezzonico quell che dice è vero…ma detta così a me pare solo un alibi per non fare un bel niente…”perchè tanto in italia…”
    Detta come la dice lei è una sconfitta a tavolino…io, avendo due figli, sono costretto a lottare a oltranza.

  19. Anch’io ovviamente sono sempre stato a favore del nucleare avendolo studiato per anni e avendo quindi avuto modo di vedere i pro e i contro in modo oggettivo senza pregiudizi vari. Purtroppo negli ultimi anni la mia visione sull’intera questione è leggermente cambiata e pur rimanendo un sostenitore del nucleare ed essendo sempre a favore dello sfruttamento di questa energia, mi trovo d’accordo con il Sig. Rezzonico nel non essere più a favore del nucleare in Italia. Non è solo un alibi per non fare un bel niente, ma sono più di 20 anni che abbiamo dei rifiuti IN MATRICE LIQUIDA a Saluggia, rifiuti provenienti ancora dalle nostre vecchie centrali…sono lì da 20 anni! Come possiamo pensare di gestire delle intere centrali nucleari? Con tutto ciò che esse implicano…dalla costruzione al dismissing, tutto compreso…!

    Mi spiace ma ci sono troppi interessi nel nostro paese, troppo cose che vanno sempre come non dovrebbero andare..purtroppo, mi spiace dirlo, ma ho sempre meno fiducia nel nostro bel paese. E pur essendo sempre stato ed essendo tuttora un nucleare convinto, non lo sono più nel momento in cui si parla dell’Italia.

  20. @Lampo,
    mi spiace dirlo, ma mi sembra tanto un qualunquismo da talk-show per attirare l’applauso 😈
    Mi pare di rcordare che per le nostre scorie era stato individuato un sito in Calabria con tutti i crismi e tutte le benedizioni competenti. Naturalmente le contestazioni sono partite in quarta… e non ne ho più sentito parlare:mrgreen: Naturalmente senza centrali nucleari il problema, immagino sia residuale e nessun governo va a cercarsi rogne per un problema residuale. Senza referendum perso e partendo l’accordo con la Francia la situazione sarebbe stata diversa. Caro Lampo se sei per il nucleare devi avere più coraggio…tra vent’anni :mrgreen:

  21. @caro Gaetano,

    il mio è tutto tranne un qualunquismo da talk-show…e non ho di certo bisogno di attirare applausi, né nella vita normale, né tantomeno qui in un sito di astronomia.

    Son contento per te che ci credi ancora, io sinceramente mi sono stancato dei vari “era previsto”, “bisognava fare”, “era stato individuato”, “se gli altri non avessero fatto”…io guardo ai fatti e sta di fatto che dopo 20 anni le scorie a Saluggia sono ancora lì, punto. E bisogna solo pregare che non capiti qualche alluvione tipo quelle che sono avvenute in altre parti d’Italia, ci ritroveremmo mezzo piemonte radioattivo. E ti ricordo che questo disastrato l’abbiamo SFIORATO con l’alluvione di qualche anno fa. E comunque Saluggia è solo uno dei tanti esempi, potrei fartene a centinaia sulla stessa riga…

    Per quanto mi riguarda non ho intenzione di intraprendere una carriera politica per cercare di cambiare l’Italia, ho altri interessi nella vita. Sono realista, so che le cose sono così in questo momento in Italia e so che non le posso cambiare. L’unica cosa che posso fare è esprimere un parere ad un referendum e l’ho espresso penendomi contro al nucleare nel nostro paese.

