Ops, scusate, non era lei, ovvero: stiamo stufi di essere presi in giro!

Seguendo l’articolo precedente, cade proprio a fagiolo questa altra ricerca condotta in Canada. Non solo la CO2 non fa male, ma non c’entra niente col riscaldamento globale. La CO2, il tipico capro espiatorio di comodo, che non può difendersi. La giustizia vorrà riconoscere le prove che continuano a scagionarlo?

L’Università canadese di Waterloo sembra non avere dubbi: sono i clorofluorocarburi i veri criminali che hanno causato il riscaldamento globale iniziato nel 1970 e terminato “provvisoriamente” (?) alla fine degli anni ’90 (come ormai TUTTI, pro e contro, sono costretti a riconoscere)

I CFC non sono nuovi al grande pubblico, essendo infatti coloro che erano stati indicati come i distruttori dell’ozono. Adesso, sembra che siano veramente dei serial killer e che siano responsabili anche del (passato) riscaldamento globale. La CO2 esce del tutto innocente dal processo, dopo anni di torture e di linciaggi. Abbiamo appena visto che il suo ruolo più importante negli ultimi anni è stato quello di allargare e aumentare le fasce verdi del globo (un gran servizio ecologista) e adesso esce anche del tutto pulita dalla febbre che sta invadendo il pianeta (ma è vero?). La giustizia umana è stata poco oggettiva. Come minimo la CO2 meriterebbe un nobel per la pace, sicuramente più meritato di quello dato all’IPCC e ad Al Gore che non avevano capito niente, vuoi per ignoranza vuoi per interesse.

L’osservazione continua, silenziosa e attenta dei dati che rislagono alla rivoluzione industriale, mostra i veri effetti dei CFC, scagionando del tutto la CO2 e spiegando come mai questa continua a crescere e la temperatura no. La ragione? Semplice, bastava collegare fenomeni trattati sempre separatamente, come i raggi cosmici.

Le teorie più convenzionali (seguite per motivi di tutti generi tranne che quelli veramente scientifici) prevedono che la temperature globale DEVE continuare ad aumentare se il livello di CO2 immesso nell’atmosfera continua a crescere. L’unico legame scientifico su cui si basano è l’effetto serra, ma quello da scuola elementare e non quello realmente presente nelle atmosfere planetarie. Questo è stato uno degli atti di fede più severi e inattaccabili, a partire dalle prediche di Al Gore e compagni di … merenda. Ciò sembra confermato brillantemente dai modelli costruiti “ad hoc” e dai dati che iniziano a partire dal 1850.

Tuttavia, nessuno è sembrato meravigliarsi (tra le istituzioni ufficiali e i media) che dal 2002, almeno (ma anche prima),  gli andamenti della CO2 e del riscaldamento globale si sono nettamente separate. Casualmente (ma non per i ricercatori canadesi) questo “stop” coincide perfettamente con la diminuzione dei CFC osservata negli ultimi decenni. Il nuovo modello dice infatti che è stato l’aumento dei CFC a comportare un aumento della temperatura (in realtà “solo” 0.6°C dal 1950 al 2002). E’ da qualche anno che i CFC sono iniziati a diminuire e le previsioni danno almeno altri 50-70 anni di decrescita che comporta e comporterà una fermata della temperatura e una sua lenta decrescita.

La ricerca non si basa su una sfera di cristallo, ma su una profonda e complessa analisi effettuata sui dati dal 1850 fino ad oggi, sulle reazioni degli elettroni trasportati dai raggi cosmici (CRE) e sulla loro influenza sullo strato di ozono, senza tralasciare la relazione, che ne deriva, tra variazione dell’ozono e variazione di temperatura.

