Quale energia per il futuro?

La tragedia giapponese ha reso ancora più visibile la condizione di stallo che sta vivendo la situazione energetica del globo. Vale la pena fare alcune riflessioni e tentare una previsione.


Perchè pubblichiamo quasi soltanto articoli contro il GW


Prima o poi ci si doveva arrivare. In un mondo in cui gli interessi politici si sono completamente staccati dai veri bisogni delle popolazioni e in cui niente si fa se non per ottenere ritorni economici più o meno criminali, come poteva l’energia non diventare parte essenziale di questo colossale affare?

Basterebbe guardare i giornali di questi giorni: poche parole di circostanza sulla tragedia giapponese, qualche immagine strappalacrime, terrorismo più o meno realistico sulle centrali nucleari, e poi via libera alle borse che cadono e si rialzano con spostamenti immensi di soldi. Cerchiamo di essere chiari e schietti: il terremoto, il maremoto e le radiazioni sono stati un ottimo spunto per le speculazioni finanziarie. E non vengono nemmeno nascoste, ma mostrate in tutto il loro più ignobile cinismo.

A questo punto, tra giochi di potere e di denaro, la politica energetica non poteva che finire in un stallo senza apparente via d’uscita. L’uomo, però, non può sopportare un immobilismo del genere, la sua fame d’energia è sempre più grande e si rischia un vero collasso. Come se ne uscirà?

Ho letto un ottimo articolo del Financial Post, che mi ha aiutato a riflettere e a fare il punto della situazione. La conclusione sembra una e una sola. Per arrivarci, però, quanto spreco di soldi, quante manovre truffaldine e quante guerre reali ed economiche. Mi sembra di risentire la celeberrima frase che Tomasi di Lampedusa fa pronunciare a Tancredi ne Il Gattopardo: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!” Sembra che alla fine tutte le innovazioni, le urla di dolore e di terrore, le false speranze, le rivoluzioni, abbiano partorito un topolino talmente piccolo che l’unica scelta possibile sia quella di tornare alla soluzione che doveva essere cancellata.

Analizziamo con calma e senza pregiudizi o atti di fede la situazione attuale delle varie forme di energia:

1) Energia nucleare
L’uranio è relativamente costoso e le riserve attuali non sembrano in grado di far fronte ai bisogni globali del pianeta. Sarebbe probabilmente possibile espandere la ricerca per abbattere i costi e per aumentare la copertura, ma ben altri problemi si affacciano e sembrano insormontabili. Il disastro giapponese, qualsiasi sia la sua conclusione, ha risollevato in modo plateale i rischi delle radiazioni. Probabilmente le centrali di ultima generazione e le ricerche sull’accorciamento dei tempi di decadimento, seppure molto tranquillizzanti, non saranno in grado di fronteggiare la paura che ha ripreso il sopravvento. Sicuramente, qualcuno sta soffiando sul fuoco, ma tant’è che anche i governi più decisi a proseguire in questa direzione hanno preferito bloccare i loro progetti. La mia impressione è che l’ostacolo che si è parato davanti, a causa di un evento geologico di immane potenza, è troppo alto per essere superato in tempi brevi. Il nucleare diventa un’opzione con ben scarse possibilità future.

2) Combustibili fossili
Sicuramente a basso costo ma sono stati etichettati come assassini della Terra. Sono stati combattuti in tutti i modi, sia con evidenze scientifiche più o meno realistiche, sia con tasse sempre più alte. Vi è un enorme giro di soldi dietro alla manovra di demonizzazione del carbone e del petrolio. Gli ambientalisti e i verdi ne hanno creato un’immagine spietata.

3) Vento e Sole
Teoricamente puliti, rinnovabili, perfetti. Tuttavia, anche estremamente cari e sicuramente incapaci di far fronte ai bisogni energetici del mondo attuale, pensando, soprattutto, alle nuove economie in espansione degli ex paesi del terzo mondo. Non potranno mai sostituire completamente i combustibili fossili. Forse si sarebbe potuto cercare una soluzione di compromesso, ma si è preferito andare verso una direzione assolutista. Un giro d’affari enorme che ha fin da subito stimolato la criminalità organizzata a farne uno dei loro obiettivi. Le visione così punitiva verso i combustibili fossili, basata spesso su false speculazioni scientifiche, ha quasi ironicamente colpito proprio i fautori dell’energia pulita. La sicurezza di potersi imporre senza lasciare prigionieri ha illuso i suoi sostenitori che non si sono accorti per tempo che le loro pretese unilaterali si stavano sgretolando. Molti governi hanno bloccato o ridotto i finanziamenti. Troppi scandali sono venuti alla luce e i protocolli tanto auspicati stanno naufragando nel caos più completo