    Tu pensala pure come vuoi, rispetto la tua visione. Io la vedo in questo modo. Non voglio andare avanti con una discussione semi politica in un sito in cui ci sono cose moooolto + interessanti da discutere. 😉

  22. @Gaetano
    Tranquillo, non sei solo!! 🙂 🙂
    @ Andrea
    Concordo pienamente con te. Credo che l’informazione su vantaggi e svantaggi dei diversi tipi di energia sia fortemente sbilanciata, a sfavore del nucleare.
    @ Lampo e tutti
    Credo che questa discussione sia molto interessante, e comunque pertinente con l’articolo originale. Non ha nulla a che fare con la politica, o almeno non dovrebbe. L’importante è cercare di non cadere nella tentazione di renderla politica 🙂 😉

  23. Chiudiamo il discorso nucleare che se no facciamo solo casini 😉
    Comunque io sono sicuro di una cosa, che se domani dovesse finire il petrolio dopodomani avremmo già macchine elettriche che fan 2000 km e consumano corrente quanto un cellulare :mrgreen:

  24. Caro Lampo,
    La delusione nasce dal fatto che farebbe sempre piacere avere dalla nostra parte persone intelligenti e preparate che stimiamo 🙂 , ciò non toglie che non possiamo arrenderci, abbiamo dei figli come dice Andrea ( io ne ho tre…).
    La cosa che mi fa rabbia è che in questo referendum sul nucleare hanno dominato due paure: a) La paura di Fukushima; b) La paura dei politici sostenitori del nucleare, tra cui lo stesso Berlusconi, di esporsi a causa del punto “a”. E così sono rimaste completamente oscurate le ragioni pro nucleare.
    Si sarebbe perso comunque :mrgreen:

  25. @gaetano

    sono d’accordo sul non arrenders,a ma il nucleare è una cosa seria. Per quanto io lo sostenga e mi fidi delle tecnologie attuali, non fidandomi di coloro che avranno il compito di gestire l’intera questione se votassi a favore sarei un imprudente!

    Sono d’accordissimo sul fatto che Fukushima abbia contribuito solamente a fare del “terrorismo nucleare”, come è successo con il referendum dell’87 appena dopo Chernobyl…purtroppo la gente è così, si fa influenzare pesantemente dai singoli episodi…E l’ipocrisia di chi accetta il carbone, il petrolio, l’idroelettrico ecc sparando a priori sul nucleare mi manda su tutte le furie!

    Però ormai il nucleare, oltre alle ragioni che ti ho già spiegato, non lo ritengo nemmeno più tanto conveniente per il nostro paese, per diversi altri motivi: cost inizialii troppo elevati, costo dell’uranio nucleare troppo elevato, tempi di ammortamento lunghissimi…problema delle scorie irrisolto ecc…non è più LA soluzione, capisci? Secondo me abbiamo perso il nostro treno 25 anni fa, ora il treno è andato e ci vorrebbe qualcosa di veramente innovativo, qualcosa di nuovo!

    Qualcosa di nuovo sia nel tipo di energia, sia nella tecnologia che lo sfrutta sia nelle persone che la dovranno gestire.

  26. @ Enzo:
    complimenti per l’articolo: tecnicamente molto interessante e foriero di speranze, ma soprattutto ha suscitato un “bel vespaio”!
    @ Francesca:
    Sono daccordo con te su tutta la linea: basta con questa ipocrisia di demonizzare sempre l’uso dell’energia quando poi siamo i primi a non poterne fare a meno (semmai ci si potrebbe impegnare in prima persona a limitare un po’ gli sprechi, ma non sono poi tanto convinto che siano proprio quelli che demonizzano tanto i consumi energetici ad essere i più impegnati nella riduzione degli sprechi…). Io sono cascato nella trappola mediatica della disinformazione, basata sull’onda emotiva di chernobil nell’87, che mi convinse a votare contro il nucleare, poi nel corso degli anni mi sono reso conto della cazzata fatta allora, ma “errare humanum est”. Perso quel treno (avevamo una tecnologia d’avanguardia per quegli anni, sicuramente superiore a quella di fukushima che oggi doveva già essere stata messa a riposo…) ora, sempre sulla stessa onda emotiva, ne abbiamo perso un altro: “perseverare diabolicum est”, ma tant’è…
    Evvai; continuiamo così! a dire sempre di no a tutto, no al nucleare (salvo poi comprare a prezzo maggiorato l’energia elettrica dalla Francia che la fa per l’80% con centrali nucleri vetuste addensate ai piedi delle Alpi),no ai siti di stoccaggio sicuri (e delle scorie radioattive delle radioterapie degli ospedali che ne facciamo ? o vogliamo rinunciare anche alla medicina ?): meglio lasciare le scorie in siti precari e provvisori esposti anche agli agenti atmosferici!
    Poi no ai pannelli fotovoltaici perchè fanno ombra (e magari qualcuno ci guadagna), no alle pale eoliche perchè deturpano il paesaggio (!?) e poi fanno rumore, no all’alta velocità che così ci tagliamo fuori anche dall’Europa , e chi più ne ha più ne metta! Ma dove pensiamo di andare di questo passo ?
    Io una risposta, purtroppo, ce l’ho:
    ” a ramengo”!
    Aveva proprio ragione Massimo D’Azeglio a dire “l’Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani”: il problema è che dopo 150 anni invece di progredire secondo me si sta tornando (mentalmente) indietro…
    Come spero di sbagliarmi!

