Gli alieni ci sono ma non ci vedono!

Le ultime osservazioni del telescopio spaziale Kepler hanno probabilmente dato la risposta al famoso paradosso di Enrico Fermi: Se esistono davvero altre forme di vita intelligenti, perché non sono già qui? Dato che il fisico italiano non era un “pinco pallino” qualsiasi, la sua domanda doveva avere una risposta non certo banale. Probabilmente, oggi, possiamo finalmente rispondere.

Il telescopio Kepler sta trovando pianeti a  grappoli. Ben pochi di loro, però, assomigliano alla Terra. In altre parole, se cerchiamo altri Soli con altre Terre siamo forse sulla strada sbagliata. E’ molto meglio dedicarsi a stelle molto più piccole come le nane rosse. Esse sono decisamente meno luminose del Sole, oltre che di massa quasi ridicola. Tuttavia, riescono, comunque, a trasformare idrogeno in elio e produrre energia, luce e calore. Piccoli motori nucleari, ma… come spesso si dice: “Piccolo può essere molto bello!”

Se non abbiamo un sistema di riscaldamento ultra moderno e ci affidiamo solo a una vecchia stufa a legna è necessario starle molto vicini. Lo stesso capita per le nane rosse. Per potere avere condizioni abitabili, i pianeti devono stringersi a loro, molto di più di quanto non faccia la Terra con il Sole. Tuttavia, le nane rosse hanno un grande vantaggio: sono praticamente eterne. Quelle nate già agli inizi dell’Universo godono ancora ottima salute. E, probabilmente, vivranno ancora per molti miliardi di anni. Come tutti dovrebbero sapere, più le stelle sono di piccola massa e più a lungo restano in condizioni normali e tranquille.

Inoltre, sono tante e quando si dice tante si intende proprio tante! Probabilmente, nella nostra galassia se ne contano più di cinquanta miliardi, forse addirittura cento. Come in tutte le realtà naturali, gli oggetti aumentano di numero più sono piccoli. Meno male che è così. Pensate che mentre esistono solo un migliaio di asteroidi di dimensioni superiori al chilometro che vorrebbero colpire la Terra (e quindi sicuramente distruttivi), ve ne sono miliardi poco più grossi di una pallina da tennis. Per le stelle vale la stessa regola: più sono grandi e meno ce ne sono.

Purtroppo, nessuna nana rossa si può veder a occhio nudo: sono troppo deboli. Tuttavia, “non” vedere non vuole dire “non” esistere. Intorno al Sole ce ne sono una moltitudine. Tra loro moltissime con pianeti piccoli e vicini: il luogo giusto per la vita. Facendo un po’ di conti, si trova che il pianeta vivibile più vicino a noi non dovrebbe distare più di 13 anni luce. Una vera sciocchezza se pensiamo che probabilmente i suoi abitanti lo abitano già da una decina di miliardi anni.

Assume, quindi, maggiore interesse e valore la domanda di Fermi: “Perché non sono già qui?”. Beh… gli ufologi più accaniti (e sicuramente ve ne sono molti che stanno leggendo questo articolo, visto il titolo) potrebbero essere contenti. E invece ecco la doccia fredda!

Un pianeta, anche perfetto per la vita, avrebbe qualche problemino a stare vicino a una nana rossa. Innanzitutto, loro sono stelle un po’ nervosette (e chi non lo sarebbe facendo un lavoro ripetitivo per tanti miliardi di anni, senza nemmeno sperare di diventare gigante rossa prima o poi?) e spesso danno luogo a esplosioni superficiali non proprio divertenti. Inoltre, un pianeta nella loro zona abitabile dovrebbe essere molto vicino alla sua “stufa” a legna. Questo implica che la marea imporrebbe la condizione di mostrare sempre la stessa faccia alla stella: un emisfero caldissimo e uno gelato.

In definitiva, le nane rosse sono “mamme” magnifiche, ma necessitano qualche accortezza da parte dei loto figli. Soprattutto, un’atmosfera e un campo magnetico fuori dal comune per alzare uno scudo contro le radiazioni spesso troppo violente della stella. L’atmosfera, soprattutto, dovrebbe essere molto spessa per permettere la circolazione dell’aria calda in entrambi gli emisferi e distribuire in modo più equo il calore. Insomma, in poche parole, uno strato di nuvolosità di ben altra portata rispetto alla nostra. In altre parole, ancora, un cielo perennemente nuvoloso! Cielo nuvoloso vuol dire una sola cosa: agli abitanti sarebbe vietata la visione del cielo notturno.

nana rossa
Una visione artistica (e… molto ottimistica) di ciò che si vedrebbe da un pianeta abitato che giri attorno a una nana rossa: la stella e, forse, un paio di satelliti. Le ultime ricerche indicano, però, una coltre nuvolosa ancora più spessa. Fonte: non divulgabile.

Anche se muniti di una tecnologia sicuramente più avanzata (molti esisterebbero da miliardi e miliardi di anni) non avrebbero mai avuto alcun interesse a cercare di studiare l’Universo, composto per loro solo di una stella rossa che si intravede appena appena come una lampada sfocata.

