La costellazione dell’Aquario

In questa puntata analizzeremo le caratteristiche di una costellazione zodiacale molto grande, ma povera di stelle particolarmente brillanti. Con qualche oggetto deep sky molto affascinante e qualche altra stella particolare, anche l’Aquario ha il suo fascino.

Questa serie di articoli fa uso del Simulatore di costellazioni in 3D, descritto in questo articolo. Se si dovessero riscontrare problemi nel caricamento delle pagine, scaricare manualmente l’ultima versione di JRE (Java Runtime Environment) all’indirizzo:
http://www.java.com/it/download/index.jsp


la costellazione dell'Aquario
la costellazione dell’Aquario

Come tutti sanno, l’Aquario è una costellazione zodiacale, dal momento che all’interno dei suoi confini transita il Sole durante il suo percorso annuale. Prima di procedere concedetemi un’annotazione non prettamente astronomica: il nome che utilizzo, Aquario, deriva dalla parola latina Aquarius, mentre in italiano dovrebbe scriversi Acquario: lasciamo quest’ultima grafia per simpatici oggetti di arredamento delle nostre case oppure istituzioni scientifiche, in entrambi i casi pullulanti di fauna e flora marina. Come vedremo fra breve l’Aquario in questione è davvero tutt’altro.

il tratto dell'eclittica che interessa la costellazione dell'Aquario
il tratto dell’eclittica che interessa la costellazione dell’Aquario

L’Aquario è attraversato dall’eclittica (il percorso apparente del Sole attraverso costellazioni  che da questo vengono chiamate zodiacali) ed il nostro astro diurno indugia in quelle zone del cielo tra il 17 febbraio ed il 12 marzo (due date variabili di anno in anno a causa del moto perturbato della Terra intorno al Sole e per effetto della precessione): ovviamente non c’è nessuna corrispondenza tra queste date e quelle che ci propinano gli oroscopi o altre amenità del genere.

Tra i miei ricordi c’è una bella canzone tratta dal musical “Hair” degli ultimi anni ’60, intitolata appunto “Aquarius” e nella quale si parla di Moon, Jupiter e Mars e di una discutibile dawning of  the age of Aquarius, sulla quale non aggiungo altro, perché decisamente fuori tema: se non altro si tratta di un allegro motivetto che magari i più giovani non conoscono nemmeno.

l'Aquario raffigurato nell'emissione di francobolli di S.Marino
l’Aquario raffigurato nei francobolli di S.Marino

Tornando ad una tradizione consolidata tutte le volte che parlo di costellazioni zodiacali, ricordo che più o meno nel periodo in cui si ascoltava la canzone citata, lo stato di S.Marino emetteva una serie di francobolli in tema astronomico di 12 valori, ovviamente espressi in Lire: all’Aquario è spettato il secondo valore più alto (dato che dopo di lui ci sono solo i Pesci, a cominciare da 1 lira per l’Ariete), quelle 100 lire che all’epoca non valevano certo poco.

L’Aquario in 3D

l'applet dell'Aquario in 3D
l’applet dell’Aquario in 3D

Altra consuetudine che conoscete molto bene è parlare a questo punto del mio programma (un’applet java) che permette di vedere le costellazioni in 3D, con le stelle distanziate dal foglio su cui sono disegnate in modo proporzionale alla distanza in anni luce da noi. Questa rappresentazione consente di vedere quanto l’occhio umano non è in grado di fare osservando il cielo notturno: valutare le distanze di tutti quei puntini luminosi che accompagnano tutte le sere della nostra esistenza. Sappiamo che basta qualche colpo sulle frecce destra o sinistra per compiere la magia di allontanare le stelle dal foglio, con modalità non facilmente descivibili a parole, ma che vanno assolutamente provate: basta cliccare come sempre sulla figuretta girevole per far aprire un’altra pagina del browser sulla quale fare i nostri esperimenti. Ricordo che con la barra spaziatrice accendiamo i nomi delle stelle, con “n” ne vediamo la distanza, mentre con “f” cambiamo la figura ottenuta congiungendo i puntini, per visualizzare quella che H.A.Rey aveva inventato: in questo caso si tratta di una figura decisamente azzeccata!

