Radioamatori americani hackerano una sonda della NASA

Anche i radioamatori possono dare un contributo alla Scienza, riuscendo con i loro mezzi a districarsi in situazioni impensabili, quali ricevere segnali da una sonda spaziale…

Nella homepage di oggi, 6 luglio, del sito spaceweather.com è apparso un articolo molto simpatico ma complesso, che mi accingo a tradurre come sempre in modo ragionato e non automatico (à la google translator ).

Già però il titolo “RADIO AMATEURS HACK A NASA SPACECRAFT” contiene quel verbo, “to hack”, che google translator (GT nel prosieguo)  traduce inopinatamente con “hackerare”: sono perplesso, ma, visto che il neologismo è usato correntemente, mi adeguo…

La cosa più simpatica è che negli articoli americani si legge molto spesso delle gesta di astrofili che compiono le loro osservazioni dal loro “backyard” (il “giardino dietro la casa” secondo GT) ed ogni volta scatta una grande invidia dal momento che abitando in una città come Roma, di “giardini dietro la casa” non ce ne sono molti e magari quelli che ci sono non sono sfruttabili per la presenza di fari, lampioni o semplicemente perché i fortunati proprietari non sono astrofili.

E dal mio appartamento al primo piano (con di fronte un palazzo orrendo che copre la vista del cielo da Est a Ovest passando per Sud fino ad un’altezza di 20-25°) lascio la parola ad un bravo redattore di spaceweather.

Radioamatori in giardino

I radioamatori stanno ricevendo un forte segnale dallo spazio: si tratta della sonda STEREO-A della NASA che ritorna dalle parti della Terra dopo 17 anni.

(ndr: apro subito una parentesi richiamando la vostra attenzione su due miei articoli del 2009, questo e questo,  in cui parlo diffusamente delle sonde STEREO, Solar TErrestrial RElations Observatory, e della loro orbita che praticamente permette di avere una visione 3D del Sole. La sonda B purtroppo non è più in funzione, ma la A continua il suo viaggio attorno al Sole in un’orbita simile a quella della Terra, allontanandosene piano piano nel tempo per poi riavvicinarsi ciclicamente. Il programma di visualizzazione 3D purtroppo non è facilmente aggiornabile così come ho fatto per altre sonde, a causa di insormontabili problemi tecnici… )

Scott Tilley, di Roberts Creek nella Columbia Britannica (Canada) ci dice: “Mi sto divertendo con la sonda STEREO-A, che si sta avvicinando alla Terra nel corso di questa estate ed io posso riceverne il segnale usando una piccola antenna a disco da 66 cm posta nel mio “giardino dietro la casa“.

un’antenna a disco con tanto di metro (in pollici…) che ne mostra la grandezza

Ecco quanto ha ricevuto il 2 di luglio u.s. in questa immagine

immagine ottenuta decodificando i segnali radio della sonda STEREO

della quale esiste una versione con una gif animata

gif animata che mostra l’X-flare

Tilley dice che “abbiamo ripreso un X-Flare in corso e scoppiettante, emesso dalla grande macchia AR3354”. (ndr: che è stata ben visibile nelle due settimane appena trascorse )

In questo fermo-immagine è indicata la posizione dell’X-flare

qui si vede la posizione dell’X-flare

Qualcosa sulle sonde STEREO

La sonda STEREO-A ha lasciato la Terra il 26 ottobre 2006, lanciata da Cape Canaveral insieme alla sua sorella STEREO-B. Entrambe le sonde facevano parte di una missione che permetteva di visualizzare la “dark side of the sun” (ndr: ringrazio i mitici Pink Floyd per il passaggio! ) e cioè la metà della superficie del Sole altrimenti non visibile, se non aspettando che si mostri alla Terra per effetto della rotazione della nostra stella.

Nel corso degli anni si sarebbero trovate nella loro orbita dietro al Sole, inviando alla Terra le immagini catturate, in modo tale che gli scienziati potevano costruire un modello 3D dell’attività solare.

Nel 2014 la sonda B è entrata in uno stato di rotazione incontrollata e da allora i suoi segnali si sono persi, mentre la sorella A (ndr: “A” stava per “After“, “dopo” e “B” stava per “Before“, “prima” ) ha continuato a trasmettere e come detto in questo periodo la sua orbita la sta riportando dalle parti della Terra.

L’antefatto

Durante la scorsa primavera, Tilley aveva iniziato a sentire voci che altri radioamatori stavano ricevendo segnali a 8443.580 MHz dalla sonda STEREO-A ed ha voluto provarci anche lui.