  27. @ Gimbo
    Interessantissimo! Sono curiosa anch’io di conoscere i pareri degli esperti del sito. Grazie

  28. @ gimbo:
    Purtroppo non sono un esperto del settore, però sembra un sito serio e l’idea di estrarre ulteriore energia dalle scorie (che peraltro non è nuova) potrebbe veramente risolvere molti problemi: nel numero di luglio delle Scienze c’è un articolo sulle “sette possibili soluzioni radicali” per l’energia e una di queste fa rifrimento alla possibilità di realizzare in un prossimo futuro dei reattori misti fusione-fissione in cui la reazione di fissione, quella che genera la maggior parte dell’energia, sarebbe sostenuta non dalla classica reazione a catena bensì dai neutroni prodotti dalla fusione, sostenuta da un laser, il che permetterebbe appunto di usare come comustibile fissile anche le tanto famigerate scorie o altri metalli pesanti come ad esempio il torio… Non mi è del tutto chiaro se il progetto em^2 cui si fa riferimento nel link si rifereisce proprio a questa soluzione o a qualcosa di simile, comunque la General Atomic si è interessata a questo tipo di reattori. Il problema è che queste tecnologie non sono ancora pronte per l’uso: occorrono investimenti e ricerca per dimostrarne l’effettiva fattibilità; comunque in america, in cina e altre nazioni “affamate” di energia, per fortuna, qualcuno si sta muovendo…

  29. Scusate il mio pragmatismo elementare; se non erro, il programma nucleare prevedeva investimenti per 35 mld di € e la costruzione delle centrali in 15 anni; tradotto dall’italiano in “lingua pragmatica” significa: non meno di 50 mld di spesa e prima lampadina accesa non prima di 20 anni. Ora, se io divido 50.000.000.000 € per 10.000 €, che potrebbero essere l’incentivo del 50 % di un investimento per un fotovoltaico domestico, installerei 5 milioni, dico numero 5.000.000, di impianti; lascio a chi più competente di me il calcolo della potenza. E fatto non trascurabile, accenderei la prima lampadina entro poche settimane.
    P.S. anch’io trent’anni fa ero a favore del nucleare 😥

  30. @roberto th,
    vorrei dire: isoldi non si mangiano e non si bevono :mrgreen: e gli investimenti ben fatti creano ricchezza e lavoro! non sono costi 👿

  31. scusate ma leggo solo ora.

