Un buco nero ogni cinque stelle

Confrontando il rumore di fondo infrarosso e quello X si è stabilito che nella remota epoca in cui sono nate le prime stelle, i buchi neri erano ben più numerosi di oggi.

Utilizzando i dati X di Chandra e quelli infrarossi di Spitzer si è potuto stabilire, con buona certezza, che almeno una ogni cinque sorgenti  individuate dal secondo strumento rappresenta un buco nero. In altre parole, i buchi neri sono responsabili di almeno il 20% dei segnali presenti nel rumore di fondo infrarosso che si riferisce alla fase primigenia dell’Universo, quando stavano nascendo le prime stelle.

A questo punto devo richiamare il concetto di rumore cosmico di fondo infrarosso (CIB). Esso è stato ottenuto eliminando dalle osservazioni di Spitzer ogni sorgente conosciuta. Si ritiene, con buona probabilità, che esso illustri la situazione dell’Universo alla fine dell’epoca oscura, circa 500 milioni di anni dopo il Big Bang, in modo analogo a quanto si vede nel più celebre rumore di fondo nelle microonde che ci regala un’immagine dell’Universo di soli 380 000 anni di età. Come quest’ultimo mostra i “semi” delle future strutture cosmiche, così il CIB è permeato da zone più chiare legate sicuramente alle prime sorgenti energetiche, come gruppi di stelle nascenti o buchi neri in fase di accrescimento poderoso. Ovviamente non è possibile individuare le singole sorgenti, ma un chiarore diffuso più o meno intenso. A questo riguardo si può leggere un articolo dell’anno scorso. E’ l’epoca in cui le prime galassie nane si univano tra loro in un tripudio di astri nascenti e di altri già alla fine della loro vita normale. Forse tra loro stava nascendo anche la nostra Via Lattea.

Spitzer non poteva fare di più. Il caro amico “Chandra” iniziò, allora, a guardare nello stesso punto in cui il collega aveva ottenuto il CIB. Nessuno se lo sarebbe aspettato così chiaro e netto: eliminate le sorgenti X già note, si è ottenuto un “rumore di fondo” (chiamato CXB) che va perfettamente d’accordo con quello di Spitzer.  Spesso e volentieri le “macchie” infrarosse sono anche macchie X. La soluzione sembra essere una sola, dato che gli unici oggetti conosciuti che possono emettere, con l’intensità osservata, sia nell’X che nell’infrarosso sono proprio i buchi neri. Non ci riescono nemmeno le galassie “normali” che stanno formando stelle a iosa.

Non si riesce ancora separare le singole sorgenti, ma si ha -finalmente- una visione globale e quantitativa dell’era in cui si formavano le prime stelle e le prime galassie. L’infanzia dell’Universo comincia a svelarsi!

prime fasi dell'Universo
La radiazione cosmica di fondo nelle microonde, mostrata a sinistra, è il lampo di luce che illuminò l’Universo quando si raffreddò sufficientemente perché elettroni e protoni formassero i primi atomi. Esso contiene fluttuazioni di temperatura che corrispondono a regioni di densità leggermente diversa e rappresentano i semi delle strutture cosmiche che vediamo oggi. Dopo questa breve fase “luminosa” l’Universo piombò nel buio per centinaia di milioni di anni finché non nacquero le prime stelle e i buchi neri non cominciarono ad accrescersi ingoiando il gas che li circondava. Una parte dei segnali infrarossi e X di questa fase primigenia si conserva ancora nello Spazio sotto forma di CIB e CXB. Almeno il 20% delle strutture che si individuano in questi rumori di fondo hanno le caratteristiche dei buchi neri. Ciò implica anche che nell’Universo bambino i buchi neri erano centinaia di volte più attivi di oggi. (Fonte: Karen Teramura, UHIfA)

 

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6 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Fammi capire, Enzo: questi dati possono anche indicare che le prime stelle formatesi erano in gran parte massicce o addirittura enormi?

  2. Citazione Originariamente Scritto da Red Hanuman Visualizza Messaggio
    Fammi capire, Enzo: questi dati possono anche indicare che le prime stelle formatesi erano in gran parte massicce o addirittura enormi?
    direi proprio di sì e confermano quanto già si supponeva e cioè che le prime stelle erano notevolmente più grandi della media odierna. Non chiedermi, però, il perchè dato che ancora ci si sta lavorando sopra e le teorie sono molte...

  3. magari , visto che agli inizi dell'universo la materia era già tutta esistente (quella rimanente dopo che materia e antimateria avevano terminato la loro battaglia) ma in uno spazio molto più piccolo e più caldo di quello attuale, forse era inevitabile che le stelle fossero più grandi e massicce, così tanto gas in così poco spazio.... oppure no?
    illuminami !

  4. Citazione Originariamente Scritto da manuela Visualizza Messaggio
    magari , visto che agli inizi dell'universo la materia era già tutta esistente (quella rimanente dopo che materia e antimateria avevano terminato la loro battaglia) ma in uno spazio molto più piccolo e più caldo di quello attuale, forse era inevitabile che le stelle fossero più grandi e massicce, così tanto gas in così poco spazio.... oppure no?
    illuminami !
    cara manu,
    sicuramente lo spazio era più ristretto, ma ormai abbastanza esteso da non pesare più di tanto sulla formazione stellare. Tuttavia, un ruolo lo avrà di certo avuto. Sai, anche le stelle hanno delle regole per non crescere più di tanto (ne avevo anche parlato), ma bisognerebbe conoscere molto meglio i meccanismi formativi. ALMA ci sta aiutando. Tieni anche conto che il tasso di formazione stellare era molto più alto di adesso ed era anche diverso il tipo di materiale a disposizione. Prima o poi riusciremo a vedere le stelle di prima generazione e allora...

  5. grazie . Mi spiace per te ma come sono contenta che tu sia tornato dalle vacanze, si sentiva un terribile silenzio...come si riapprezza la tua presenza, ormai eravamo abituati troppo bene, era così abituale avere risposte chiare, semplici e sintetiche e quindi quando sei partito... io ero un pò spersa ( e non per piaggeria come qualcuno potrebbe supporre; tanto, che io ti faccia o no un complimento non è che vengo pagata, e i vantaggi del portale li avrei lo stesso, è proprio una riconoscenza dal cuore, credi, e penso sia così anche per gli altri,nessuno è così scemo da non accorgersi del vantaggio di avere in portale una persona di alta competenza e per di più disponibile, paziente e aperta )