Le nano particelle d’oro sono cristalli del prezioso metallo che hanno applicazioni importantissime in medicina, elettronica e catalisi. Ebbene, sembra che anche le loro forme seguano un codice simile a quello del DNA. Ne consegue che la sintesi di nano particelle codificate secondo le regole del DNA può diventare di facile e innovativo utilizzo. Le ricadute su svariati campi della scienza sarebbero enormi. Le nano particelle d’oro devono le loro straordinarie capacità chimiche e fisiche alla forma e alla dimensione, per cui diventa fondamentale essere in grado di gestirle secondo uno schema ben definito, come succede per il DNA.
In parole più semplici, la speranza è di applicare le sequenze del DNA ai nano materiali, come avessero anch’essi un “codice genetico” simile a quello della sintesi delle proteine. Le nano particelle d’orto si ottengono immergendo “semi” piccolissimi d’oro in una soluzione salina dello stesso elemento. Le particelle crescono attorno ai semi a mano a mano che la soluzione si deposita su di loro.
I ricercatori dell’Illinois hanno impresso brevi segmenti di DNA all’interno dei semi prima dell’immersione nella soluzione salina. In tale modo le forme delle particelle avrebbero dovuto esserne influenzate e ricordare in qualche modo il codice genetico del DNA. Le caratteristiche del codice genetico dovrebbero creare forme diversificate delle particelle. L’alfabeto del DNA comprende quattro lettere: A, T, G e C, chiamate “basi”. Le quattro basi e le loro combinazioni si legano alle varie sfaccettature dei semi e ne controllano la forma. Ad ogni lettera dovrebbe essere associata, alla fine, una forma diversa della nano struttura d’oro.
I risultati sono stati esaltanti. La base A produce nano particelle rozzamente sferiche: le C strutture a disco molto piatte; le G degli esagoni e la T addirittura delle stelle. Siamo solo all’inizio, ma i chimici e i biologi non stanno più nella pelle. Il prossimo passo è cercare di studiare direttamente come i codici del DNA guidino la crescita e la creazione delle diverse forme delle nano particelle. Inoltre, se questa somiglianza funziona per l’oro, perché non pensare anche ad altre nano strutture?
A noi, astronomi, forse interessa in modo superficiale, ma… la forma stellare, a disco piatto, a sfera , di alcune particelle non può non esaltarci. Ci mancano solo gli esagoni… A quando un corpo celeste esagonale? Forza Hubble!!!
P.S.: per adesso conosciamo solo la strttura esagonale sul polo di Saturno…
Davvero una scoperta che apre immensi orizzonti.
Quello che mi chiedo è se noi abbiamo la tecnologia per organizzare missioni di "pulizia" dello spazio perchè sinceramente non vedo alternative se non accettare il rischio sempre maggiore di collisioni.