4) Energia idroelettrica
A basso costo, ma anch’essa sotto la scure degli ambientalisti. Non produce il diavolo del secolo (l’anidride carbonica) ma distrugge gli ecosistemi. Qualsiasi possibilità di un suo sviluppo basato su tecnologie più attente e controllate è stata duramente bocciata. Il giro di soldi ad essa collegata non sembra stimolare più di tanto e l’opposizione dei verdi ha avuto buon gioco a mettere da parte questa fonte energetica.

La conclusione di questa semplice analisi, priva di ogni falsa retorica, porta proprio allo stallo di cui si parlava prima. I governi sono giunti a questo assurda decisione: tagliare il nucleare, il combustibile fossile, l’idroelettrico e anche le fonti rinnovabili. Che decisione prendere, allora, se tutte le soluzioni risultano negative per qualche ragione? Nel frattempo, però, l’espansione enorme dei fabbisogni energetici non può aspettare che lunghe e intricate discussioni risolvano un blocco totale di idee e di programmi. La scelta va fatta in fretta se non si vuole tornare a un collasso globale della civiltà odierna. Forse, qualcuno potrebbe anche augurarselo, ma sarebbe solo un’utopia: è difficile tornare indietro quando si è assaporato l’abbondanza.

Alternative ce ne sarebbero state, prima fra tutte la fusione fredda. Sicuramente un obiettivo molto complesso e difficile da ottenere. Ma, lasciatemelo dire, probabilmente poco remunerativo per i grandi interessi politici e finanziari. L’acqua costa troppo poco e non si potrebbe mai privatizzare quella degli oceani. Si è preferito lasciarla da parte, tagliare la maggior parte dei fondi per la ricerca e creare una specie di ghetto scientifico di lusso, dove relegare un numero ristretto di esperti. L’imperativo era, però, di fare con calma…

A questo punto, mi sento di fare una previsione, che magari sarà smentita completamente già da domani. Cosa sceglieranno i governi che si trovano in una condizione di stallo e che sono assillati da richieste energetiche sempre più pressanti? Sceglieranno la soluzione più economica, meno rischiosa per la salute e più facile da gestire. In altre parole saranno costretti a tornare ai carburanti fossili. Tanto rumore per nulla. Tanti soldi sprecati per ritornare al punto di partenza.

Questa scelta, a prima vista ben poco innovativa, può, però, sfruttare un grande aiuto che deriva dal miglioramento delle tecniche estrattive dello “shale gas”, ossia del gas scistoso, abbondantissimo in quasi tutto il mondo. Anche lui, come il metano, non è immune dai problemi (reali o falsi) dell’effetto serra e del riscaldamento globale, ma -a questo punto- ben difficilmente gli ambientalisti che hanno esasperato le proprie richieste fino a farle diventare insostenibili saranno in grado di affrontare questa nuova battaglia.

Il fatto che i media parlino troppo poco dello shale gas, malgrado sia stato osannato come una rivoluzione epocale negli ambienti specialistici, la dice già abbastanza lunga sulla situazione confusa e in attesa di nuovi impulsi pubblicitari. Continuare nei luoghi comuni ormai ben recepiti o cambiare completamente la direzione?

Nel frattempo, gli Stati Uniti stanno diventando quasi autosufficienti e la dipendenza dai paesi arabi sta assumendo risvolti completamente diversi, forse anche pericolosi. La Cina ha già capito l’importanza dello shale gas e così pure alcune nazioni emergenti come il Brasile. L’Europa, invece, al pari di un Impero Romano in piena decadenza sta ancora balbettando e forse perdendo un treno che difficilmente si fermerà un’altra volta.

