MARTE – la miniserie del National Geographics (terza parte)

Siamo arrivati alla seconda stagione della bella serie di fantascienza proposta dal National Geographics, riguardante il futuro sbarco ed insediamento di esseri umani sulla superficie di Marte


Come vola il tempo!

Faccio un attimo il punto della situazione di questi articoli sulla serie “MARTE” del National Geographics : il primo ed il secondo articolo della mia recensione sulla prima stagione li avevo pubblicati nientemeno che a fine 2016.

Poi avevo visto la seconda stagione e avevo iniziato a lavorare su questa terza puntata e l’ultima (la quarta) la bellezza di due anni dopo, nel 2018.

Oggi, febbraio 2025, sono passati eoni da quelle date e ho ritrovato questa coppia di articoli bella che pronta. Allora che faccio? Una spolverata qua e là ed ora a breve scadenza le pubblico tutte e due!

Francamente non so se e dove poter trovare e seguire questa serie in TV, in streaming, ma immagino che non abbiate difficoltà a ritrovarla, liberarla dalla polvere di anni e riscoprirla in tutte le sue qualità.

Buona visione e buona lettura della terza parte…

La seconda stagione

Prima di analizzare le sei puntate della seconda stagione, desidero intanto suggerire chi non l’avesse fatto, di leggere le mie due puntate di recensione della prima stagione (prima parte e seconda parte) , tanto per avere un idea del tipo di recensione che ho proposto e sto per proporre.

Visto che anche questa seconda stagione è veramente ben fatta ed interessante, implicitamente invito gli amici lettori a vederla in TV.

Stavolta non farò particolari spoiler sulla serie Marte, proprio per invogliarvi alla visione, ricordando che si tratta di una serie di fantascienza, in cui la fantascienza stessa si confonde molto spesso con la realtà.

La prima puntata

Siamo arrivati ad aprile 2042 ed è passata una decina d’anni dallo sbarco su Marte: la colonia di esploratori di Marte si è oramai stabilita nelle profondità di una enorme caverna situata in piena Valles Marineris, accessibile da un tubo di lava e per mezzo di un ascensore

In orbita intorno a Marte c’è una stazione spaziale cinese il cui simpatico equipaggio risulterà d’aiuto in almeno un paio di situazioni

L’esplorazione del Sistema Solare è proseguita al punto che gli asteroidi vengono utilizzati per le materie prime che possiedono in abbondanza

La tecnologia ha fatto passi avanti, previsti però oramai da quasi tutti i film di fantascienza e che probabilmente diventeranno una realtà: si tratta della possibilità da parte dei tecnici su Marte di utilizzare terminali video trasparenti

i consueti monitor trasparenti nella centrale di controllo

Probabilmente ci abitueremo a vedere in trasparenza quello che c’è al di là del monitor

e dovremo convivere con l’assoluta mancanza di privacy che questo comporta, dato che chiunque può vedere (al contrario) quello che abbiamo sul nostro monitor. Pazienza…

Marte colonizzato e sfruttato

Quando la realtà incontra la fantascienza e la condiziona: in breve Marte diventerà una colonia da sfruttare alla ricerca di risorse naturali, quali l’acqua ed allora prolifereranno organizzazioni capeggiate dai simpaticoni di turno, che faranno il bello ed il cattivo tempo nello sfruttamento del suolo e del sottosuolo.

Marte è un pianeta non molto grande, astronomicamente, ma con tutto lo spazio a disposizione sulla sua superficie, ovviamente la sedicente società dall’inequivocabile nome (LUKRUM Industries) pone la propria base a pochi chilometri da Olympus Town, costringendo i buoni a fornire l’energia elettrica che i cattivi, sbadatamente, non avevano previsto di generare per conto proprio.

Dall’installazione dei ricercatori della IMSF (International Mars Science Foundation) verrà costruito un condotto per il passaggio dell’energia elettrica verso l’insediamento della Lukrum Colony, che come contropartita contribuirà alla terraformazione di Marte costruendo degli specchi solari.

il condotto per il trasferimento dell’energia tra le due basi

La prima puntata più o meno termina con una scena che rievoca ambienti desertici cari a tanti film western, dove i protagonisti si fronteggiano con le loro sputafuoco : in questo caso su Marte non ci sono armi ed nello spezzone di filmato si assiste al primo incontro tra i due capi, quella dei buoni e quello dei cattivi.

La seconda puntata

La vita quotidiana delle due colonie, l’una di scienziati e l’altra di sfruttatori del territorio, subisce alterne vicende dall’una e dall’altra parte: non ne parlerò per non rovinare al visione delle puntate.

Marte non è (ancora!) colpito dall’inquinamento luminoso e di notte si potrà godere dello spettacolo della Via Lattea

mentre intorno a Marte ruota incessantemente la stazione spaziale cinese

Il nostro pianeta invece è di tanto in tanto soggetto a catastrofi naturali (dove però lo zampino dell’uomo è presente), che vengono mostrate in immagini di repertorio

La terza puntata

Ancora una volta non voglio spoilerare quanto succede nel Sistema Solare ed in particolare su Marte, ma mi è piaciuta questa immagine del Sole turbolento

che scatena tutta la sua potenza, ovviamente ignaro delle conseguenze sulle popolazioni dei pianeti.

La riconoscete?

Concludo questa prima parte, mostrandovi la foto di una bellissima cantante rock sudcoreana, Jihae Kim, in arte JiHAE, mentre canta ad un suo concerto

la cantante sudcoreana JiHAE

In questa foto ha dei capelli lunghissimi che per esigenze di copione sono stati accorciati per la gemellina su Marte, ma lasciati lunghi per l’altra gemellina in volo spaziale: un espediente per poterle riconoscere.

Informazioni su Pierluigi Panunzi 537 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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