Non ho niente contro la cometa ISON, ma già sto aspettando le urla mediatiche che cercheranno le fonti chissà dove. E poi… quello che importerà ai media sarà solo far comprare i giornali o far vedere gli spettacoli televisivi. Preferisco mettere i puntini sulle “i” e dare a Cesare quel che è di Cesare. Qualsiasi cambiamento in positivo sarà benvenuto.
Dunque, le ultime osservazioni della magnitudine hanno mostrato un abbassamento nella luminosità del “regalo” di Natale planetario. Per capire bene cosa ci aspetta e come lo si aspetta è utile la figura che segue. I punti sono osservazioni reali, la linea rossa la magnitudine prevista sulla base di un modello cometario generico.
Si vede chiaramente che il picco di luminosità può variare in modo enorme sia verso l’alto che verso il basso intorno alla fine di novembre, nei giorni prossimi al perielio. Ne segue che qualsiasi tentativo di previsione è veramente non solo azzardato, ma del tutto privo di valore scientifico. La cosa più importante, però, che già si dovrebbe sapere bene, è che la magnitudine più bassa si avrà solo nei pochi giorni attorno al perielio. Purtroppo il perielio della ISON è vicinissimo al Sole e di conseguenza essa potrà anche arrivare alla -12 o -17, ma sarà comunque a solo due gradi dal Sole. Non sarà facile vederla o fotografarla, tranne che con apparecchiature specialistiche. E anche nascondendo il Sole, il riverbero la farà apparire ben poco percettibile. Dopo, se sopravviverà, si alzerà nel cielo e svilupperà una lunga coda, ma la magnitudine sarà probabilmente più alta della PANSTARRS (2-3). Solo la fotografia potrà catturare la sua bellezza. L’occhio sarà molto deluso…
Comunque, la speranza è l’ultima a morire. Incrociamo le dita, ma non crediamo troppo a quello che ci diranno tra non molto.
Enzo questa frase mi è poco chiara:
I punti neri della figura sono osservazioni effettive che si riferiscono alla magnitudine totale osservata allo strumento. La linea rossa è qualcosa che si riferisce a quest'ultima. Non credo che si faccia ancora differenza tra magnitudine del nucleo o ad afrhicanate di Mike
Serve solo per vedere come si discosta la realtà osservativa dal modello teorico. La salita vicina al perielio è troppo ripida perchè i modelli possano veramente simularla: gli errori possono essere enormi...
grazie Enzo!
preziose informazioni!