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Foto Astronomica di Ottobre 2025
Al centro della nebulosa brilla una giovane stella particolarmente luminosa, la cui luce illumina le strutture circostanti, facendo risaltare le diverse sfumature di gas ionizzato. Nonostante la luminosità centrale, la presenza di polveri contribuisce in modo attivo alla forma e alla composizione della nebulosa, esaltandone le sfumature e i contrasti.
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Video di Ottobre 2025
Sole
Si trova nella costellazione della Vergine fino al giorno 31, quando entra in quella della Bilancia.
- 1 ottobre: sorge alle 07:07, tramonta alle 18:52
- 15 ottobre: sorge alle 07:23, tramonta alle 18:29
- 31 ottobre: sorge alle 06:42, tramonta alle 17:05 (Ora Solare)
La durata del giorno diminuisce di circa 1 ora e 20 minuti dall’inizio del mese. Nella notte di Domenica 26 torna in vigore l’Ora Solare: pertanto, lancette dell’orologio spostate un’ora indietro, il che equivale ad un’ora di sonno in più 🙂
Luna
Il giorno 8 la Luna raggiunge il punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita, detto perigeo (359.819 Km di distanza), mentre il giorno 23 si trova nel punto più lontano: l’apogeo (406.444 km).
fasi lunari:
- Luna Piena il giorno 7
- Ultimo Quarto il giorno 13
- Luna Nuova il giorno 21
- Primo Quarto il giorno 29
sorgere e tramontare:
- 1 ottobre: sorge alle 16:06, tramonta alle 00:06 del giorno successivo
- 15 ottobre: sorge alle 00:53, tramonta alle 15:57
- 31 ottobre: sorge alle 14:30, tramonta alle 00:17 del giorno successivo
- Effemeridi complete
Scopri tutti i segreti della Luna:
Posizione dei pianeti
Mercurio
Mercurio torna visibile nel cielo occidentale, anche se piuttosto basso sull’orizzonte. Col passare delle settimane la distanza angolare dalla nostra stella aumenta progressivamente, fino ad arrivare a quasi 24°. Da segnalare una congiunzione con Marte che avviene il giorno 21: un’occasione per prendere come riferimento il pianeta rosso, e per arrivare finalmente a scovare l’elusivo Mercurio.
ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]
Venere
Venere è ancora ben visibile nel cielo del mattino, dove abbiamo circa 2 ore di tempo per osservarlo prima che si confonda fra le luci dell’alba. Il giorno 9 passa dalla costellazione del Leone a quella della Vergine.[Per saperne di più]
Marte
Anche Marte, come Mercurio (con il quale si trova in congiunzione il giorno 21), è già basso sull’orizzonte occidentale dopo il tramonto del Sole. Periodo pertanto non favorevole alla sua osservazione. Il giorno 4 passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia.[Per saperne di più]
Giove
Giove ancitipa sempre più il suo sorgere, tanto che intorno alla metà del mese spunta in direzione orientale intorno alla mezzanotte, e ci regala parecchie ore di osservazione. Si trova a percorrere la costellazione dei Gemelli, dove sarà protagonista di una suggestiva congiunzione con la Luna e le stelle principali della costellazione: Castore e Polluce.
Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Per saperne di più]
Saturno
Reduce dall’opposizione al Sole del mese scorso, le condizioni osservative di Saturno restano molto buone. Nella prima parte della notte culina in direzione Sud, per poi accingersi al tramonto in direzione occidentale, prima dell’alba. Saturno si sposta di moto retrogrado nella costellazione dell’Acquario.
Fino a fine anno, Saturno presenterà ghiottissime occasioni di eventi molto rari osservabili, tuttavia, solo con strumentazione di adeguata potenza. Ecco l’articolo con tutti i dettagli:
Appuntamenti imperdibili di Saturno e dei suoi satelliti – seconda parte
Urano
Urano è osservabile praticamente per tutta la notte, dato che nel prossimo mese si verificherà l’opposizione con il Sole. Per tentare l’osservazione di questo pianeta è preferibile l’uso di un buon binocolo o un piccolo telescopio.[Per saperne di più]
Nettuno
Anche per Nettuno condizioni osservative più che buone, data l’opposizione del mese di settembre. La situazione è analoga a quella vista per Saturno. Nella prima parte della notte culmina in direzione Sud, per poi accingersi al tramonto in direzione occidentale, prima dell’alba. Per tentare l’osservazione di questo pianeta è indispensabile l’utilizzo di un telescopio. Nettuno si sposta di moto retrogrado nella costellazione dei Pesci, vicino al perimetro con l’Acquario.[Per saperne di più]
Plutone
Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.
Plutone è osservabile solo nella prima parte della notte, in direzione Sud-Ovest, e durante il mese di ottobre anticipa progressivamente l’orario del tramonto. A causa della sua luminosità estremamente ridotta, è sempre necessario ricorrere ad un telescopio di adeguata potenza. Plutone sta attraversando la costellazione del Capricorno.[Per saperne di più]
Congiunzioni
Luna – Saturno (giorno 5)
Luna – Giove (giorno 14)
Luna – Venere (giorno 19)
Mercurio – Marte (giorno 21)
Lo sciame meteorico delle Orionidi 2025