Il Portatore di Acqua

E’ ovviamente questo il significato del termine Aquario, di cui parlavo all’inizio: non certo una vaschetta contenente pesci, ma un giovanotto addetto al trasporto di acqua, da sempre un bene preziosissimo ed indispensabile. In tutte e tre le versioni, le due antiche e quella moderna, si vede l’aquario giunto al termine del suo viaggio, nell’atto di versare il prezioso contenuto della sua anfora. Secondo Hevelius vediamo un ragazzetto a malapena coperto da una fascia di stoffa

l'Aquario secondo Hevelius
l’Aquario secondo Hevelius

mentre nell’Uranometria il ragazzetto è decisamente cresciuto, così com’è cresciuta la stoffa che (diciamo così) lo ricopre

l'Aquario secondo l'Uranometria
l’Aquario secondo l’Uranometria

Stellarium invece mostra il giovine da davanti, decisamente più coperto, curvo sotto il peso della brocca a dire il vero non proprio grande

l'Aquario secondo Stellarium
l’Aquario secondo Stellarium

Stelle vicine

il Sole visto da EZ Aqr
il Sole visto da EZ Aqr

All’interno della costellazione dell’Aquario troviamo tre stelle vicine al nostro Sistema Solare: la più vicina è la stella Luyten 789-6 (EZ Aqr) posta ad una distanza di 11.4 anni luce da noi. Grazie a Celestia, possiamo subito vedere come appare il nostro Sole agli occhi (in questo caso quattro) degli amici Ezaquari: la nostra nana gialla appare di magnitudine 2.5, quindi non molto brillante, posta praticamente all’interno del nostro Leone, con un’intrusa eccellente, α Centauri, che si trova da quelle parti per il consueto gioco di prospettive tridimensionali, di cui ci si rende conto pensando ogni singola stella nella propria collocazione spaziale in tre coordinate, cosa che Celestia fa molto bene.

il sistema stellare multiplo di EZ Aqr
il sistema stellare multiplo di EZ Aqr

Questa stella è in realtà multipla e sempre grazie a Celestia possiamo vedere le varie componenti da una certa distanza, in modo da inquadrarle tutte insieme.

La seconda stella più vicina a noi è la GI 876 (IL Aqr), posta a 15.3 anni luce, dalla quale il nostro Sole trova una collocazione nella stessa zona di cielo, per cui non ho scomodato i cari Gliaquari: dovete sapere che sono dei tipi tutti precisini, a cominciare dal loro nome, che originariamente era Ilaquari, modificato per mezzo di un referendum, data la palese sgrammaticatura che provocava loro parecchi mal di teste (dimenticavo di dirvi che ne hanno due).

il Sole da Gliese 849
il Sole da Gliese 849

La terza stella in ordine di distanza è invece Gliese 849 (HIP 109388), posta a 29 anni luce dalla Terra: stavolta una visita agli amici Gliesippi era d’obbligo (soprattutto per gustare il loro famoso succo di fagioli, per cui sono conosciuti in tutto il cosmo), per confermare che a quella distanza il nostro povero Sole brilla (si fa per dire) quasi di quinta magnitudine, mentre ora il panorama è leggermente cambiato, per la presenza tridimensionale di un altro nostro vicino stellare eccellente, quale sua maestà Sirio, molto più debole, con una magnitudine pari ad 1.6.

Qualche stella grande

L’Aquario ospita una decina di stelle di grandezza superiore a 50 volte il nostro piccolo Sole: nella tabella possiamo vedere il valore del raggio rispetto al Sole, il nome della stella, con nei primi tre casi il link alla foto realizzata con Celestia della stella vista da 10 UA ed infine la classe spettrale della stella.

Raggio
(rispetto al Sole)
Nome della Stella
e link alla foto
Classe
Spettrale
140xχ AqrM3
120x82 AqrM2
106xk AqrM3
52xλ AqrM2
52x26 AqrK2
52xτ AqrK5
51xα AqrG2
51x17 AqrM0
confronto tra le stelle più grandi dell'Aquario e altre stelle
confronto tra le stelle più grandi dell’Aquario e altre stelle

Nel consueto diagramma realizzato da me possiamo vedere, al di là delle pure cifre, il confronto tra la grandezza e la classe spettrale di queste stelle e quella di altre stelle che abbiamo incontrato nei precedenti articoli: come sempre vediamo che stelle decisamente poco note, come le prime 4 della lista, sovrastano stelle famosissime come le  solite Rigel e Aldebaran, mentre il Sole è sempre là, poco visibile, ridotto ad un puntino.