(ndr: tuffiamoci in una sorta di film di fantascienza, tipo “Contact”, dove appaiono immagini da apparecchiature sofisticate, ma alla portata di appassionati )

“La portante del segnale è molto forte” afferma Scott, “almeno 30 dB sopra al rumore di fondo”

la portante del segnale della sonda STEREO-A (cliccando l’immagine si ottiene la stessa in alta risoluzione)

“Ed inoltre ho notato anche le bande laterali del messaggio, (ndr: quell’insieme di punti blu a destra e a sinistra della portante rossa nella parte inferiore del diagramma, che si vedono meglio nell’immagine in alta risoluzione ) che viceversa sono inconsuete in un segnale proveniente da così lontano, specialmente con la mia piccola antenna”.

All’inizio il segnale era del tutto indecifrabile, ma Tilley ha trovato tantissime informazioni sul suo formato in apposite pagine di siti della NASA, pubblici, dal momento che non si tratta di segreti (ndr: questa è scienza, non fantascienza! ).

Usando il programma “SatDump” (ndr: a chi interessa si trova in questo sito ) scritto dal radioamatore Alan Antoine, il nostro Tilley è riuscito a decodificare il segnale (ndr: e ricreare le immagini!! ).

Attualmente Tilley sta monitorando i dati inviati da quasi tutti gli strumenti scientifici presenti a bordo della sonda STEREO-A, tra cui l’Extreme UltraViolet Imager (EUVI), i due importantissimi coronografi (COR1 e COR2), l’Heliospheric Imager (HI) ed un ricevitore di disturbi solari (S/WAVES).

Nel momento del suo massimo avvicinamento, il 17 agosto, la sonda STEREO-A si troverà ad appena 0.055 UA (Unità Astronomiche), 8.2 milioni di km, dalla Terra. In quell’occasione i segnali della sonda avranno raddoppiato la loro potenza, permettendo un migliore hackeraggio (ndr: nulla da dire se avessero scritto “una migliore decodifica”, a mio parere il termine più corretto ).

Tilley dice: “quella che è iniziata come una semplice curiosità di passaggio, è diventata viceversa un passatempo estivo. È il periodo migliore per giocherellare con la sonda STEREO-A”.

E per concludere lancia una proposta a tutti i radioamatori: “volete anche voi monitorare i segnali della sonda STEREO-A?”. Nel suo blog, Tilley ha pubblicato un articolo molto complesso in cui spiega i dettagli tecnici delle sonde STEREO e di come si faccia a riceverne e decodificarne i segnali.

Un articolo veramente challenging

Ho provato a leggere questo lunghissimo articolo e sono arrivato ad un punto in cui la mia laurea in Ingegneria Elettronica non bastava più. Provateci voi e poi magari ne parliamo nel forum.

Ho notato la presenza di un filmato su youtube in cui è mostrata l’orbita della sonda STEREO-A in una modalità abbastanza complicata da capire, in un diagramma in cui l’orbita magicamente porta la sonda nel punto più vicino alla Terra.

A mia memoria, visto che il programma 3D come noto non funziona più e sono passati quasi 24 anni dalla stesura iniziale, forse la mia rappresentazione tridimensionale interattiva dell’orbita era un pochettino più chiara nella sua intrinseca difficoltà.

Purtroppo il poter aggiornare quel programma in una versione moderna (non Java) richiederebbe uno sforzo programmativo notevole, che il vostro pignolone non si sente di affrontare…

A meno che a qualcuno interessi e mi possa dare supporto…

Informazioni su Pierluigi Panunzi 462 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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3 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. ribadisco il concetto espresso nell'articolo: hackerato è un termine sbagliato, perché non hanno crackato niente...
    hanno solo utilizzato informazioni di pubblico dominio, che richiedono però un background tecnico notevole, sia hardware e software, per essere sfruttate...

  2. Ma non stiamo parlando neanche di radio amatori della 27 MHz, sarà pur 66cm la parabola ha anche un ricevitore satellitare che neanche questo è quello per Sky Sport.. Questi sono navigati parecchio altro che radio amatoriale..

  3. Sono andato a leggermi l'articolo originale compresi i rimandi su spaceweather.com
    Il contenuto è "serio" (nel senso che è stato scritto senza sensazionalismi) è solo il titolo che sembra il tipico titolo acchiappaclik, da giornalai nostrani.