La costellazione del Leone

Siamo arrivati alla costellazione primaverile del Leone, molto ben riconoscibile nei nostri cieli e dato che si tratta di una costellazione zodiacale, ospita molto spesso pianeti (quali Marte, Giove e Saturno) che si soffermano nei pressi di Regolo, la sua stella più luminosa.

Questa serie di articoli fa uso del Simulatore di costellazioni in 3D, descritto in questo articolo. Se si dovessero riscontrare problemi nel caricamento delle pagine, scaricare manualmente l’ultima versione di JRE (Java Runtime Environment) all’indirizzo:
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Una costellazione molto estesa

la costellazione del Leone
la costellazione del Leone

Nell’introduzione parlavo di costellazione primaverile, proprio perché è visibile al meglio in questa stagione, nonostante la tradizione non scientifica la associ erroneamente ai mesi di luglio-agosto ed in particolare al periodo che non a caso viene chiamato del solleone. In questo diagramma, realizzato come consuetudine tramite Stellarium, vediamo la costellazione in cui la stella principale, Regolo, è sovrastata da un asterismo (raggruppamento di stelle vicine) denominato “la falce”, in quanto ricorda proprio il noto attrezzo agricolo.

il Sole nel Leone
il Sole nel Leone

In quest’altro diagramma, realizzato rielaborando due immagini (simili alla precedente) di Stellarium, vediamo che il Sole entra nella costellazione del Leone il 10 agosto (giorno di S.Lorenzo) per percorrerla in più di un mese, tant’è vero che ne esce solo il 16 settembre: lungo il suo cammino incrocia la famosa stella Regolo, una stella di prima grandezza tra le più vicine a noi, con una distanza di “appena” 77 anni luce.

Rappresentazione nel tempo

Parlando del Leone non si può fare a meno di andare a vedere subito come veniva rappresentata in antichità e in tempi più moderni.

il Leone nell'Uranometria
il Leone nell'Uranometria

Nell’Uranometria, il leone tutto sommato non si può dire abbia una bella criniera e così pure secondo Hevelius

il Leone secondo Hevelius
il Leone secondo Hevelius

che lo rappresenta con una lunghissima coda e pronto a balzare sulla preda.

il Leone secondo Stellarium
il Leone secondo Stellarium

Infine Stellarium lo rappresenta in modo decisamente più stilizzato e moderno, ma stavolta con una bella criniera e nell’atto di emettere un sonoro ruggito.

il francobollo del Leone
il francobollo del Leone

Dato che la costellazione del Leone è una delle dodici dello Zodiaco (la zona di cielo percorsa dal Sole in un anno) continuo nella tradizione di mostrare uno dei dodici francobolli emessi dalla Repubblica di S.Marino negli anni ’70, quello che aveva un valore facciale di ben 5 lire!

Molte stelle vicine

In questa costellazione sono presenti parecchie stelle vicine al nostro Sole: tra le nove al di sotto dei 60 anni luce, ne troviamo ben quattro al di sotto di circa 20 al. Andiamole ad analizzare.

La più vicina è denominata Wolf 359, posta ad una distanza di 7.78 anni luce e perciò occupa la terza posizione nella graduatoria delle stelle più vicine a noi, subito dietro le famose stelle del Centauro: il suo nome, che in inglese significa lupo, non è un’errata traduzione di leone, ma è più semplicemente il nome dell’astronomo tedesco che aveva scoperto questa nana rossa di tredicesima magnitudine e visibile perciò solo con strumenti adeguati.