Che dirvi? Aspettiamo e speriamo in bene…

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41 Commenti

  1. io dico che bisogna prima parlare di una educazione verso queste energie e cioè fornire alla gente le informazioni necessarie perchè essa stessa si renda conto di cosa si parli anche se poi è la politica a decidere…di certo c’è una grossa parte delle persone che se chiedi come funzionano certi tipi di energie ti daranno risposte superficiali inutili inculcate magari dai media a scopi elettorali per cosi dire…se io vado a votare per il referendum devo essere informato sull’argomento….
    io aggiungerei un paio di cose: l’india produce energia dai bisogni delle mucche, ho visto un documentario dove un’azienda produceva energia in questo modo….
    sono nati i crediti di carbonio: è lunga da spiegare sta cosa (invito chi ne ha voglia di farsi un giro su google e co)..
    ora molti coltivatori sfruttano i campi di grano non per produrre cibo ma per produrre la biomassa per produrre energia…chiamali scemi quelli..si guadagna di più producendo per energia che per il cibo…le conseguenze? evidenti…ne risentirà il terzo mondo il quale sta combattendo non solo per l’acqua ma anche per queste cose…
    IO VORREI PORRE L’ACCENTO SU UNA COSA: energia pulita e rinnovabile sono due espressioni diverse…mi fece un esempio il mio prof su questo punto però ora non ricordo…appena mi ricordo vi avverto….
    bisognerebbe secondo me puntare su vento e sole…aumentare la tecnologia per queste fonti e vedrete che con il passare del tempo anche i costi si ridurranno…sono alti anche perchè siamo agli albori di questa tecnologia. per fare 3 MWatt servono all’incirca 20 metri quadrati di pannelli..penso che con il tempo si ridurrà questa cosa….d’altronde anche il pc prima era una casa ora e uno scatolino

  2. @peppe

    se con 20 metri quadrati di pannelli tirassimo fuori 3 MW non avremmo + problemi! Mi sa che volevi dire KW… 🙂

    Io invece ho anche sentito dire che il futuro sarà tornare al carbone…a quanto pare stanno mettendo a punto una serie di nuove tecnologie con le quali sarà possibile produrre energia dal carbone a impatto ambientale quasi nullo! A differenza delle modalità odierne di sfruttamento… Non so a che punto siano sinceramente…staremo a vedere!

  3. chiedo scusa 3 kW…..ahahha :mrgreen:
    caro lampo grazie per la correzione
    si ho sentito dire una cosa del genere….
    però vedi si ritorna al punto di partenza
    il carbone prima o poi finirà e allora? che si fa? possibile che non c’è una soluzione definitiva?…
    io punterei ad amplificare le ricerche sull’energia solare

  4. Beh, però di carbone ce n’è…al ritmo di cosmumo attuale le riserve conosciute potrebbero fornire energia per centinaia di anni!

    Comunque sono anch’io per cambiare strada… Io sono sempre stato a favore del nucleare ma purtroppo ultimamente ho cominciato a pensarla un pò diversamente…ma ci tengo a precisare che non sono più a favore perchè ritengo che l’Italia abbia perso il suo treno nucleare negli anni 80, tornare indetro oggi non lo vedo + economicamente vantaggioso e soprattutto non sono molto fiducioso sul COME possano essere gestite nel nostro bel paese delle centrali di questo tipo…non siamo ancora riusciti a risolvere il problema di Saluggia in 20 anni, non oso immaginare a cosa possa portare gestire 4/8 centrali…

    Non sopporto solamente l’ipocrisia di chi fa terrorismo nucleare, di chi usa Chernobyl e Fukushima per criminalizzare questo tipo di energia ignorando (o facendo finta di ignorare) le decine di migliaia di persone che sono morte e continuano a morire nelle miniere di carbone, delle decine di migliaia di persone morte a causa del crollo di dighe (mai sentito parlare della Diga di Banqiao) ecc ecc…ma non vorrei che la discussione sfociasse in una polemica generale senza fine…quindi non vado oltre.

    Il tutto era per dire che, avendo una simpatia per il nucleare, sono anni che anch’io dico INVESTIAMO SULLA FUSIONE FREDDA, c’è ancora tanto lavoro da fare d’accordo, ma andiamo avanti! L’uomo, quando c’è la volontà, non si ferma davanti a nulla!

    Ma purtroppo, come sottolinea Enzo in questo articolo, a volte la volontà non c’è.

  5. Tutti sembrano dimenticare l’enorme potenziale dell’energia geotermica. La terra ha un interno così caldo da poter fronteggiare qualsiasi (umana) richiesta di energia. Soluzione ancora tutta da scoprire.

    Per quanto riguarda il solare, è un’ottima fonte DIURNA di energia, ma che subisce le fluttuazioni del tempo atmosferico. Grandi centrali solari potrebbero essere realizzate in pieno deserto. Esiste anche il problema del rendimento dei pannelli, che cade con la temperatura… E’ una soluzione giovane ma promettente.