Desidero sottolineare una questione riguardante il nome della terza stella in graduatoria (k Aqr, nota anche come 63 Aqr): la lettera “k” qui indicata è proprio la lettera “k” dell’alfabeto latino, secondo quella che è la Nomenclatura di Bayer (quello dell’Uranometria) “estesa” che prevede, per l’identificazione di stelle, prima le lettere dell’alfabeto greco e poi quelle latine, poi le lettere maiuscole da A fino a Q (dato che da R in poi vengono utilizzate per le stelle variabili). E’ la prima volta che capita di parlare di questo argomento ed in particolare di conflitto tra coppie di stelle, proprio perchè la stella in questione non è la stella κ Aqr dove stavolta “κ” è la lettera greca, (nota anche come 3 Aqr), completamente differente, tanto è vero che è di classe K2 e ha ricevuto pure il nome di Situla. Potenzialmente in ogni costellazione potrebbe esserci questa omofonia tra nomi di due stelle (la grafia del simbolo è davvero poco differente, “k” invece di “κ“), ma in realtà si verifica solo con costellazioni estese e ricche di tante stelle catalogate anche nel passato. Per la cronaca esiste anche la Nomenclatura di Flamsteed, alternativa alla precedente, che prevede l’utilizzo di numeri seguita dalla sigla della costellazione.

In tempi successivi e soprattutto recentemente, sono stati creati vari cataloghi stellari, di solito “tematici” (ad esempio il Gliese delle stelle vicine), che raggruppano stelle aventi determinate caratteristiche comuni: tra i più famosi è il catalogo HIP (costruito principalmente con i preziosi dati della sonda Hipparcos) contenente le stelle aventi una parallasse al di sopra di una certa soglia. Il fiorire di questa imponente e importante serie di cataloghi stellari specializzati, fa sì che una stella ha come minimo 5-6 denominazioni differenti, al quale va aggiunto l’eventuale nome proprio, proprio perché questa stella ha caratteristiche che la collocano in certi cataloghi piuttosto che in altri.

tabella di denominazioni della stella χ Aqr
tabella di denominazioni della stella χ Aqr

Un esempio, tratto dal famosissimo database astronomico SIMBAD, riporta per la stella χ Aqr, la bellezza di 27 denominazioni differenti, mentre una stella più famosa come Sirio, di denominazioni differenti ne ha 58 (qui possiamo vederle tutte).

Oggetti deep sky

All’interno della costellazione dell’Aquario ci sono parecchi begli oggetti Deep Sky, che ora vedremo nelle fantastiche foto realizzate dall’Hubble Space Telescope: come sempre cliccando sulla singola foto si ottiene una versione ad alta definizione. Iniziamo da un globular cluster sbalorditivo, catalogato al secondo posto da Messier (M2)

il globular cluster M2
il globular cluster M2

sempre nello stesso catalogo, troviamo un fantastico ammasso ricchissimo di stelle di colori differenti, M72

il globular cluster M72
il globular cluster M72

mentre nel posto successivo del catalogo di Messier (M73) troviamo un open cluster decisamente meno ricco di stelle

l'ammasso stellare M73
l’ammasso stellare M73

Tra le nebulose troviamo in questa costellazione la famosa Saturn Nebula (NGC 7009), che ha ricevuto questo nome proprio per il fatto che osservandola con strumenti non molto potenti può essere scambiata per il ben noto pianeta

la Saturn Nebula
la Saturn Nebula

grazie a questa foto invece vediamo che la somiglianza con il pianeta degli anelli è praticamente scomparsa

ingrandimento della Saturn Nebula
ingrandimento della Saturn Nebula

Chiudiamo la galleria di immagini con un’altra nebulosa planetaria molto nota, la Helix Nebula (NGC 7293) anche questa degna di essere posta come wallpaper nel nostro PC.

la Helix Nebula
la Helix Nebula

I nomi delle stelle dell’Aquario

Il nostro portatore d’acqua ha un certo numero di stelle con un nome proprio:

  • Sadalmelik (α Aqr): dall’arabo, il re fortunato
  • Sadalsuud (β Aqr): il più fortunato tra i fortunati
  • Sadachbia (γ Aqr): la stella fortunata delle cose nascoste
  • Skat (δ Aqr): la tibia
  • Albali (ε Aqr): la buona fortuna delle mangiatrici
  • Alsad (ζ1ζ2 Aqr): la fortunata
  • Ancha (θ Aqr): l’anca
  • Situla (k Aqr): la secchia
  • Hydor (λ Aqr): dal greco, l’acqua
  • Albulan I e II (μν Aqr): le mangiatrici
  • Seat (π Aqr) la tenda del fortunato

La visibilità dell’Aquario

La costellazione dell’Aquario è molto grande, per cui considererò solo la parte centrale: alle 21 si trova bassa all’orizzonte orientale all’inizio di agosto, per culminare a Sud all’inizio di novembre, mentre si trova bassa ad Ovest nel periodo di capodanno successivo.

 

Informazioni su Pierluigi Panunzi 494 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

Ti ricordiamo che per commentare devi essere registrato. Iscriviti al Forum di Astronomia.com ed entra a far parte della nostra community. Ti aspettiamo! : )

7 Commenti    |    Aggiungi un Commento