Aggiornamento del software 3D della sonda Ulysses

ho quasi finito la mia opera di aggiornamento del mio programma di visualizzazione 3D interattiva delle orbite di varie sonde spaziali…

… adesso tocca alla Ulysses, lanciata nel lontano 1990 da una joint venture tra l’ESA (l’Agenzia Spaziale Europea) e la NASA.

In questo articolo avevo descritto i dettagli: la Ulysses è stata posta in un’orbita particolare intorno al Sole, con afelio in prossimità dell’orbita di Giove e perielio in prossimità dell’orbita terrestre e con un periodo di circa 6 anni.

Ma la particolarità di quest’orbita particolamente eccentrica, allungata (come vedremo con il mio programma 3D), è che il piano orbitale è molto inclinato rispetto al piano orbitale della Terra (80.2°) e questo ha permesso alla Ulysses di studiare la nostra stella, ogni sei anni, da una prospettiva completamente differente, osservando le zone Polari che dalla Terra si studiano con grande difficoltà.

Un’Odissea ed un Inferno!

Nell’Odissea e nell’Inferno di Dante, Ulisse aveva compiuto una lunga serie di peregrinazioni tra isole, grotte e porti del Mediterraneo, per terminare il suo viaggio impossibile al di là delle Colonne d’Ercole.

Così la sonda Ulysses era stata lanciata in un volo assolutamente innovativo: per poter ottenere un’inclinazione di circa 80° per il suo piano orbitale, i progettisti hanno dovuto ricorrere ancora una volta ad una particolare manovra di Gravity Assist (GA) da parte di Giove.

In questo caso la sonda, senza farle compiere vari giri tra i pianeti interni, è stata sparata direttamente verso Giove nell’ottobre 1990, per poter raggiungere il pianeta gigante in appena due anni.

La velocità della Ulysses è stata per parecchi anni la più alta mai raggiunta da una sonda, superata solamente in seguito dalla sonda New Horizons, quella che avrebbe raggiunto il pianeta nano Plutone, dopo un volo di più di 11 anni.

Un’orbita particolarissima

Giunta in prossimità di Giove, la Ulysses ha subito dalla grande forza di gravità del pianeta una notevole modifica alla sua traiettoria, questa volta venendo deviata verso Sud, quasi perpendicolarmente rispetto all’arrivo.

In questo modo, avvicinandosi al Sole, ne avrebbe potuto studiare dapprima le regioni polari meridionali e dopo qualche tempo (all’incirca un anno dopo) quelle settentrionali, il tutto da una distanza praticamente pari a quella della Terra, ma da punti di vista totalmente innovativi.

L’alta velocità con cui era stata lanciata permetteva alla sonda Ulysses di orbitare intorno al Sole in 6 anni (praticamente la metà del tempo che impiega Giove), avendo poi comunque un lasso di tempo di quattro-cinque mesi per poter studiare ogni volta le due differenti zone polari: tutto ciò lo potremo seguire fra breve con il mio programma 3D, interattivamente.

Come notevole e benefico effetto collaterale, ma in modo del tutto inatteso e non studiato a tavolino, la Ulysses ha incontrato ben tre comete, potendone studiare la coda in diretta.

Il programma in 3D interattivo

Come sempre, per lanciare il programma relativo alla Ulysses, basta cliccare l’immagine seguente

cliccare l’immagine per attivare il programma 3D in un’altra finestra del browser

con il che si aprirà una nuova pagina del browser dove è possibile lanciare la simulazione del volo della sonda.

I comandi sono sempre i soliti, molto semplici ed intuitivi: il tasto play serve per lanciare la simulazione e per eseguirla di nuovo dopo che questa viene fermata in occasione di eventi importanti. Il tasto stop serve per fermare in qualunque momento la simulazione ed il tasto step serve a far eseguire passo passo la simulazione con uno step di 5 giorni.

In qualunque momento poi si può sfruttare l’interattività cambiando il proprio punto di vista e lo zoom, per mezzo del mouse o con le consuete mosse delle dita sui dispositivi mobili.

In particolare gli eventi principali per la sonda Ulysses sono i seguenti, alcuni dei quali non presenti nella simulazione:

  • lancio, il 6 ottobre 1990
  • incontro con Giove e GA, l’8 febbraio 1992: suggerisco a questo punto di modificare il punto di vista per poter vedere le successive traiettorie della Ulysses, quasi perpendicolari rispetto al piano orbitale della Terra (orbita tracciata in blu)
  • osservazione della regione Polare Meridionale del Sole, da settembre 1994 a gennaio 1995
  • osservazione della regione Polare Settentrionale del Sole, da settembre 1995 a dicembre 1995
  • incontro con la coda della cometa Hyakutake, il primo maggio 1996
  • incontro con la coda della cometa McNaught/Hartley, il 18 ottobre 2000
  • osservazione della regione Polare Meridionale del Sole, da settembre 2000 a gennaio 2001
  • osservazione della regione Polare Settentrionale del Sole, da settembre 2001 a dicembre 2001
  • incontro abbastanza ravvicinato con Giove, il 4 febbraio 2004
  • osservazione della regione Polare Meridionale del Sole, da settembre 2006 a gennaio 2007
  • incontro con la coda della cometa McNaught, il 3 febbraio 2007
  • osservazione della regione Polare Settentrionale del Sole, da settembre 2007 a dicembre 2007
  • disattivazione della sonda, il 30 giugno 2009

Se guardate bene le date dei vari eventi, potete capire che la Ulysses ha avuto parecchio tempo a disposizione per poter studiare il Sole, nel corso di tanti anni, più di 18, percorrendo quasi 3 orbite.

Cosa accadrà alla sonda Ulysses?

Come accade a tutte le sonde spaziali, ad un certo punto finiscono le risorse di energia che permettono la trasmissione dati verso la Terra e gli spostamenti di rotta. Per questo motivo la sonda è stata disattivata a fine giugno 2009, dopo un certo periodo di funzionamento ridotto.

Secondo quanto riportato da Wikipedia (versione inglese) la sonda continuerà indefinitamente la propria orbita inclinata ed eccentrica, essendo praticamente una cometa creata dall’uomo.

C’è però la possibilità che durante uno dei prossimi incontri con Giove (ed il passaggio ravvicinato con uno dei satelliti Medicei) il percorso seguito dalla Ulysses subisca un ulteriore cambiamento importante: la sua traiettoria potrebbe diventare iperbolica con il che la nostra Ulysses abbandonerebbe definitivamente il Sistema Solare, come hanno già fatto le varie Pioneer, Voyager e New Horizons.

Buon viaggio!

 

Informazioni su Pierluigi Panunzi 464 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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