La vicinanza di questa stella (dal nome vagamente inquietante) ha causato l’inevitabile coinvolgimento in vicende fantascientifiche legate alla Terra ed alla sua invasione da parte di temibili alieni: mi sto riferendo alle vicende di Star Trek NG, laddove i cattivissimi Borg combattono e vincono contro la Federazione dei Pianeti Uniti la Battaglia di Wolf 359, una specie di Caporetto galattica.

il Sole visto da Wolf 359
il Sole visto da Wolf 359

Ma abbandoniamo queste vicende di combattimenti, per ritornare a qualcosa di più scientifico (con qualche doverosa fuga verso la fantasia, come sempre!): la stella Wolf 359, una variabile nota anche come CN Leo, è molto vicina a noi e perciò ci aspettiamo che il nostro Sole (osservato dalle vicinanze della stella) sia abbastanza luminoso. La conferma ci viene dai miei amici Cnleonini, dal nome impronunciabile, che però si fanno chiamare Borghiani, guarda tu a volte il caso…

Vediamo infatti (sempre grazie a Celestia) che il Sole brilla di magnitudine 1.7 in una zona di cielo non molto ricca di stelle luminose: comunque la nostra stella è da sempre nota ai miei amici, che girano sempre in borghese ed abitano tutti in borgate. Da sempre captano la nostra televisione con grosse antenne e seguono in particolare il nostro tennis: sono da sempre grandi tifosi del famoso tennista di ghiaccio svedese, che manco a farlo apposta si chiama Borg.

il Sole visto da AD Leo
il Sole visto da AD Leo

Passiamo ora alla seconda stella più vicina: Gliese 388 (una variabile nota anche come AD Leo) dista 16 al da noi e dalla questa stella il Sole brilla di terza magnitudine in una zona di cielo ricca di astri del nostro cielo meridionale. Detto che i miei amici Addioleoni lavorano in società un po’ strane in cui sono tutti AD, mentre i loro capi sono gli uscieri, passiamo alla terza stella per vicinanza.

il Sole visto dalla stella 2MASS J0937-2391
il Sole visto dalla stella 2MASS J0937-2391

Si tratta di una stella nota con la sua sigla di appartenenza ad un catalogo stellare, 2MASS J0937-2391, posta a 20 anni luce dal nostro Sole, che da quella distanza e posizione brilla in cielo della stessa luminosità del caso precedente con praticamente lo stesso $campo$ stellare: i miei amici Duemassoni non godono di una buona fama nel vicinato, per cui li lascio in pace e proseguo oltre.

il Sole visto da Gliese 408
il Sole visto da Gliese 408

La quarta stella più vicina a noi, a 21.8 al dal Sole, è quella denominata Gliese 408 ed anche in questo caso il Sole viene visto come una stellina di quarta magnitudine, ma ancora visibile ad occhio nudo.
Allontanandoci sempre più dal Sole nella direzione del Leone, troviamo un’altra stella del catalogo Gliese (la Gliese 436, a 33 al: da questo link vediamo come appare il Sole). Poi abbiamo Denebola (β Leo, a 36 al, con il link alla foto del Sole), seguite ancora da un gruppetto di tre stelle poste tra 58 e 59 anni luce, formato da Zosma (δ Leo) e la stella doppia 83A e 83B Leo.

Oggetti deep sky

All’interno della costellazione del Leone incontriamo parecchi oggetti Deep Sky: i primi cinque sono galassie già note e catalogate da Messier e qui riprese dall’HST (cliccando su ogni foto ne potrete vedere la versione con maggiore dettaglio): iniziamo dalla galassia M65

la galassia M65
la galassia M65

seguita dalla galassia M66, nettamente più appariscente

la galassia M66
la galassia M66

e poi ancora dalla bellissima M95

la galassia M95
la galassia M95

accompagnata poi da M96, anch’essa ricca di sfumature colorate

la galassia M96
la galassia M96

ed infine un’altra galassia, M105, assolutamente spettacolare, con sfumature di colore nettamente differenti rispetto alle galassie viste in prececenza.

la galassia M105
la galassia M105

Dopo tutte queste galassie che appaiono maestose grazie al loro angolo di visuale, passiamo ora ad un’altra galassia, stavolta visibile di taglio, NGC 3628 : anche da questo punto di vista, l’oggetto celeste è veramente stupendo!

la galassia NGC 3628, visibile di taglio
la galassia NGC 3628, visibile di taglio

E per finire, sempre grazie all’Hubble Space Telescope, ecco una nebulosa protoplanetaria, la IRAS 09371+1212, soprannominata The Frosty Leo Nebula: stupenda!