Conosciute come lo sciame-fratello delle Eta Aquaridi di maggio, le Orionidi di fine ottobre sono associate alla cometa di Halley, la più conosciuta e studiata delle comete.
Lo sciame si produce ogni anno negli stessi giorni allorchè l’orbita terrestre incrocia la scia di polveri – che vaporizzano in atmosfera ad un’altezza di circa 100 km – lasciata dal passaggio della cometa ed ha come radiante la zona di Orione che è ai confini con le stelle dei Gemelli.
In genere le meteore sono ben visibili dopo mezzanotte, quando il radiante a nord di Betelgeuse si trova più alto sull’orizzonte. Tra il 18 e il 23 ottobre la Terra nel suo moto incontra zone più o meno dense di polveri, cosicchè di anno in anno si osservano variazioni della frequenza, sempre comunque superiore alle 20-30 meteore/h.
Quest’anno l’osservazione sarà assai favorevole, dato che il periodo di picco coincide con la Luna Nuova.
Buone osservazioni!
Costellazioni
Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l’opportunità di osservare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo. Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall’Ofiuco e da Ercole.
Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il “Triangolo Estivo”, del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell’Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno. (si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
Lungo l’eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell’Autunno e dell’Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli.
Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, vedremo per l’ultima volta per quest’anno il Sagittario; a Sud – Ovest il Capricorno e l’Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti. La costellazione dei Pesci è anch’essa poco appariscente, ma la sua posizione, a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.
Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell’Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit – cioè sulla verticale sopra le nostre teste. Tra Pegaso e la stella polare, quest’ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a “W”, e Cefeo, quest’ultima costellazione un po’ più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.
Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda. Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull’orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell’Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una “Y” rovesciata.
Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all’osservazione astronomica.
Iniziamo con il “Doppio Ammasso del Perseo“: si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo. Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.
Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale. Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l’aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata: è la famosa galassia di Andromeda (M31), omonima della costellazione che la ospita.

Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i “grandi numeri” che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a poco meno di 10.000 miliardi di km), ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene oltre 100 miliardi di stelle!
Concludiamo il tour del cielo con l’Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull’orizzonte settentrionale. Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
Comete del Mese
a cura di Antonio Giarrusso (“Etruscastro” sul nostro Forum)

Nell’appuntamento delle comete per il mese di ottobre 2025 continueremo a seguire le interessanti novità proposte già dalla scorsa rubrica, inerenti le comete che “brilleranno” tra questo autunno ed inizio inverno.
Nel nostro “mirino” pertanto ci sarà la C/2024 E1 WIERZCHOS, che seguiremo fino a gennaio e che si prevede possa raggiungere il picco di luminosità di +5, e la C/2025 K1 ATLAS, che si spera possa raggiungere la magnitudine +7.5 a inizio autunno. Presentiamo inoltre la new entry C/2025 A6 LEMMON, che potrebbe arrivare a ben +4 di magnitudine entro novembre.
Mappe del cielo
Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.
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