  6. @lionello,
    i panelli fotovoltaici assorbono la radiazione solare diffusa anche con il cielo coperto e ovvio che lo fa con rendimenti minori…comunque assorbe e produce lo stesso energia..visto che l’italia è un paese che il sole ne riceve può essere una buona fonte

  7. ho letto che ce ne soro di vari tipi di pannelli solari con varie innovazioni…e ho letto che si potrebberò sfruttare i deserti per produrre energia da esportare…secondo voi è fattibile una cosa del genere?

  8. ah mi ero dimenticato che la storia del deserto l’avevi cacciata tu lionello però a quanto pare c’è una mezza intezione…io ho fratello implicato in queste cose dei pannelli un pò informazioni le ho percepite da lui :mrgreen:

  9. Diciamo che tutti quei fotoni sono sprecati, non vi pare? Il Sole è una gigantesca centrale a fusione e non smette mai di produrre, almeno in tempi umani. Non c’è nulla di meglio! Ed è gratuito.

    Il problema è il trasporto. Le linee elettriche potrebbero essere troppo lunghe per essere economicamente convenenti, ma qui mi fermo perché non sono un esperto in questo campo.

  10. Se ricordo bene quello del deserto era un progetto di solare a condensazione, o qualcosa del genere… pannelli ricurvi riscaldano un liquido in un tubo che passa al loro fuoco oppure un campo di specchi che riflette in un unico punto dov’è posto un serbatoio di liquido.

    Per quanto riguarda la fusione fredda e le energie alternative, mi sembra ad un buon punto l’e-cat dell’italiano Rossi. Che ne dici Enzo? Mi pare che abbia ricevuto l’approvazione già da qualche studioso indipendente, sebbene non gli sia stato permesso di smontare l’apparato.

  11. Caro Enzo hai ragione la politica ,anche se il nome dice altro, in realtà ci confonde e ci confonderà sempre, gli interessi poi sono veramente letali.
    Nuove tecnologie per abbattere seriamente gli eventuali danni delle energie da combustibili fossili sono sicuramente possibili, se ne parla già da tempo e vanno sviluppate. Le energie cosiddette alternative sono sicuramente necessarie e vanno sviluppate tenendo anche presente però il bilancio tra energia prodotta e quella utile a produrre la tecnologia necessaria.
    Il nucleare è pericoloso e su ciò non ci piove, ci vorrebbere studi approfonditi sulla sicurezza, su di un ulteriore miglioramento dell’efficienza, ma il problema pernicioso sono le scorie , gli scarti. Con il miglioramento dell’efficienza poi si potrebbe fare molto.
    E poi, caro Enzo, bisogna iniziare a pensare a mente libera, smettere di pensare in piccolo: questo no perchè è pericoloso e basta e non si può pensare di cambiarlo, questo va’ bene ma non lo voglio quì- tienitelo tu, e così via.
    Basta pensiamo seriamente ed agiamo.

  12. Pensare in grande, pensare a ruota libera…

    La butto lì: standardizzare una tensione CONTINUA per l’alimentazione degli elettrodomestici e elettronica varia: consumiamo tanto, anzi troppo, nel trasformare il 230 in tante piccole tensioni continue: pensate a quanti trasformatori ci sono in casa.

    L’alternata serve per il trasporto, per l’alimentazione no. E così fra adattatori, caricatori, trasformatori, disperdiamo energia per nulla ❗

  13. caro AndreaGG,
    non so che dire… ho letto qualcosa e ho qualche dubbio sul fatto che dovrebbe essere una reazione nucleare (non chimica), ma non mostra i prodotti tipici. Non vorrei che fosse una bufala o qualcosa che funziona solo perchè gli si fornisce più energia di quella prodotta. Non so… Ciò che so è che in Francia c’è un istituto europeo ultra pagato e ancora non fa uscire niente di rilevante. I casi sono due: o non hanno trovato niente veramente e allora è strano che l’e-cat sia stato costruito indipendentemente. Oppure, non si vuole che si trovi qualcosa. Non voglio però cadere nelle solite teorie del “complotto”. Boh… staremo a vedere incrociando le dita…