E’ generalmente accettato che per più di due decenni lo strato di ozono è stato impoverito solo dalla luce ultravioletta interagente con la immissione dei CFC in atmosfera. La nuova ricerca dice, invece, che sono proprio i raggi cosmici a regolare la distruzione e la ricostruzione delle molecole che compongono lo stato di ozono

La nuova visione di Waterloo, confermata dalle osservazioni (e questo bisognerebbe sempre cercare di farlo nelle previsioni iuttate a caso solo per spaventare e manipolare), descrive le relazioni tra la decrescita dei CFC, variazioni di temperatura nello strato di ozono e nella stratosfera e ciclo solare di 11 anni.  Il loro modello è l’unico che riesce a riprodurre perfettamente le evidenze osservative delle variazioni del  ciclo decennale sia sulla perdita dell’ozono polare sia sul raffreddamento stratosferico. Dopo aver eliminato l’effetto dei raggi cosmici legati al ciclo solare, i risultati  mostrano l’aumento osservato dello strato di ozono (circa il 20%) dell’Antartico, del tutto consistente con la diminuzione dei CFC stratosferici.

Dopo aver validato il modello con tutti i dati osservativi, il gruppo canadese è stato in grado di descrivere perfettamente la correlazione esistente tra la variazione della temperatura e la presenza di CFC  atmosferici..

Il clima dell’Antartico, a livello stratosferico, è stato completamente controllato dai CFC e dai raggi cosmici, senza alcun aiuto da parte della CO2. Il cambiamento nella temperatura, dopo aver escluso gli effetti solari, ha mostrato un perfetto accordo con i CFC e assolutamente nessuna relazione con la CO2. Il coefficiente di correlazione CFC – temperatura è di 0.97, un valore statistico al di sopra di ogni sospetto.

andamento temperatura e CFC
La linea tratteggiata descrive le previsioni sull’aumento della temperature basate sul “vecchio” assioma che ci ossessiona giorno per giorno: aumento CO2 = aumento temperatura. La linea verde è invece quella prevista tenendo conto dei CFC e del ciclo solare di undici anni. Staremo a vedere… Fonte: Q.-B. Lu

I dati relativi al periodo 1850-1970, prima delle emissioni importanti di CFC, mostrano che la CO2 è cresciuta significantemente, mentre la temperatura globale (una volta ESCLUSI gli effetti del Sole) è rimasta pressoché costante. Il consueto e ripetitivo luogo comune dell’aumento concordato tra la diabolica CO2 e la temperature si sgretola completamente. Tra parentesi, questo risultato illustra pienamente il successo del protocollo di Montreal sull’eliminazione delle sostanze nocive per l’ozono. In  altre parole, quando un’azione benefica è accertata e seguita da veri scienziati si riesce benissimo a renderla attuabile, soprattutto perché il grande giro d’affari che regola il mondo non ha un grande interesse economico per queste “sciocchezze” reali e sensate. Meglio continuare con la CO2, che rende molto di più per le svariare ricadute sulle energie alternative comandate dalla grande finanza internazionale e dalle mafie sempre pronte a entrare dove vi sono soldi facili.

Gli scienziati sapevano da tempo che i CFC erano veramente nocivi per lo strato di ozono e si sono prodigati, in silenzio e con azioni decisive, nel ridurli. Nessuno però si è accorto (o ha voluto accorgersi) che nel frattempo si è anche avuta una drastica riduzione del riscaldamento globale, liberando la CO2 da ogni accusa.

Le conclusioni dei ricercatori canadesi sono molto sagge e realistiche: E’ necessario dedicarsi con maggiore attenzione ai fenomeni fisici che legano strato di ozono e temperatura, escludendo l’apporto della CO2 che si è rivelata del tutto trascurabile. Questo tipo di ricerca scientifica multi disciplinare è la sola che può stabilire esattamente la situazione climatica presente e futura e, soprattutto, pianificare le azioni dei governi e le spiegazioni dei media all’opinione pubblica. “Poveri illusi!”, aggiungo io, sperando, ovviamente, di sbagliarmi.