    @gimbo e tutti

    avevo sentito parlare tempo fa di questo tipo di reattori ma sinceramente poi non avevo mai approfondito. Ho dato una lettura veloce al sito e direi che a prima vista sembrerebbe molto interessante di discorso, il fatto che però non li abbiano ancora costruiti probabilmente qualche ragione di fondo ce l’avrà. Così su due piedi mi puzza solo un pochino questo STARTER, vorrei capire da dove tirano fuori questa sorgentona di neutroni! Servirebbero delle grosse quantità di U235, che per produrle genererebbero ingenti quantità di altre materiale nucleare di scarto. Inoltre è ben noto che in ogni reattore nucleare si utilizza ben poco del potenziale energetico teorico, per forza, più del 95% del combustibile è U238! In questo caso con questo STARTER mi sembra di capire che vorrebbero far fissionare tutto, ma in particolare l’U238 dato che è quello + abbondante… Si utilizzerebbero quindi dei neutroni veloci (infatti nello schemino che propongono il moderatore non c’è), ma allora il principio base sarebbe molto simile a quello dei reattori veloci autofertilizzanti, gli FBR. Questa tecnologia è nota da decenni ma reattori di questo tipo non sono mai stati praticamente costruiti…salvo alcuni reattori sperimentali e, se non ricordo male, il Superphenix francese, che però è durato ben poco per una lunga serie di problematiche… Comunque ho letto molto superficialemente, quindi potrei sbagliarmi…leggerò con + attenzione appena avrò tempo! Una cosa è comunque sicura…investire un po’ di soldi in SANA RICERCA non farebbe di certo male…

    @roberto

    quello che dici è in parte vero ma abbastanza semplicistico. Il programma nucleare italiano prevedeva la realizzazione di 4+4 centrali per un impegno totale di circa una ventina di miliardi da parte di Enel e Edf. Si arriverebbe poi a 35/40 miliardi considerando l’intero programma nucleare. Se poi i costi dovessero raddoppiare sarebbe come al solito colpa di chi con il nucleare ci vorrebbe “mangiare sopra”, uno dei motivi che me lo fanno considerare oggigiorno non così conveniente come potrebbe sembrare a prima vista. Tieni però presente che con le centrali nucleari un buon 3500 persone avrebbero un lavoro fisso…cosa non da poco. A favore del nucleare considera anche che le 8 centrali in questione produrrebbero circa 13GWe di potenza ed in modo costante, non saltuario come il solare. A anche i 5 milioni di impianti fotovoltaici di cui parlavi produrrebbero più o meno la stessa energia, ma considera che con 10/20 mila euro in media ti fai un impianto da 3 kW DI PICCO, che richiede almeno una trentina di metri quadri di pannelli…in totale ci vorrebbero 150 km quadrati di pannelli! Non so se hai idea… Pannelli che non sempre possono essere posizionati con l’inclinazione ottimale, che si usurano, che quando non c’è il sole non producono quasi nulla e che dopo tot anni vanno cambiati. Le valutazioni fatte così su due piedi e “pragmatiche” come dici tu sono spesso approssimative e poco significative. Bisognerebbe valutare il tutto con molta più cura, con dati e numeri alla mano e poi tirare fuori, in modo oggettivo, le dovute conclusioni.

  32. Rispondo a chi mi ha dato del cinico: il nostro pianeta nei milioni di anni in cui esiste, anzi miliardi, ha avuto continue trasformazioni, e rintengo più che normale ipotizzare una sua distruzione in un modo o in un altro, che avvenga fra 1 anno, 1 milione di anni, 1 miliardo di anni o chissàquando. Come anche è prevedibile che la razza umana si possa estinguere prima o poi.
    Riguardo l’energia, sono conscio che la uso, e che quindi inquino, e che quindi aiuto tanti miei simili a morire di ogni sorta di malattie.
    Se uso l’energia sono un assassino. E su questo c’è poco da discutere. E’ un dato di fatto incontrovertibile.
    Se arriverà il giorno in cui l’energia non sarà più prodotta dal petrolio, mi auguro che sia prodotta da qualcosa che mi renda meno assassino.

  33. @ lampo,
    sicuramente la mia analisi nel computo degli impianti è semplice, ma a me 30 metri quadrati per impianto non sembrano un grosso problema, tanto più che si continua a migliorare la resa e ridurre gli spazi; se poi vogliamo parlare di posti di lavoro, credo che la realizzazione e la manutenzione di un fotovoltaico a livello nazionale ne creerebbe anche più di 3500, con un indotto capillare che distribuirebbe il lavoro su tutto il territorio nazionale, limitando se non addirittura annullando la possibilità di “magna-magna”(il piatto nazionale più appeti…bile 😥 ). Rimane comunque la pronta disponibilità del solare rispetto ai tempi del nucleare, per il quale io manterrei un più che vivo programma di ricerca a lungo termine nell’ambito europeo.