Una ricerca tenuta ancora abbastanza segreta (e quindi introvabile sul web), proprio per non distruggere le speranze degli ufologi e dei loro compagni che magari si aspettano urti con corpi celesti di ogni forma e dimensione, ci dice che questa è la verità più sicura riguardo alle nane rosse.

Quasi certamente i loro pianeti brulicano di vita, ma gli abitanti super progrediti non vedono assolutamente il cielo stellato. Come già aveva detto Asimov: “Chi non vede non può nemmeno immaginare”. Non aspettiamoci quindi segnali luminosi o radio dai “nanetti rossi”. Non avrebbero avuto nessun interesse a progredire nella scienza spaziale. Inoltre, l’evoluzione lunghissima delle razze aliene, costrette a vivere in quelle condizioni, avrebbero gradatamente fatto perdere la capacità di osservare nelle lunghezze d’onda che per noi sono le più ovvie (dal blu al rosso). Magari, vedono solo nell’X o nei gamma, le lunghezze d’onda più energetiche.

Qualche razza, forse, scorgerebbe solo qualche supernova, un paio di buchi neri e poco altro.  Non certo abbastanza stimolanti per percorrere anni luce nello spazio.

Si è stimato che tra tantissime razze aliene, vi è una percentuale del 3% che avrebbe potuto intraprendere viaggi spaziali solo per caso. Ad esempio, per andare a ritoccare un po’ la propria stella o cercare qualche altro pianeta vicino per potersi allargare. Per queste popolazioni, che sarebbero comunque un numero altissimo (il 3% di miliardi sono sempre milioni e milioni), oltre che molto avanti nella tecnologia, non sarebbe stato un problema spostarsi un po’ più in là e accorgersi “teoricamente” della presenza della Terra.

Peccato, però, che i loro occhi specializzati su altre lunghezze d’onda non ci abbiano visto! Si stanno eseguendo esperimenti piuttosto segreti che simulano queste occasionali visite sulla base di vari modelli atmosferici e quindi di varie mutazioni degli occhi alieni. I primi risultati dicono che anche se sono passati vicini a noi, non ci hanno proprio visto! Può essere questo il motivo per cui tanti UFO appaiono e scompaiono senza nessun tentativo di contatto?

Insomma, la galassia è zeppa di nanetti rossi e noi, forse, siamo solo mosche bianche. Dobbiamo studiare qualche nuovo metodo per farci riconoscere… Altro che SETI.

Spero che questo articolo, che sfrutta conoscenze non ancora divulgate dai centri astrofisici più importanti, stimoli il pensiero di molti lettori. Il titolo è quello giusto e anche il contenuto. Adesso mi metterò a contarli… e a fare qualche confronto. Per gli altri lettori, quelli VERI, i nanetti rossi non sono certo una novità… e li prego di tirarmi la volata…

A buon intenditor…

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46 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Articolo, come sempre, molto interessante, soprattutto non mi meraviglia, anche se non ne sapevo nulla, che ricercatori seri si interessino professionalmente a questa ricerca/simulazione. Bene così.

  2. Un pianeta marealmente bloccato può creare un campo magnetico? Se la risposta è no allora non c'è vita in nessun pianeta attorno a una nana rossa oppure al massimo ci sono delle amebe.

  3. Citazione Originariamente Scritto da Vincenzo Zappalà Visualizza Messaggio
    Le ultime osservazioni del telescopio spaziale Kepler hanno probabilmente dato la risposta al famoso paradosso di Enrico Fermi: Se esistono davvero altre forme di vita intelligenti, perché non sono già qui? Dato che il fisico italiano non era un "pinco pallino" qualsiasi, la sua domanda doveva avere una risposta non certo banale. Probabilmente, oggi, possiamo finalmente rispondere....
    leggi tutto...
    Ottimo ed interessante articolo caro Enzo, non c'è dubbio che questa strada è la più probabile o comunque sarà la più diffusa e quindi bisognerà veramente pensare a qualcosa di altro se vogliamo farci notare. Senza contare, poi, che tra tutte queste ipotetiche civiltà forse pochissimi hanno intrapreso viaggi (sempre se...naturalmente) e non ci vedono.
    Mi sorge però una domanda: "ma allora siamo davvero una mosca bianca o addirittura unici così come siamo?" Non mi fraintendere Enzo non sono diventato un credulone o un ufologo dell'ultima ora; è solo che mi è sempre riuscito poco, o meglio per niente, montarmi la testa e non vorrei che lo facessimo (come spesso purtroppo facciamo) proprio noi cosiddetta civiltà terrestre, altrimenti chi ci regge più.
    Questa ipotesi è validissima e sicuramente troverà conferme, speriamo e studiamo in modo che ce ne siano anche altre, magari meno diffuse, ma comunque possibili, altrimenti, e mi ripeto, chi ci regge più.