La ricerca predice anche che per qualche anno crescerà ancora leggermente il livello marino seguendo l’aumento dello strato di ozono. Solo quando il ripristino della temperatura dominerà sul ripristino dello strato di ozono, si otterrò un stabilità duratura sia nelle variazioni di temperatura che nello scioglimento dei ghiacci.

Malgrado l’articolo abbia sollevato non poche reazioni negative (più che attese, ovviamente), la sua validità scientifica ha superato il blocco dei “referee” ed è arrivato alla pubblicazione. Esso cambia drasticamente la visione generale e si impone come un passo in avanti decisivo rispetto all’obsoleto modello convenzionale della riduzione dell’ozono legato solo alla luce solare e a quello ancora più obsoleto che lega temperatura alla CO2.

Staremo a vedere e vedremo se qualcuno ammetterà l’errore. Voi ci credete? Io no… Cambieranno improvvisamente assioma e faranno finta di niente…

Articolo originale QUI

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16 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Tempo fa ho postato un commento (QUI) che correlava l'aumento delle temperature con l'aumento del C14.
    Non è la stessa cosa, ma visto che il C14 è generato dai raggi cosmici, direi che quest'articolo si combina perfettamente con quel commento.
    Grazie, Enzo!

  2. beh, forse non tutti i mali vengono per nuocere...... è vero che hanno giocato molto sul "sentito dire" ma il parco impianti termici, il parco edifici ed i consumi di combustibili fossili ( che non abbiamo e dobbiamo importare) hanno giovato di questa "chiacchera".
    ci restano sul gibbo milioni di ettari di pannelli fotovoltaici e termosolari, che paghiamo col gas e con l'energia elettrica.
    un pò di consapevolezza su questo non farebbe male.
    saluti
    Fabrizio

  3. Un giusto passo nella corretta ricerca scientifica del GW.
    Temo, però che ai nostri big dell'informazione, specie televisiva, non importi nulla .

  4. Citazione Originariamente Scritto da Vincenzo Zappalà Visualizza Messaggio
    Seguendo l'articolo precedente, cade proprio a fagiolo questa altra ricerca condotta in Canada. Non solo la CO2 non fa male, ma non c'entra niente col riscaldamento globale. La CO2, il tipico capro espiatorio di comodo, che non può difendersi. La giustizia vorrà riconoscere le prove che continuano a scagionarlo?...
    leggi tutto...
    E adesso, caro Enzo, che questi signori si mettano veramente a studiare...se ne saranno capaci...visto che sono andati avanti ,non per intelligenza, ma per ...interessi. Dobbiamo scoprire cosa hanno veramente combinato o stanno combinando ancora i CFC, se qualche altra subdola sostanza sparsa dall'essere umano ne ha combinate o ne sta' combinando delle belle e cosa si può fare. Soprattutto studiamo finalmente i fenomeni cicli o meno del nostro Sole e dell'Universo che sicuramente hanno influenzato e influenzeranno sempre il nostro clima e vediamo cosa si può fare (penso poco o niente ) in merito.

  5. Citazione Originariamente Scritto da Mario Fiori Visualizza Messaggio
    E adesso, caro Enzo, che questi signori si mettano veramente a studiare...se ne saranno capaci...visto che sono andati avanti ,non per intelligenza, ma per ...interessi. Dobbiamo scoprire cosa hanno veramente combinato o stanno combinando ancora i CFC, se qualche altra subdola sostanza sparsa dall'essere umano ne ha combinate o ne sta' combinando delle belle e cosa si può fare. Soprattutto studiamo finalmente i fenomeni cicli o meno del nostro Sole e dell'Universo che sicuramente hanno influenzato e influenzeranno sempre il nostro clima e vediamo cosa si può fare (penso poco o niente ) in merito.
    Scusa Enzo , dimenticavo, ma chi pagherà i danni , materiali e soprattutto di immagine, fatti alla povera CO2 ?