  34. @ Lidio
    Se ti senti davvero così in colpa, se pensi che chi usa l’energia è un assassino, parole tue, puoi rinunciarci. Gli Amish lo fanno, loro sono fedeli ai loro ideali.

  35. @ Daraggio
    Concordo con te, l’Italia è diventata il Paese dei no! Sicuramente con i NO a priori, tanto avanti non si va. 😥

  36. @ F. Diodati.
    Girare le frittate non è mio mestiere.
    Torno a ripetere: usare energia prodotta con sistemi che direttamente, o solo potenzialmente, possono uccidere, è a mio avviso un crimine.
    E anche se sono quasi per nulla credente, credo che su questo mondo esista una sorta di legge del contrappasso. Indi per cui ogni nostra colpa viene punita in un modo o nell’altro.
    Ma d’altro canto fra le popolazioni del genere umano si sono sempre avuti cicli di estrema ferocia e irrazionale fanatismo che hanno compromesso la loro esistenza, favorendo popolazioni più equilibrate.
    Difficile dire ora il mondo occidentale in quale fase si trova, solo la storia potrà determinarlo.
    Secondo me, continuare a insistere nel produrre energia con sistemi criminosi, non ci porterà molto lontano. A mio modo di vedere lo è il petrolio come anche l’energia nucleare, perché all’attualità è insito nelle loro caratteristiche una pericolosità per gli esseri viventi. Che poi sia solo potenziale, o costantemente presente, poco importa.
    Per cui ritengo eticamente prioritario ricercare metodi di produzione di energia che non comportino l’estinzione del genere umano anzitempo.
    Anche se c’è da considerare che gli organismi viventi non siamo solo noi, ma la biodiversità fa si che ci siano tante specie, di cui alcune in grado di evolversi e riuscire a convivere con l’ambiente in cui vivono, e altre destinate all’estinzione.
    Riguardo lo scegliere di vivere in modo diverso, è un lusso che al momento non mi posso permettere. Sono prigioniero del mio mondo, e non credo che avrò sconti di pena.

  37. Sono andato a leggere qualcosa sugli Amish.
    E a quanto pare anche loro non sono in grado di essere completamente indipendenti dal mondo che li circonda.

  38. @ Lidio
    Mi fa piacere che tu abbia preso sul serio il mio suggerimento, documentandoti sugli Amish, perché era un parere sincero, non voleva essere ironico. Hai ragione, neanche loro sono totalmente indipendenti dall’energia e dalla tecnologia moderna, ma credo si avvicinino il più possibile al tuo ideale di vita. Il fatto però che non lo siano, credo significhi anche che per gli esseri umani non è pensabile rimanere fermi, o addirittura tornare indietro. Il desiderio di progresso è innato nell’uomo, e per fortuna è così, credo, altrimenti non ci saremmo mai evoluti. Questa è la mia opinione…Ciao 😉

  39. Un’ultima puntualizzazione: non per voler passare per un fanatico delle fonti energetiche convenzionali (vedi petrolio, metano, carbone) o del nucleare a tutti i costi a discapito delle rinnovabili (solare ed eolico in particolare, visto che l’idroelettrico presenta ormai minimi margini di aumento), ben vengano queste ultime! è sacrosanto una loro incentivazione e un loro potenziamento! la questione, che secondo me sfugge ai più, è che per garantire la necessaria continuità della fornitura di energia elettrica indipendentemente dai capricci del tempo, è indispensabile che per ogni kW di potenza installata di rinnovabili ce ne sia almeno un altro installato tra convenzionali o nucleare, le uniche in grado di fornire energia anche quando è nuvoloso o non tira vento. La morale è che se non ci vogliamo annodare tra ideologie di vario tipo e vogliamo garantire alle nostre industrie e servizi di funzionare, occore DIVERSIFICARE (un po’ come negli investimenti) e portare avanti tutte le opzioni, compreso nucleare “carbone pulito”, ovviamente senza badare a spese per la sicurezza, e MAI puntare su una singola fonte!

