Indice
Foto Astronomica di Ottobre 2024
La nebulosa a emissione IC 1396 mescola gas cosmico incandescente e nubi di polvere scura. Illuminata dalle luminose stelle centrali, questa regione di formazione stellare si estende per centinaia di anni luce, a quasi 3.000 anni luce dal pianeta Terra. Tra le intriganti forme scure di IC 1396, la sinuosa nebulosa proboscide d’elefante si trova appena sopra il centro dell’immagine.
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Video di Ottobre 2024
Sole
Si trova nella costellazione della Vergine fino al giorno 31, quando entra in quella della Bilancia.
- 1 ottobre: sorge alle 07:07, tramonta alle 18:51
- 15 ottobre: sorge alle 07:23, tramonta alle 18:28
- 31 ottobre: sorge alle 06:42, tramonta alle 17:05 (Ora Solare)
la durata del giorno diminuisce di circa 1 ora e 20 minuti dall’inizio del mese. Nella notte di Domenica 27 torna in vigore l’Ora Solare: pertanto, lancette dell’orologio spostate un’ora indietro, il che equivale ad un’ora di sonno in più 🙂
Luna
Il giorno 2 la Luna raggiunge l’apogeo (406.516 Km di distanza), mentre il giorno 17 si trova nel punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita, il perigeo (357.172 km). Il giorno 29 torna di nuovo all’apogeo (406.162 km)
fasi lunari:
- Luna Nuova il giorno 2
- Primo Quarto il giorno 10
- Luna Piena il giorno 17
- Ultimo Quarto il giorno 24
sorgere e tramontare:
- 1 ottobre: sorge alle 05:40, tramonta alle 18:24
- 15 ottobre: sorge alle 17:30, tramonta alle 04:32
- 31 ottobre: sorge alle 05:35, tramonta alle 16:25
- Effemeridi complete
Scopri tutti i segreti della Luna:
Posizione dei pianeti
Mercurio
Questo mese non è favorevole per l’osservazione dell’elusivo Mercurio. Il pianeta appare timidamente nel cielo serale, ma troppo basso sull’orizzonte e troppo confuso fra le luci del crepuscolo per essere osservato. Bisognerà attendere il mese di novembre per avere qualche chance in più.
ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]
Venere
Migliorano le condizioni osservative per il brillante Venere, che è osservabile in direzione occidentale subito dopo il tramonto. Nella seconda metà del mese tramonta circa un’ora e mezza dopo la nostra stella. Durante il corso del mese attraversa la costellazione della Bilancia, e dal 17 al 24 transita nello Scorpione, per poi raggiungere la costellazione dell’Ofiuco.[Per saperne di più]
Marte
Il pianeta rosso è visibile a partire dalla tarda serata, in direzione orientale, e per tutta la durata della notte arrivando progressivamente quasi in culminazione a Sud, prima di sparire fra le luci dell’alba. Il giorno 29 passa dalla costellazione dei Gemelli a quella del Cancro.[Per saperne di più]
Giove
Buone e in progressivo miglioramento le condizioni osservative di Giove, che è visibile a partire dalla tarda serata e rimane osservabile fino all’alba. Lo troviamo prima della mezzanotte in direzione orientale, in culminazione a Sud nelle ore centrali della notte, e a Sud-Ovest prima che albeggi. Giove attraversa la costellazione del Toro
Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Per saperne di più]
Saturno
Molto buone le condizioni di Saturno, reduce dall’opposizione al Sole avvenuta lo scorso mese. Lo vediamo in direzione orientale già dopo il tramonto, e culmina a Sud tra le 22 e le 23, per poi scomparire sull’orizzonte di Sud-Ovest prima che del sorgere del Sole.[Per saperne di più]
Urano
Anche nel mese di Ottobre la situazione osservativa di Urano è analoga a quella di Giove, dato che entrambi i pianeti attraversano la costellazione del Toro. Tra l’altro Urano sorge in anticipo rispetto a Giove. In ogni caso, per tentare l’osservazione di questo pianeta è preferibile l’uso di un buon binocolo o un piccolo telescopio.[Per saperne di più]
Nettuno
Nettuno è reduce dalla congiunzione con il Sole avvenuta il mese scorso. Le sue condizioni osservative sono pertanto molto buone. Lo troviamo a Sud-Est in prima serata, e culmina nel cuore della notte in direzione Sud. In ogni caso, per tentare l’osservazione di questo pianeta è indispensabile l’utilizzo di un telescopio. Nettuno sta attraversando la costellazione dei Pesci.[Per saperne di più]
Plutone
Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.
