Colgo questa ulteriore opportunità per ricordare l’evento rarissimo di un’occultazione di una stella luminosissima, Betelgeuse, α della Costellazione di Orione, da parte di un piccolo e debole asteroide, (319) Leona.
Traggo alcuni spunti da un articolo appena apparso su SkyAndTelescope: il vero motivo è che sono davvero orgoglioso di comunicare a tutti gli interessati che il grande amico Gianluca Masi, direttore del famosissimo Virtual Telescope, (VT) effettuerà la ripresa in diretta dell’evento a partire dal’1 di notte (TU) di martedì 12 dicembre.
Il link per seguire l’evento in streaming è questo.
Viceversa ricordo che ho parlato abbondantemente di questo rarissimo evento in questo articolo e successivamente in quest’altro.
Stavolta lascio la parola al grande Gianluca, traducendo quanto scrive nel suo sito, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo e indicato quasi sempre in articoli d’oltreoceano, in occasione di eventi particolarmente interessanti e rari.
Un’occultazione estremamente rara
Lo stiamo aspettando da anni ed ora è arrivato il momento: il 12 dicembre l’asteroide (319) Leona si frapporrà tra noi e la stella Betelgeuse, occultandola per alcuni secondi.
Durante l’occultazione la decima stella più brillante del nostro cielo scomparirà per un breve tempo, in funzione di dove si effettuerà l’osservazione, che sarà visibile da una strettissima fascia sul nostro pianeta, tra l’Italia meridionale e la Sardegna.
Per un breve lasso di tempo, vedremo la leggendaria costellazione priva della sua spalla di colore arancione, così come accadrà in un lontano futuro, quando Betelgeuse esploderà come una supernova e si spegnerà definitivamente.
L’osservazione di questo tipo di eventi è davvero utile per definire meglio la forma e la grandezza dell’asteroide coinvolto ed in questo caso speriamo pure di investigare sulle caratteristiche superficiali di questa stella. Si tratta infatti di una supergigante rossa e mentre Leona si sposterà davanti all’astro, se vista dalla Terra, potremmo studiare meglio le sue grandi celle convettive, che sono determinanti per la sua luminosità variabile.
Nel 2019-2020 Betelgeuse aveva significativamente diminuito la sua luminosità, recuperandola alla fine di un lungo periodo, in cui ha spiazzato tutta la comunità scientifica.
Una volta tanto, fortunatamente l’Italia meridionale sarà coinvolta in questo evento, così ci recheremo laggiù con un equipaggiamento leggero e cercheremo di catturare dati scientifici oltre che condividere la visualizzazione live dell’evento stesso.
L’importanza dell’occultazione
Passando all’articolo di Jan Hattenbach di S&T, traggo alcune informazioni a complemento di quanto già scritto nei miei articoli precedenti.
In particolare nel corso di quest’anno, l’asteroide Leona è stato coinvolto in altre due occultazioni di stelle, il 13 ed il 16 settembre.
Le osservazioni da parte di parecchi osservatori (con la “o” stretta!) hanno permesso di migliorare la conoscenza dell’aspetto dell’asteroide:

Durante l’osservazione del 13 settembre sono stati coinvolti 17 osservatori, dislocati in vari punti del territorio in corrispondenza della fascia di visibilità. Nel caso dell’occultazione del 16 settembre, l’evento è stato invece seguito da appena 3 osservatori.
Tutti quei segmenti paralleli sono stati tracciati basandosi sull’intervallo di tempo in cui l’asteroide copriva la stella e ne abbatteva la luminosità.
Ritornerò senz’altro sull’argomento, magari per spiegare i risultati delle osservazioni relative a Betelgeuse.

In base a questi dati, gli astronomi hanno predetto la forma dell’asteroide in occasione del 12 dicembre: bisogna infatti ricordare che l’asteroide ruota su se stesso, come tutti gli oggetti del Sistema Solare ed in quella occasione la sua silhouette dovrebbe essere quella indicata.
In particolare l’ampiezza dell’asteroide Leona è all’incirca la stessa della stella di Orione, la cui ampiezza angolare arriva a 40 msec d’arco, ma che può arrivare a 50 a causa della sua atmosfera.
Un evento straordinario
Betelgeuse è più grande di Leona e l’effetto dell’occultazione ricorderà quello di un’eclissi anulare di Sole: la luce della stella non verrà abbattuta completamente anche osservando l’evento nei punti della linea centrale dell’ombra. Oppure si potrebbero avere zone all’interno della fascia di visibilità in cui si osserverà un evento totale, per un periodo di tempo tra 5 e 15 secondi, proprio perché la forma dell’asteroide non è perfettamente circolare.
Leona sarà visibile solamente con telescopi molto potenti, vista la sua magnitudine pari a 14.3 e quanto più lontano ci si allontanerà dalla mezzeria della fascia di visibilità, tanto minore sarà l’abbattimento della luminosità della stella: in questi casi è come se si assistesse, in piccolo, ad un’eclissi parziale.
Non dimentichiamoci poi che anche Leona potrebbe anche avere un satellite, non ancora scoperto, nel qual caso potrebbe essere una piacevole sorpresa, monitorando la curva di luce della stella, scoprire altri eventuali picchi di abbattimento della luce.
Sappiamo che questo era successo proprio recentissimamente in occasione di due occultazioni, che hanno poi permesso la scoperta da parte di due Astronomi dilettanti del satellite dell’asteroide Queen’s: di tutto ciò ho parlato diffusamente in questo articolo.
Ricordandovi che il link per seguire l’evento in streaming è questo, vi do l’appuntamento a prossimi articoli sull’argomento.
Buone osservazioni!
la diretta dell'evento è stata cancellata a causa della copertura nuvolosa del cielo...

Sono live io
https://youtube.com/live/ik746bduNAI?feature=share
Grazie per aver condiviso Antonio!
Ho approfittato dell'APOD di oggi per linkare il tuo video: https://apod.astronomia.com/2023/12/...-a-betelgeuse/
Ho anche pubblicato un post sulla pagina FB
Grazie mille Ste!
Fatto!
https://www.astronomia.com/2023/12/1...euse-il-video/
Grazie Antonio
Mi sono visto quasi tutto il video che hai postato ( dal 25 minuto in poi ) e quando ho visto il calo di luminosità mi sono anche emozionato, complimenti!