  4. beh si,è un'ipotesi plausibile,però se sono avanzatissimi potrebbero anche loro avere il loro telescopio
    hubble in orbita,fuori dall'atmosfera e vederci...magari proprio perchè ci hanno già inquadrato se ne guardano
    bene da entrare in contatto noi
    vero quello che dice teto sul campo magnetico,ma prendendo un pianeta di massa come la terra sarebbe per forza marealmente bloccato?anche per le nane rosse più massicce e quelle arancioni?

  5. "Inoltre,l’evoluzione lunghissima delle razze aliene, costrette a vivere inquelle condizioni, avrebbero gradatamente fatto perdere la capacità di osservare nelle lunghezze d’onda che per noi sono le più ovvie(dal blu al rosso). Magari, vedono solo nell’X o nei gamma, le lunghezze d’onda più energetiche."

    perché?
    grazie
    ciao

  6. Forse l'incidente dell'Ufo di Roswell è avvenuto proprio perchè l'alieno in questione, mentre viaggiava allegro e spensierato per il sistema solare (vedendo solo su altre lunghezze d'onda) non ci ha visto e ci ha preso in pieno!
    ahahahah
    Comunque davvero un bell'articolo!

  7. Citazione Originariamente Scritto da teto Visualizza Messaggio
    Un pianeta marealmente bloccato può creare un campo magnetico? Se la risposta è no allora non c'è vita in nessun pianeta attorno a una nana rossa oppure al massimo ci sono delle amebe.
    Se la vita la immagini formata da omini con braccia e gambe che respirano ossigeno, probabilmente hai ragione tu... ma se fossero completamente diversi? Se, anziché respirare e mangiare, sintetizzassero l'energia per sopravvivere attraverso la radiazione solare e qualche altra reazione chimica? Se anziché avere una forma precisa come la nostra vivessero allo stato fluido?
    Pensi che tutto ciò possa non esistere? Oppure questi stati non permettano lo sviluppo di un'intelligenza?
    Forse sì... forse no... chi può dirlo!

    Ciao,
    Alex.

  8. Citazione Originariamente Scritto da AlexanderG Visualizza Messaggio
    Se la vita la immagini formata da omini con braccia e gambe che respirano ossigeno, probabilmente hai ragione tu... ma se fossero completamente diversi? Se, anziché respirare e mangiare, sintetizzassero l'energia per sopravvivere attraverso la radiazione solare e qualche altra reazione chimica? Se anziché avere una forma precisa come la nostra vivessero allo stato fluido?
    Pensi che tutto ciò possa non esistere? Oppure questi stati non permettano lo sviluppo di un'intelligenza?
    Forse sì... forse no... chi può dirlo!

    Ciao,
    Alex.
    La vita "ha un limite", per ora l'unico atomo in grado di formare macromolecole è il carbonio, se ci fossero altri tipi di vita (fluidi, gassoso, al silicio, all'arsenico) sarebbero già state individuate o teorizzate ma per ora le uniche forme di vita che potrebbero esistere in alternative alla nostra potrebbero avere un DNA a tripla o quadrupla elica, il resto è fantascienza.

  9. Citazione Originariamente Scritto da teto Visualizza Messaggio
    La vita "ha un limite", per ora l'unico atomo in grado di formare macromolecole è il carbonio, se ci fossero altri tipi di vita (fluidi, gassoso, al silicio, all'arsenico) sarebbero già state individuate o teorizzate ma per ora le uniche forme di vita che potrebbero esistere in alternative alla nostra potrebbero avere un DNA a tripla o quadrupla elica, il resto è fantascienza.
    La vita non ha nessun limite, è la conoscenza umana che ne ha.

    Ciao,
    Alex.

  10. Premettendo che l'universo non può che essere intriso di vita, della più variegata, intelligente o meno, a me non sembra così paradossale pensare che ad oggi non abbiamo avuto alcun tipo di contatto alieno, per due motivi fondamentali.
    Il primo è che dimentichiamo sempre di considerare che la nostra vita "intelligente" è tale da brevissimo tempo, considerando i tempi cosmici, penso che anche l'extraterrestre fosse venuto o avesse puntato il suo super-telescopio 100 200 mila anni fa, non avrebbe avuto molte cose da dirci.
    Secondo mi chiedo, ma se noi sulla terra non riusciamo a "dialogare" se non con noi stessi, avendo condiviso da miliardi di anni la stessa struttura genetica con un'infinità di "vita", non dico quella organica o vegetale, ma quella animale? Riusciamo a malapena a far sedere il nostro amico Fido ... questo è il nostro risultato riguardo lo scambio di informazioni tra la nostra specie ed un altra.
    La questione è che se avessimo la stessa evoluzione intellettiva e tecnologica con il nostro vicino alieno, il contatto non ci sarebbe per ovvi motivi, se invece l'alieno fosse notevolmente più evoluto, anche superato il primo problema (trovarci in mezzo a tutte le possibilità) forse ci vedrebbero come noi vediamo un formicaio pieno di formiche... qualcuno ha mai visto una persona sana di mente dialogare con delle formiche?? :-D