    cari Mario e Lionello
    sì bisogna pensare in grande, ma bisogna anche che la ricerca pura (l’unica in grado di fornire idee nuove e geniali) venga finanziata e non sempre tagliata e ridicolizzata… Quella applicativa è utilissima, ma senza idee….
    Mi ricordo, tanti anni fa, al tempo delle missioni spaziali Voyager, che un sacco di ragazzi si erano gettati verso lo studio dell’ingegneria spaziale e sullo studio di missioni. Un po’ alla volta, si è spopolata l’area dello studio fisico e teorico del sistema solare. Conclusione: quando finalmente sono arrivate le immagini, erano scomparsi i gruppi più prestigiosi per lo studio della formazione del sistema solare… C’è voluto tempo perchè le cose si raddrizzassero di nuovo. Ma almeno c’era la possibilità di fare marcia indietro. oggi no. Se non c’è un utile immediato, niente fondi e niente ricerca!
    Boh…

  14. Con questa politica che pensa al soldo e non al sodo si va’ poco lontano.
    Giù la scuola, giù la ricerca, giù le idee, serva gente che non capisce, che non studia, che non pensa così la possiamo manovrare come si vuole, basta fargli vedere un po’ di tv di quella “giusta” e li accontentiamo tutti.
    A scuola smettiamola di conoscere bene il nostro passato per capire meglio il futuro, via la Storia (o quasi), smettiamola di conoscere il nostro Pianeta ed i suoi popoli, i suoi ambienti, via la Geografia. Via la ricerca pura, via i ricercatori,pensano troppo, i Signori Ingegneri (se ne rimangono) facciano a meno dei Fisici, dei Matematici, dei Chimici, dei Biologi, basta che producano…denaro però.
    Scusate lo sfogo e a presto.

  15. grande Mario!!!!
    parli come un libro stampato. Anch’io spesso cado in fasi di rabbia. Poi spero nei giovani, che forse sono più forti della becera TV e dei suoi burattinai…
    😡

  16. @Lampo: Non molti sanno che le centrali a carbone sono RADIOATTIVE!! Purtroppo, il carbone è un’ottima trappola per il Radon, che come certo saprai è radioattivo. Conosco un tecnico che andava a fare misurazioni in campo , e mi ha assicurato che sono molto più radioattive delle centrali nucleari….
    Pensa un po’…. 😯
    Sono poi d’accordo con Enzo: ho visto docenti universitari scannarsi sulla fusione fredda vent’anni fa, e ancora oggi non ci sono risultati di rilievo… Mah!!… 😕
    @Lionello: Per quanto riguarda il geotermico, mi risulta che ci sia una piattaforma al largo della Sicilia, in cui si tenta di sfruttare il calore proveniente da un vulcano sottomarino. Se la cosa funziona, c’è la possibilità di sfruttarne diversi altri, e di produrre diversi megavatt a costi contenutissimi e senza inquinamento. Speriamo che si vada avanti su questa strada, visto che l’italia è lo stato pioniere nel settore….

  17. Ciao a tutti,
    penso che quando si parla di energia ci vuole tanto sano pragmatismo. Oggi siamo nella situazione di avere tutti i rischi del nucleare senza averne nessun vantaggio. Un referendum non dovrebbe poter decidere sulle politiche energetiche. Per un referendum perso dal nucleare siamo nella situazione di dover comperare, oltre all’energia, la tecnologia da quegli spocchiosi di cugini francesi. Una volta tanto sono daccordo con la grande Margherita Hach.
    La fusione fredda mi lascia molto…freddo 😆
    La ricerca sicuramente va potenziata, ma questo anche negli altri campi!
    Con i politici non sarei così cattivo perchè loro hanno l’esigenza del consenso. Senza consenso non vanno da nessuna parte :mrgreen: :mrgreen:

  18. Dico la mia anche su questo,Enzo a ragione solo il miglioramento delle tecniche estrattive (shale gas) o scisti bituminosi e petroli pesanti potranno garantire l’autosufficienza energetica del mondo nei prossimi 100-200 anni (ai consumi attuali)ma il problema si riproporrà quando il barile della terra sarà vuoto.
    A mio avviso la Fusione fredda e buona,e gli oceani sono vasti,ma mi chiedo se potrebbe essere più pericolosa della fissione,mentre la fissione si sà come spegnerla,la fusione una volta innescata potrebbe essere interrotta in caso di disastri?
    E cosa succederebbe se diciamo 10 mila anni avremmo esaurito tutte le fonti energetiche a basso costo? Calcolando che la popolazione terrestre salvo imprevisti toccherà i 10,5 miliardi nel 2100. :evil
    Ps: Enzo x favore sai dirmi se vi sono prove indirette,che dimostrino l’esistenza del Multiverso? Sai anche se tutto va male e il 2 principio della termodinamica ci condanna all’estinzione mi piacerebbe sperare che la vita continui da un altra parte. 🙄

  19. @Red

    verissimo quello che dici…purtroppo sul nucleare la gente sa veramente poco…e come conseguenza, non conoscendolo, la gente lo denigra a priori! Paura dell’ignoto?