Frosty Leo Nebula
Frosty Leo Nebula

Alcune stelle grandi, ma non solo

confronto fra le stelle del Leone ed altre stelle
confronto fra le stelle del Leone ed altre stelle

La costellazione del Leone presenta parecchie stelle giganti: di queste, tre stelle hanno un diametro superiore alle 100 volte quello del nostro Sole mentre un’altra mezza dozzina si presenta con un raggio al di sopra di circa 60 raggi solari: nel diagramma vediamo che si tratta di tutte stelle giganti rosse (classe spettrale M), a parte le ultime due di classe spettrale K: stavolta nel diagramma sono riuscito a farle entrare tutte quante, a formare una sorta di patch-work cosmico, dove il colore predominante è il rosso.

72 Leo vista da 10 UA
72 Leo vista da 10 UA

La stella più grande del gruppo (72 Leo) ha un diametro di ben 177 volte quello del Sole ed in questa foto realizzata con Celestia la vediamo brillare minacciosa, da una distanza di 10UA, dalla quale sottende un diametro di quasi 9°. Come detto prima, di solito le stelle più grandi in una costellazione sono quasi sempre delle supergiganti rosse: vista una, in fonfo in fondo tutte le altre sono simili, a parte il diametro.

18 Leo da 10 UA
18 Leo da 10 UA

Per questo motivo, dato che le ultime due stelle più grandi della costellazione del Leone sono di classe K (e perciò più giallo-arancioni, come Aldebaran), ho pensato di fotografare 18 Leo dalla distanza di 10 UA: pur essendo più piccola, ma pur sempre la bellezza di 62 volte il nostro piccolo Sole, questa stella brilla con una luce decisamente meno fastidiosa, molto più vicina a quella del nostro Sole.

Nel titolo del paragrafo ho scritto che avrei parlato di stelle grandi, ma non solo: stavolta ho pensato di mostrarvi una stella molto piccola, ma…

la stella 2MASS J0937-2931 dalla stessa distanza della Luna
la stella 2MASS J0937-2931 dalla stessa distanza della Luna

Qui vediamo la già citata 2MASS J0937-2391 , quella stellina distante 20 al da noi, una nana bruna di classe T6 dal caratteristico colore rosso cupo: il suo diametro è un ottavo di quello del Sole e nella foto di Celestia, l’ho immortalata da una distanza all’incirca pari a quella della Luna da noi! A questa distanza copre ben 20° del cielo contro l’appena mezzo grado del nostro satellite naturale, che ho inserito in un riquadro a sinistra, per paragonarne le dimensioni.

Voi sapete che non mi manca certo la fantasia: pensate a quanto appare grande e luminosa nel nostro cielo la Luna, ad esempio in una foto notturna nel momento in cui spunta da sopra al Colosseo (pubblicata dal sito MNews.it in occasione di una “super luna”)… Aggiungete ora per uno strano sortilegio una stella nana bruna a suo fianco, dimenticandoci per un attimo di piccoli dettagli quali la differente luminosità e colorazione del cielo in presenza di questo oggetto rossastro, gli effetti sulla superficie terrestre e sul nostro umore: beh, direi innanzitutto che la nana tutto sembrerebbe meno che una nana e sarebbe decisamente inquietante e opprimente con i suoi più di 80mila km di diametro.

la Luna e una nana bruna sopra al Colosseo
la Luna e una nana bruna sopra al Colosseo (quasi uno scioglilingua)

In conclusione, dopo aver conosciuto nelle altre costellazioni tanti mostri stellari (la cui grandezza a questo punto diventa assolutamente inimmaginabile) mi sembrava doveroso mostrare anche un rappresentante di questo tipo di stelle, sicuramente molto numerose nell’universo, ma molto difficili da osservarsi per la loro scarsissima luminosità: questa nana bruna è stata scoperta infatti solo grazie alla sua discreta vicinanza. Ovviamente quella di Celestia è una rappresentazione immaginaria di questa stella, creata dai programmatori.