  6. Citazione Originariamente Scritto da Mario Fiori Visualizza Messaggio
    Scusa Enzo , dimenticavo, ma chi pagherà i danni , materiali e soprattutto di immagine, fatti alla povera CO2 ?
    caro Mario,
    la CO2 è stata la fata buona per la vita da miliardi di anni. La ricompensa gilela danno ogni giorno i colori dei fiori, il verde delle piante e tutti gli animali che da loro traggono la forza per vivere... Non credo badi molto all'essere umano e alle sue ciance...

  7. Buonasera a tutti. È la prima volta che scrivo in questo sito. Mi fa piacere l'interesse per la meteorologia da parte di tutti. A riguardo della CO2 io nutro una forte preoccupazione nei nostri politicanti. Avete mai sentito parlare di Agenda 21? È l'insieme di tutte le norme che gli enti, dallo stato alle regioni ai comuni dovranno attuare, nel XXI secolo. Queste disposizioni sono decise dalla UE e gran parte di esse riguarda la "necessità di ridurre la CO2". Basta fare una semplice ricerca in Internet e salta fuori tutto. Che tristezza.

  8. Come minimo la CO2 meriterebbe un nobel per la pace, sicuramente più meritato di quello dato all’IPCC e ad Al Gore che non avevano capito niente, vuoi per ignoranza vuoi per interesse.

    Personalmente penso che almeno la meta` dei premi Nobel per la pace, siano finiti in mani che non li meritavano. In primo luogo penso a quei politici o capi di stato che, rimasti senza soldi e senza finanziamenti esterni per le armi, si sono accordati per la pace.
    Enzo, anche se OT, volevo farti una domanda personale che mi rode gia` da tempo:
    vista la tua attivita` in Astronomia. com volevo chiederti se qualche volta, quando sei a casa, vai a dormire?

  9. io prenderei questo nuovo studio " cum grano salis" perché non spiega come mai tutti gli studi sul clima del passato remoto mettano in relazione anidride carbonica con alte temperature. Negli ultimi 200 milioni di anni il clima è cambiato spesso da molto caldo a molto freddo ed anzi temperature "medie" come stiamo vivendo da qualche secolo sono state abbastanza rare ma quello che gli studi dei paleometeorologhi è che a periodi di caldo intenso corrispondono alti livelli di CO2 mentre a temperature basse corrispondono bassi livelli di CO2. Sembrerebbe quindi che la CO2in qualche maniera c'entri qualcosina anche se ne sappiamo ancora molto poco delle varie interazioni fra atmosfera, oceani, terra, raggi cosmici, periodi di alta e bassa attività solare ecc.

  10. Citazione Originariamente Scritto da michelexe Visualizza Messaggio
    io prenderei questo nuovo studio " cum grano salis" perché non spiega come mai tutti gli studi sul clima del passato remoto mettano in relazione anidride carbonica con alte temperature. Negli ultimi 200 milioni di anni il clima è cambiato spesso da molto caldo a molto freddo ed anzi temperature "medie" come stiamo vivendo da qualche secolo sono state abbastanza rare ma quello che gli studi dei paleometeorologhi è che a periodi di caldo intenso corrispondono alti livelli di CO2 mentre a temperature basse corrispondono bassi livelli di CO2. Sembrerebbe quindi che la CO2in qualche maniera c'entri qualcosina anche se ne sappiamo ancora molto poco delle varie interazioni fra atmosfera, oceani, terra, raggi cosmici, periodi di alta e bassa attività solare ecc.
    che a periodi caldi corrispondano alte concentrazioni di CO2 è stato gridato al mondo da Al Gore attraverso grafici fasulli o poco controllabili. Addirittura sembra che sia la crescita della CO2 che segua i periodi di gran caldo e non il viceversa (avevo anche postato qualche articolo tempo fa...). Probabilmente esiste un terzo fattore che fa aumentare entrambe... Così come non è l'apertura degli ombrelli che fa piovere, ma il fatto che le nuvole decidano di far cadere acqua diventata troppo peante...