    Come ripeto, penso e spero pure io che non le costruiscano mai le 4/8 centrali di cui si parlava in questi mesi, mi piacerebbe però che la gente, prima di sparare sentenze così “a pelle”, si documentasse un pò di più sul tema…il nucleare e il mondo dell’infinitamente sono tanto affascinanti quanto lo spazio e il mondo dell’infinitamente grande! Bisognerebbe solo volerli conoscere un pò di più…

  20. @lampo
    era una trovata elettorale è basta…basta pensare che ora non ci crede più il governo…

  21. @raffaele forse questo darà la spinta a cercare materiale da sfruttare sugli asteroidi e chissà magari darà la spinta a viaggi spaziali…vabbè fantascienza lo so ma chissà, comunque 2100 è una data troppo lontana secondo me
    oggi siamo 7 miliardi di persone ne mancano 3 e se pensi che in soli 30 anni si sono aggiunti 3 miliardi e mezzo di individui non vedo perchè non si possano raggiungere prima…

  22. @Lampo: Credo che la tragedia di Fukushima, più che dimostrare la pericolosità del nucleare, dimostri che la stupidità e la disonestà sono patrimonio comune di tutta l’umanità. 😥 🙄
    E Chernobyl non è stata da meno….
    Conoscendo l’intelligenza media dei politici :mrgreen: e l’amore che nutrono per l’Italia e gli italiani 😛 , meglio lasciare il nucleare a chi lo sa gestire seriamente…. 🙁

  23. caro lampo,
    come dice Red, l’ignoranza è la vera forza dei politici del nostro tempo. Fare in modo che nessuno sappia e si cibi di idiozie è una strategia vecchia come il mondo. Agli antichi romani si davano gli spettacoli del circo. Nelle monarchie assolute c’è sempre festa per celebrare compleanni e simili della famiglia reale. Noi abbiamo amici, grande fratello, isole varie, ecc.. L’importante è non far pensare la gente con la propria testa.
    Ogni estrazione di energia comporta sicuramente dei problemi al contorno. Non si può sperare che sia completamente gratis e pulita (ma cosa vuol dire poi pulita?). La TV ci dice quello che vuole, facendo parlare i soliti “esperti” a comando che sanno tutto e di più (un po’ come i ministri che passano dal lavoro, al turismo, alla sanità senza alcun problema di conoscenza). E noi siamo convinti di sapere! Invece non sappiamo un bel niente. Se non si cerca da soli e si ragiona saremo ignoranti per sempre (proprio come vogliono i regimi). Ognuno dice la sua a seconda di quale esperto ha sentito, ma la verità è sempre ben lontana. Internet sarebbe lì a portata di mano, per sapere, scegliere, confrontare, e invece anche quella possibilità viene buttata al vento con il chat, il chit, e il chot….
    Boh… stamattina mi sono alzato pessimista…. 😈

  24. Caro Enzo,
    penso che l’ignoranza sia il più grosso crimine degli italiani moderni.
    Con un mezzo come internet a disposizione, chiunque può contattare degli esperti (come te) ed intavolare un pubblico confronto.
    Invece, preferiamo le chat. Siamo uno dei popoli col più alto tasso di telefonini, ma il pc e la rete ce l’hanno in pochi……
    Direi che urge un cambiamento di mentalità generale….
    Per il resto, SURSUM CORDA!!!! 🙂
    Una giornata nata storta si può sempre raddrizzare…. :mrgreen:

  25. caro Red,
    grazie per gli auguri di “raddrizzamento”. Il fatto è che ho dovuto spalare venti cm di fango indurito da sotto il bombolone del gas (tre giorni di lavoro) dato che il tecnico deve ridipengerlo e non potev farlo in quel modo… Alla fine della faticosa pulizia mi sono beccato uno strappo intercostale che mi sta facendo impazzire (oltre che non dormire). 👿 Non mi picchiate! So che è un enorme OT, ma -per farmi perdonare- vi dico che sto scrivendo un articoletto sull’energia oscura e che comincio a convincermi che esista davvero…. Navigando tra galassie e universo in espansione, sto riprendendo allegrai…. 😆