Nelle prime ore della sera Plutone è già alto in direzione Sud, e durante la notte si individua sempre più basso sull’orizzonte di Sud-Ovest. A causa della sua luminosità estremamente ridotta, è sempre necessario ricorrere ad un telescopio di adeguata potenza. Plutone sta attraversando la costellazione del Capricorno.[Per saperne di più]
Congiunzioni
Luna – Venere (giorno 5)
La prima congiunzione del mese si verifica il giorno 5 in prima serata, quando una sottile falce di luna crescente sorge in compagnia del brillante Venere.
Luna – Saturno (giorno 14)
La sera del giorno 14 si verifica una suggestiva congiunzione che vede come protagonisti la Luna e Saturno, in direzione della costellazione dell’Acquario.
Luna – Pleiadi (giorno 19)
La sera del giorno 19 la luna raggiunge l’ammasso aperto delle Pleiadi M45, nella costellazione del Toro.
Luna – Giove (giorno 20)
A partire dalla sera del giorno 20, e per buona parte della notte del 21, è possibile osservare una luna calante in congiunzione con Giove, nella costellazione del Toro.
Luna – Marte (giorno 24)
L’ultima congiunzione del mese si verifica il giorno 24, con una Luna all’ultimo quarto affiancata dal pianeta rosso Marte. L’evento si svolge in direzione della costellazione dei Gemelli.
Lo sciame meteorico delle Orionidi 2024
Conosciute come lo sciame-fratello delle Eta Aquaridi di maggio, le Orionidi di fine ottobre sono associate alla cometa di Halley, la più conosciuta e studiata delle comete.
Lo sciame si produce ogni anno negli stessi giorni allorchè l’orbita terrestre incrocia la scia di polveri – che vaporizzano in atmosfera ad un’altezza di circa 100 km – lasciata dal passaggio della cometa ed ha come radiante la zona di Orione che è ai confini con le stelle dei Gemelli.
In genere le meteore sono ben visibili dopo mezzanotte, quando il radiante a nord di Betelgeuse si trova più alto sull’orizzonte. Tra il 18 e il 23 ottobre la Terra nel suo moto incontra zone più o meno dense di polveri, cosicchè di anno in anno si osservano variazioni della frequenza, sempre comunque superiore alle 20-30 meteore/h.
Purtroppo quest’anno l’osservazione sarà penalizzata dalla presenza della luna.
Costellazioni
Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l’opportunità di osservare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo. Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall’Ofiuco e da Ercole.
Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il “Triangolo Estivo”, del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell’Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno. (si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
Lungo l’eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell’Autunno e dell’Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli.
Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, vedremo per l’ultima volta per quest’anno il Sagittario; a Sud – Ovest il Capricorno e l’Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti. La costellazione dei Pesci è anch’essa poco appariscente, ma la sua posizione, a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.
Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell’Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit – cioè sulla verticale sopra le nostre teste. Tra Pegaso e la stella polare, quest’ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a “W”, e Cefeo, quest’ultima costellazione un po’ più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.
Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda. Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull’orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell’Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una “Y” rovesciata.
Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all’osservazione astronomica.
Iniziamo con il “Doppio Ammasso del Perseo“: si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo. Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.
Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale. Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l’aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata: è la famosa galassia di Andromeda (M31), omonima della costellazione che la ospita.
Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i “grandi numeri” che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a poco meno di 10.000 miliardi di km), ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene oltre 100 miliardi di stelle!
Concludiamo il tour del cielo con l’Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull’orizzonte settentrionale. Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
Comete del Mese
a cura di Etruscastro
Nell’appuntamento di ottobre non abbiamo alcuna variazione rispetto ai periodi precedenti. Restiamo pertanto sulla C/2023 A3 TSUCHINSHAN/ATLAS e la 13P/OLBERS, con la prima che in questo mese dovrebbe raggiungere il picco di luminosità ad una magnitudine prevista di (udite udite) +2 .
Mappe del cielo
Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.
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