Indice
Foto Astronomica di Gennaio 2024
Campo largo fra la “cintura” e la “spada” di Orione, nell’omonima costellazione, dove stelle luminosissime hanno iniziato il loro lungo processo evolutivo. L’immagine ritrae parte di un vasto complesso di nebulosità noto come complesso nebuloso molecolare di Orione.
La nebulosa di Orione M42 (a destra) è una delle nebulose diffuse più brillanti del cielo notturno visibile al centro della cosiddetta Spada di Orione. Posta ad una distanza di circa 1270 anni luce dalla Terra, si estende per circa 24 a.l. ed è la regione di formazione stellare più vicina al Sistema solare. A sud della stella Alnitak ,la stella più orientale della “cintura del cacciatore” si trova B33 o Nebulosa testa di Cavallo (in questa immagine visibile a centro sinistra), una nebulosa oscura che si staglia contro il bagliore rossastro della nebulosa ad emissione IC434, originata dall’idrogeno ionizzato da Sigma Orionis. Dista circa 1600 anni luce. Al suo interno si stanno aggregando nuove stelle a causa del collasso gravitazionale delle sue zone più dense.
Nei pressi della testa di cavallo (più a sinistra) è visibile la Nebulosa Fiamma, NGC 2024, una nebulosa diffusa con macchie di nebulosità tagliate da sottili bande e filamenti scuri. Questa nebulosa ad emissione ospita al centro un ammasso di giovani stelle che emettono radiazioni ad alta energia che fanno risplendere i gas circostanti. Sotto questa nebulosa troviamo la piccola nebulosa azzurra a riflessione NGC 2023.
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Video di Gennaio 2024
Sole
Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 19, data in cui passa progressivamente nella costellazione del Capricorno.
- 1 gennaio: sorge alle 07:38, tramonta alle 16:49
- 15 gennaio: sorge alle 07:36, tramonta alle 17:03
- 31 gennaio: sorge alle 07:24, tramonta alle 17:23
- Effemeridi complete
La durata del giorno aumenta di circa 50 minuti dall’inizio del mese.
Luna
Il giorno 8 la Luna raggiunge l’apogeo (404.912 Km di distanza), mentre il giorno 21 si troverà nel punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita, il perigeo (362.267 km). Il giorno 29 raggiunge nuovamente l’apogeo (405.778 km).
fasi:
- Ultimo Quarto il giorno 4
- Luna Nuova il giorno 11
- Primo Quarto il giorno 18
- Luna Piena il giorno 25
sorgere e tramontare:
- 1 gennaio: sorge alle 22:12, tramonta alle 11:00 del giorno successivo
- 15 gennaio: sorge alle 10:20, tramonta alle 22:02
- 31 gennaio: sorge alle 23:04, tramonta alle 09:59 del giorno successivo
- Effemeridi complete
Scopri tutti i segreti della Luna:
Terra al Perielio
Il giorno 3, alle ore 2 del mattino circa, la Terra si trova nel punto più vicino al Sole nel corso della sua orbita, il perielio (0.983 AU).
In genere si è portati a pensare che la Terra sia più vicina al Sole durante il periodo estivo per via del caldo, ma non è così. Questo perchè le diverse temperature che caratterizzano le stagioni non sono dovute alla variazione di distanza dalla nostra Stella, bensì alla variare dell’angolo di incidenza dei raggi solari sulla superficie terrestre nel corso dell’orbita.
Il fenomeno è causato dall’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano orbitale.
Posizione dei pianeti
Mercurio
Ad inizio anno l’elusivo pianeta è osservabile al mattino presto, fra le luci dell’alba in direzione orientale. Col passare delle settimane la distanza angolare dal Sole diminuisce progressivamente, rendendo quasi impossibile l’osservazione a fine mese.
ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]
Venere
Venere brilla ancora nel cielo del mattino, fino a scomparire tra le luci dell’alba. Tuttavia, l’intervallo di osservabilità si riduce di circa un’ora nel corso del mese, portandosi da 3 a 2 ore. Ad inizio anno passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione fino al giorno 5, quando entra nell’Ofiuco. Il giorno 21 raggiunge il Sagittario.[Per saperne di più]
Marte
Il pianeta rosso, reduce dalla congiunzione con il Sole avvenuta a novembre scorso, resta ancora difficilmente osservabile. Sebbene infatti sia ricomparso nel cielo del mattino, è ancora troppo basso sull’orizzonte orientale, confuso fra le luci dell’alba. Bisognerà attendere il prossimo mese, dove già vi anticipo una splendida congiunzione con Venere.
Giove
Condizioni di osservabilità abbastanza buone per il pianeta Giove, che troviamo alto in direzione Sud in prima serata. Il gigante gassoso, che attraversa la costellazione dell’Ariete, è attualmente l’astro più luminoso del cielo serale, escludendo ovviamente la Luna.
Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Per saperne di più]
Saturno
Saturno è osservabile solo nelle prime ore della sera, e l’intervallo è ancora più ridotto rispetto al mese precedente. Lo troviamo molto basso, in direzione Sud-Sud-Ovest dopo il tramonto del Sole, nella costellazione dell’Acquario. [Per saperne di più]
Urano
Anche per il mese di gennaio le condizioni osservative di Urano restano analoghe a quelle di Giove, essendo come lui reduce dall’opposizione con il Sole avvenuta a novembre del 2023. Si può pertanto osservare nelle prime ore della notte, in direzione Sud – Sud-Ovest. Tuttavia, ricordo che per osservare questo pianeta è necessario l’ausilio di un buon binocolo (meglio se stazionato su treppiede) o, meglio ancora, di un telescopio. Urano attraversa la costellazione dell’Ariete.[Per saperne di più]
Nettuno
Nettuno è osservabile nelle prime ore della notte, in direzione Sud-Ovest, dove tramonta circa 2 ore dopo Saturno. Per osservare questo pianeta è necessario l’uso di un telescopio.[Per saperne di più]
Plutone
Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.
Plutone è inosservabile, data la congiunzione con il Sole che avviene il 20 gennaio. Bisognerà attendere diverse settimane per tentare l’osservazione nel cielo del mattino. Da segnalare, il giorno 3, il passaggio dalla costellazione del Sagittario (che attraversa dal 2006) a quella del Capricorno. In condizioni di osservabilità, data la sua luminosità molto bassa, è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza.[Per saperne di più]
Congiunzioni
Luna – Venere (giorno 8)
La prima congiunzione del 2024 si verifica il giorno 8 prima dell’alba, quando una sottilissima falce di Luna calante, a pochissimo dalla fase di Nuova, sorge affiancata da Venere. L’evento si svolge a Sud-Est, in direzione della costellazione dello Scorpione, di cui è possibile riconoscere la sua stella più brillante: Antares. Si tratta di una supergigante rossa 700 volte più grande del nostro Sole e così luminosa da essere, per la mitologia greca, considerata l’astro rivale di Marte. Il nome Antares, infatti, deriva dal greco antico e significa proprio “rivale di Ares” (Anti-Ares).
Luna – Saturno (giorno 14)
Il giorno 14, a partire dal tardo pomeriggio, possiamo osservare una falce di Luna crescente che si accinge al tramonto affiancata da Saturno, nella costellazione dell’Acquario.
Luna – Giove (giorno 18)
Il giorno 18 a partire dal crepuscolo serale, possiamo assistere ad una splendida congiunzione tra luna in fase di gibbosa crescente e Giove.
Luna – Pleiadi (giorno 20)
L’ulitma congiunzione del mese avviene il giorno 20 in prima serata, quando la luna raggiunge la costellazione del Toro e l’ammasso aperto delle Pleiadi M45.
Quadrantidi del 2024
Come di consueto, l’anno nuovo riparte con lo sciame meteorico delle Quadrantidi, uno dei più attivi in assoluto. Vengono anche chiamate Bootidi, per via del fatto che il radiante (ovvero il punto nel cielo da dove “sembrano” provenire le meteore) è situato pochi gradi a Nord della costellazione del Bootes, il Bifolco.
Dato che alle latitudini italiane il radiante è molto basso sull’orizzonte fino alla mezzanotte circa, il numero delle meteore osservabili aumenta notevolmente a partire da mezzanotte all’alba, man mano che il radiante sale in altezza.
Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso per la mattina del giorno 4, quando purtroppo da noi sarà giorno. Tuttavia, dato che dopo le prime 4 ore di picco (100 meteore/h) la frequenza si “assesta” per altre 10 ore intorno alle 50 meteore/h, vale la pena osservare durante la notte fra il 4 e il 5, anche se quest’anno ci sarà la presenza della Luna per quasi tutta la notte.
Costellazioni
Il cielo di Gennaio si presenta, a partire dalle prime ore della sera verso oriente, con le costellazioni zodiacali dei Gemelli (più in alto), e a seguire del Cancro e del Leone.
Verso Ovest si avviano al tramonto la piccola costellazione dell’Ariete, e quella molto più grande ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice più alto sull’orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l’omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, praticamente allo zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l’Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.
La stella più luminosa dell’Auriga è Capella, termine che in latino significa “capretta”. La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni – ma prive di stelle brillanti – della Balena e dell’Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.
Di quest’ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere un’osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.
Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un’altra stella facilmente identificabile: Procione.
Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla stella polare (come trovarla?) nell’Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l’inconfondibile forma a “W”, la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l’Orsa Maggiore e la Giraffa.
Comete del Mese
a cura di Etruscastro
Nel primo appuntamento di questo 2023, continueremo a seguire le comete proposte dallo scorso mese come la C/2022 E3 ZTF e la C/2020 V2 ZTF. Inoltre, si aggiunge la new entry C/2022 A2 PANSTARRS.
Nel primo appuntamento di questo 2024 vi presentiamo la cometa 62P TSUCHINSHAN 1, il ritorno della 103P/HARTLEY e la new entry 12P/PONS-BROOKS, che promette un’interessantissima magnitudine per la prossima primavera.
Mappe del cielo
Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.
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