La visione in 3D

l'applet del Leone
l'applet del Leone

No, non mi sono dimenticato della rappresentazione in 3D della costellazione! Cliccando sull’immaginetta che ruota, possiamo come sempre aprire un’altra pagina del browser dove vediamo la costellazione disegnata in un foglio che noi possiamo ruotare per mezzo delle frecce destra e sinistra: in questo modo possiamo vedere come si sparpagliano in profondità le stelle raffigurate, a seconda della loro distanza da noi. Possiamo anche vedere la rappresentazione di H.A.Rey, premendo il tasto “f” e notare che il simpatico e compianto disegnatore aveva a suo tempo aggiunto le quattro zampe ed evidenziata la coda del re della foresta.

I nomi delle stelle

Nella costellazione del Leone sono parecchie le stelle che nel corso dei secoli hanno ricevuto un nome, il più delle volte dagli arabi: vediamoli insieme, per accorgerci che del Leone hanno dato una dettagliatissima rappresentazione “anatomica”.

  • Regolo (α Leo): nome latino, il piccolo re
  • Denebola (β Leo): la coda
  • Algieba (γ1 Leo): la criniera
  • Zosma (δ Leo): la cintura
  • Algenubi (ε Leo): la parte meridionale
  • Adhafera (ζ Leo): le sopracciglia
  • Al Jabhah (η Leo): la fronte
  • Chertan (θ Leo): le costole
  • Minkarasad (κ Leo): il naso
  • Alterf (λ Leo): la fine (di cosa? mistero!)
  • Rasalas (μ Leo): la testa del leone verso sud
  • Subra (ο Leo): trovata su internet
  • Shir (ρ Leo): trovata su internet
  • Zubrah (72 Leo): la criniera

Visibilità della costellazione

Questa costellazione è ben visibile in primavera ed è riconoscibile proprio grazie a quella configurazione di stelle nota come “la falce”, posta subito a nord di Regolo.
Il Leone si vede basso sull’orizzonte nordorientale, alle ore 21, nelle serate di fine anno, mentre poi troneggia a meridione, alto nel cielo, da metà aprile a metà maggio (la costellazione è infatti molto estesa, come abbiamo visto).
La troviamo infine bassa sull’orizzonte nordoccidentale, ai primi d’agosto.

Informazioni su Pierluigi Panunzi 459 Articoli
Classe 1955, sono nato e vivo a Roma, laureato in Ingegneria Elettronica, in pensione dopo aver lavorato per anni nel campo del software, ma avrei voluto laurearmi in Astronomia. Coltivo la passione per l’astronomia dal giorno successivo allo sbarco dell’uomo sulla Luna, maturando un interesse sempre crescente per la Meccanica Celeste, il moto dei pianeti, la Luna e i satelliti. Da molti anni sono divulgatore scientifico e in passato ho presieduto a serate astronomiche organizzate a Roma e paesi vicini. Da parecchi anni mi sto perfezionando nell’astrofotografia grazie all’auto-regalo di varie apparecchiature digitali

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3 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. fantastico, tutte le volte che leggo una costellazione scritta da te mi viene voglia di montare il telescopio!

    però il leone non c'è!!

  2. Bravo Pier, mi piacciono sempre un sacco queste comparazioni da varie distanze! Quella della nana bruna sul Colosseo è forte, così ci si rende conto intuitivamente delle proporzioni e dimensioni degli oggetti....si potrebbe anche metterla al posto del Sole (penso che sarebbe invisibile) .....oppure -anche se è leggermente O.T., Giove al posto della Luna, col Colosseo....se pò fà?

  3. Giove al posto della Luna...
    prima di consultare i miei dati, mi stavo domandando se Giove potesse sostituire la Luna lasciando spazio vitale alla Terra e cioè senza inglobarla al suo interno...
    Giove ha un raggio di 70000 km, mentre la distanza Terra-Luna è 384000 km: quindi c'entra e come, ma considera che la Luna ha un raggio di appena 1700 km. Quindi il raggio di Giove è 41 volte quello del nostro satellite... ma l'area coperta è il quadrato, cioè circa 1700 volte quella della Luna

    Tutto questo senza Celestia!!