  26. Peppe ho considerato un aumento della popolazione mondiale in 89 anni di altri 3,5 miliardi in base ad una ricerca demografica che indica un rallentamento della a natalità nei paesi del terzo mondo e una decrescita in Europa e nell’america settentrionale.
    Cmq può darsi che essa possa arrivare anche a un max di 15 miliardi di abitanti ma questo porterebbe al collasso i biomi della terra (acqua,aria e terra) e alla nostra estinzione. :mrgreen:

  27. Raffaele, non fare del terrorismo… Chi ti ha detto del collasso, dove lo hai letto?

  28. @raffaele in realtà quando studiai ecologia si diceva che la terra con le sue risorse riuscirà a mantenere fino a 10 miliardi di persone mah non so se questi studi sono stati verificati :mrgreen: ma parliamo di energia..forse è meglio diventare scavatore di asteroidi per estrarre risorse con la crisi che c’è ora sarebbe un lavoro sicuro :mrgreen:

  29. scusate mi son mangiato le parole
    volevo dire addetto allo scavatore di asteroidi :mrgreen:

  30. caro Raffaele,
    non sono d’accordo per due motivi: primo, perchè altri studi danno un valore asintotico della popolazione umana. Oltre un certo limite non può crescere, come capita per i crateri della Luna. Si saturano! Secondo (e più importante e sicuro) la Terra sa benissimo come fare per evitare il collasso. Quando c’è stato bisogno di ridurre una popolazione ha sempre saputo come fare. Ad esempio immettendo veleno nelle foglie per limitare la crescita degli erbivori. Il collasso, se mai ci sarà, sarà soltanto per la nostra razza, ma non certo per il biosistema.

  31. caro enzo hai proprio ragione, le risorse son limitate…anzi ho sentito l’altra mattina un documentario su questo tema che diceva abbiamo varcato la soglia di sopportazione del nostro pianeta gia da una decina d’anni e per questo bisogna correre ai ripari..

  32. Ragazzi calma,non volevo mancare di rispetto a nessuno adesso preciso, Era solamente una mia opinione personale,tenuto conto però che già adesso con i suoi 7 miliardi di persone,e il consumo pro capite di suolo,aria e acqua la cosidetta impronta ecologica da studi effettuati da enti governativi ci occorrerebbero la bellezza di 3 pianeti terra per soddisfare le nostre necessità,o considerato pure la desertificazione,l’esaurimento delle falde freatiche e voi sapete bene che senza agricoltura e fame,ma sopratutto la più distruttiva in termini di consumi di acqua,suolo e materie prime,ciò che altri 2,3 miliardi di persone potranno arrivare a consumare quanto noi cioè Cina e India,sarano no loro secondo me a far collassare i biomi terrestri,un solo dato 1 Kmq di deserto in più riduce di una certa percentuale la quantità d’acqua dolce sulla terraferma fate voi le debite proporzioni! Cmq sia rispetto le vostre opinioni 😯

  33. Ah scusatemi ancora un altra precisazione quando parlo di collasso del pianeta mi riferisco a noi come specie,no al pianeta esso potrà sopravvivere per altri 5 miliardi di anni cioè fino a quando il sole diventando una gigante rossa la distruggerà inghiottendola! 😈

  34. @raffaele
    la cina si può permettere dato l’andazzo in cui si trova a limitare le crescite e lo ha fatto.
    ci ha provato anche l’india ma la sommossa popolare ha fatto cadere il governo…dire a uno di non fare più di un figlio non è una cosa da niente..magari ci penserà la crisi economica a ridurci di numero. dato che sta succedendo

  35. Peppe,purtroppo la legge sul figlio unico in cina fino adesso a funzionato ma la Cina stà correndo il pericolo dell’invecchiamento della popolazione inoltre dagli ultimi dati e emerso che vi sono 40 milioni di maschi condannati a restare senza moglie,per questo Pechino stà per abolire la legge,inoltre vi sono in Cina milioni di persone non registrate come fantasmi a causa di questa legge,i due giganti (Cina e India) consumano da sole x le loro economie 3 volte più acciao dell’europa,una quantità impressionante di minerali di ogni genere e consumano il 75% del petrolio del Golfo Persico.
    Gia adesso quindi sono una minaccia per l’ecosistema planetario quanto la loro popolazione toccherà i 3,5 miliardi considerando le briglie sciolte da i 2 governi non potremo aspettarci altro che il depauperamento di tutte le risorse naturali ed energetiche,inoltre esse essendo enormi potranno da sole e commercianto anche con le altre potenze in crescita Brasile,Russia,Sudafrica e Australia autoalimentare la loro crescita economica eliminando le crisi dalle loro economie,il resto del mondo invece e troppo piccolo per farlo. :mrgreen:

