Questa serie di articoli fa uso del Simulatore di costellazioni in 3D, descritto in questo articolo. Se si dovessero riscontrare problemi nel caricamento delle pagine, scaricare manualmente l’ultima versione di JRE (Java Runtime Environment) all’indirizzo:
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Il Cratere
Innanzitutto il nome: con il termine cratere non si intente una caratteristica orografico-vulcanica, ma bensì una semplice tazza, un boccale.
Dicevo che forse è poco nota, anche se si trova poco più a sud delle costellazioni del Leone e della Vergine, con le quali confina: la prima di queste, il Leone, è davvero riconoscibile nel cielo notturno, perciò ci potrà guidare al riconoscimento del Cratere. Quale occasione migliore per imparare una nuova costellazione, pianificando poi un’osservazione notturna? Intanto vediamo nell’immagine tratta da Stellarium la zona di cielo in cui si trova, poco più a nord della costellazione dell’Idra.
Per mezzo dell’applet 3D possiamo vedere la manciata di stelle che compongono della costellazione, che si distaccano da foglio virtuale, come iniziamo a girarlo (grazie alle frecce destra e sinistra), mentre cliccando “f” stavolta non succede niente, dato che già l’immagine iniziale del cratere è bella che disegnata.
La costellazione presenta oggetti deep sky molto interessanti, ma poche stelle notevoli, come vedremo proseguendo l’analisi.
La rappresentazione del Cratere nell’antichità e modernamente è abbastanza uniforme: ecco la versione dell’Uranometria
questo invece è il Cratere secondo Hevelius
ed infine secondo Stellarium
Le stelle del Cratere
Come anticipato, il Cratere presenta solamente una stella grande ed una abbastanza vicina.
Inizio dalla stella più grande, la stella ε Crt, di classe K5, e dunque della stessa famiglia della solita Aldebaran, che ancora una volta subisce l’onta di apparire nettamente più piccola: i miei amici Epsilòcrati sono fieri che la loro stella sia 1.33 volte l’antagonista e su precisa richiesta mi hanno inviato la foto del loro astro diurno dalla distanza di 10 UA (quella media di Saturno intorno al Sole).
Però loro non la vedono, dato che abitano nel lato buio del loro pianeta che ha un’orbita sincrona rispetto alla stella: loro sono così indolenti da non volersi muovere verso la parte illuminata, dato che lì soffrirebbero per il troppo caldo. Bisogna capirli, ma senz’altro si perdono questo bello spettacolo!
All’interno della costellazione è presente una stella abbastanza vicina ma non troppo, la variabile SZ Crt, nota anche come Gliese 425: si tratta di un’altra parente di Aldebaran, data la sua classe spettrale K5 ed è posta in cielo ad una distanza di 44 al.
I miei amici Senzacriterievocali mi hanno inviato la foto del nostro Sole visto dal loro sistema Szcrtale : la nostra stella appare debole in mezzo a stelle importanti quali Fomalhaut, Procione, Sirio ed Altair, che loro pronunciano in modo stranissimo (Fmlht, Prcn, Sr e Ltr) dato che nel loro alfabeto non hanno le vocali (da qui il loro nome). La loro stella ovviamente la chiamano Szcrt così come è ovvio che la nostra stella è chiamata Sl.
Non parliamo poi dei loro codici fiscali, ma proseguiamo oltre, perché abbiamo altre cose più serie ed importanti di cui parlare…
Oggetti deep sky
Dedichiamoci ora agli oggetti deep sky, che possiamo ammirare in tutto il loro splendore grazie alle foto dell’HST : si tratta di quattro galassie a spirale.
Iniziamo dalla NGC 3511
poi vediamo la NGC 3513
È ora la volta della spirale barrata dalla NGC 3887
e per ultimo godiamoci lo spettacolo della stupenda NGC 3981.
Nomi di stelle e visibilità
Tra le poche stelle del Cratere, tre hanno ricevuto nomi, decisamente poco utilizzati, anzi per niente.
- Alkes (a Crt): la coppa
- Al Sharasif (ß Crt): i manici
- Labrum (δ Tri): il labbro
Per quanto riguarda la visibilità della costellazione, all’orario solito delle 21, si ha che si trova bassa sull’orizzonte, a SudEst, a metà febbraio, per culminare a Sud per la metà di maggio, per poi trovarsi bassa sull’orizzonte, a SudOvest, nell’ultima decade di luglio.
Buone osservazioni!
Era da tempo che non si leggevano questi tuoi articoli, è sempre un divertente piacere
sì... in effetti sono stato parecchio impegnato con le meraviglie di Giove e i suoi satelliti...
ma ora recupero!
ci sono tante costellazioni ancora da vedere... e tanti amici da presentarvi!