  40. Io invece mi auguro che se ci sarà la fine del petrolio, vi possa essere una accelerazione della ricerca scientifica nel trovare fonti alternative di energia più sicure e meno inquinanti.
    Anche se all’attualità ho poca fiducia nel genere umano, che mette come obiettivo prioritario il profitto economico criminale, ignorando qualunque forma di salvaguardia dell’ambiente.
    Diodati parla di progresso, ma a mio avviso di progresso non ve n’è traccia nelle attività umane.
    Cambiano gli oggetti che usiamo, ma la nostra vita è rimasta uguale a quella di migliaia di anni fa.
    Gli obiettivi primari continuano ad essere solo l’istinto alla conservazione e quello alla riproduzione, con tutti gli annessi e connessi che ne derivano.

    Qualche mese fa sono stato agli scavi di Pompei. Non c’ero mai stato. Sono rimasto sbalordito dalla estrema razionalità della dislocazione degli edifici pubblici e e privati, delle opere di urbanizzazione, della incredibile maestria delle manovalanze edili nella costruzione delle opere murarie. E tant’altro.
    Mentre invece oggi nel circondario tutto si può vedere tranne che città ben costruite e ben organizzate.
    Perciò parlare oggi di progresso, di evoluzione, è un azzardo a mio modo di vedere.

  41. @lampo
    la ringrazio per l’opinione.
    @Lidio
    l’uomo si sta evolvendo in maniera drastica,la tecnologia crea nuovi stili di vita e scuole di pensiero.(solo per fare un esempio:il futurismo negli anni 20-30,nata dallo sviluppo tecnologico)Se l’uomo Pensa agisce sull’ambiente e su di sè!
    Ci stiamo evolvendo?sì,purchè si capisca che l’evoluzione della specie non è mai totalizzante,ma elittaria,pochi sono coloro che evolvono(sarà la storia a decretare quale tipo di essere umano avrà le caratteristiche migliori).
    Lei ritiene che l’energia fotovoltaica sia meno inquinante,ma lò è veramente?la mia domanda non è retorica,è un problema che mi son posto ora, non ho le conoscenze per risolverlo.Vorrei spiegarmi meglio,per essere “green” il fotovoltaico dovrebbe produrre più elettricità di quella che consuma per essere prodotto,il pannello dovrebbe essere “sostenibile” e quindi riciclabile.Ma questo è fattibile?Ignoro la risposta se qualcuno mi potrebbe rassicurare su ciò!Per me il dubbio è lecito,potrebbe essere economicamente conveniente ed apparire come una fonte rinnovabile,ma trascurando il ciclo produttivo e distruttivo a fine utilizzo.
    Inoltre il ciclo petrolifero genera polimeri riutilizzabili in vastissima gamma,dall’industria farmaceutica all’industria meccanica.Dovremmo ripensare pure da che fonti trarremo le plastiche del futuro.é sostenibile convertire campi coltivati per sfamare migliaia di persone in biodiesel o per la produzione di ecopolimeri?Il discorso è ampio ed è trasversale rispetto a tutte le conoscenze umane.Parlare di fonti rinnovabili vuol dire riavvolgere il nastro degli ultimi 150 anni di sviluppo e riscriverlo.
    buona giornata a tutti.

  42. Mi sfugge come con tutta questa semplicità “la scienza” o voi possiate dire che su Titano non sia mai esistita alcuna vita.
    Che ne sappiamo ? Potrebbe un pezzo di un pianeta, potrebbe essere qualsiasi cosa, su titano non ci siamo mai stati poi.

    A volte si procede a parlare partendo da assunzioni che sono totalmente criticabili quando si parla.
    In un sito di tipo scientifico non bisognerebbe spiegare certe assunzioni con approfondimenti ?