  36. Non si potrebbe utilizzare l’ingegneria genetica per migliorare il rendimento delle biomasse?

  37. Per esempio si potrebbe modifcare un microorganismo in maniera tale che possa utilizzare i cadaveri dei suoi simili come letto di coltura (invece delle biomasse tradizionali) e, magari, produca anche una viscicoletta di grasso animale.
    Il processo, a un certo punto, potrebbe autosostenersi.
    (Scusate le mie fantasie di persona totalmente profana).

  38. Ho aspettato a lungo prima di scrivere questo commento, cercando di mordermi la lingua e convincermi che non ne valeva la pena, tanto non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ma non ce l’ho fatta e dico con chiarezza e piena consapevolezza: quante sciocchezze in questo post! Lasciamo da parte il Financial Post, che sarebbe come pretendere dal Sole24Ore che parlino correttamente dei fondi previdenziali.
    Voglio citare solo un dato: dal 1980 al 2009 (fonte: dati storici Terna) l’energia elettrica richiesta in Italia è passata da 179.538 GWh a 320.268 nel giro di nemmeno 30 anni, dal 1980 al 2009. Cosa giustifica questo quasi raddoppio? Forse che nel 1980 si viveva nelle caverne? Forse che la popolazione italiana è raddoppiata? Forse che il PIL a prezzi costanti è raddoppiato? No, nulla di tutto questo: solo spreco. Ergo, si potrebbe ridurre di un buon 40% i consumi elettrici (sto parlando solo di questi, non di tutti i consumi energetici) senza incidere sui nostri livelli di benessere ma anzi migliorandoli.
    Quanto ai costi delle energie rinnovabili e dei delinquenti che hanno approfittato degli incentivi, a parte il fatto che costoro venderebbero la madre per soldi, quindi per loro si è trattato di un “affare” come un altro e trovo scorrettissimo citare questi casi quasi che parlassimo di spaccio di stupefacenti, il costo unitario di quantità di energia prodotta dal solare ora è già più basso, per dire, di quello dell’energia nucleare. Soprattutto aspettiamoci nei prossimi anni enormi progressi nell’efficienza del solare! Quanto alla fusione fredda, campa cavallo!
    In merito allo shale gas, senza dilungarmi troppo in chiacchiere e senza pretendere di visitare siti tecnici in inglese, provate a mettere in un qualunque motore di ricerca la parola “fracking” e vedete cosa ne viene fuori!
    Io lavoro nell’industria petrolifera, in una multinazionale straniera i cui dirigenti si vantano di aver organizzato colpi di stato, omicidi di massa, devastazioni naturali senza fine… e mi venite a parlare di lobby ambientalista? Ma ci state con la testa?
    Ultima cosa: non sono astronomo, solo appassionato astrofilo, e non ritengo saggio che gli autori del sito si cimentino in materie di cui non sono competenti. Come vi sentireste se intervenissi dicendo che considero quella del Big Bang una teoria idiota? Mi assalireste come ignorante, come minimo. Allora, di grazia, perchè parlare di argomenti che esulano dalla materia?

  39. caro Saverio,
    io non ho fatto altro che riprendere un articolo non scritto da noi inesperti. Tuttavia, posso assicurarti che ho letto molto sullo shale gas e sui suoi metodi di estrazione (so anche l’inglese) e quindi quanto detto dal Finacial Post non mi è sembrato buttato lì per fare scena e per gli interessi di qualcuno. Vale la pena sempre e comunque di confrontarsi e leggere entrambe le campane. Resta il fatto che lo shale gas si sta già sfruttando negli USA e non solo. Tuttavia, ognuno può tenersi le proprie opinioni e non mi sembra che lo sfruttamento della Terra e delle energie sia molto distante dalla planetologia su cui ho lavorato per 40 anni. Comunque sei sempre il benvenuto, anche senza morderti la lingua.. 😉