Sommario del cielo di Gennaio
Video di Gennaio 2019
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Sole
Si trova nella costellazione del Sagittario fino al 20, data in cui passa nella costellazione del Capricorno.
- 1 gennaio: sorge alle 07:38, tramonta alle 16:49
- 15 gennaio: sorge alle 07:36, tramonta alle 17:04
- 31 gennaio: sorge alle 07:24, tramonta alle 17:23
- Effemeridi complete
la durata del giorno aumenta di circa 50 minuti dall’inizio del mese.
Eclissi Totale di (SUPER) Luna!
Il giorno 9 alle ore 03:54 la Luna raggiunge l’apogeo (406.114 Km di distanza), mentre il giorno 21 alle ore 21:08 si troverà nel punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita, il perigeo (357.344 km). Proprio il giorno 21, la Luna entrerà nella fase di Piena. Per questo parliamo di Super Luna. Ma non solo…
La nostra SuperLuna, infatti, sarà anche oggetto di un’eclissi totale. E indovinate quando? … proprio il 21 Gennaio 2019!
Eclissi totale di Luna del 21 Gennaio
fasi:
- Luna Nuova il 6 (ore 02:30)
- Primo Quarto il 14 (ore 07:47)
- Luna Piena il 21 (ore 06:18)
- Ultimo Quarto il 27 (ore 22:12)
sorgere e tramontare:
- 1 gennaio: sorge alle 03:00, tramonta alle 13:51
- 15 gennaio: sorge alle 12:31, tramonta alle 01:10 del giorno 16
- 31 gennaio: sorge alle 03:59, tramonta alle 13:43
- Effemeridi complete
Terra al Perielio
Il giorno 3, alle ore 22:39, la Terra si trova nel punto più vicino al Sole nel corso della sua orbita, il perielio (0.983 AU).
In genere si è portati a pensare che la Terra sia più vicina al Sole durante il periodo estivo per via del caldo, ma non è così. Questo perchè le diverse temperature che caratterizzano le stagioni non sono dovute alla variazione di distanza dalla nostra stella, bensì alla variare dell’angolo di incidenza dei raggi solari sulla superficie terrestre nel corso dell’orbita.
Il fenomeno è causato dall’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano orbitale.
Posizione dei pianeti
Mercurio
All’inizio dell’anno, seppur con qualche difficoltà, Mercurio è ancora osservabile. Segnaliamo infatti la congiunzione con la Luna del giorno 4. Con il passare dei giorni diverrà del tutto inosservabile, fino alla congiunzione con il Sole, che avverrà il giorno 30.
ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]
Venere
Anche quest’anno inizia con un bel periodo di osservabilità per Venere. I primi giorni del mese possiamo infatti osservarlo per oltre 3 ore, prima dell’alba. Il giorno 6 raggiunge la massima elongazione dal Sole, a quasi 47 gradi. Segnaliamo la bella congiunzione con Giove del giorno 22.[Per saperne di più]
Marte
Le condizioni di osservabilità di Marte rimangono analoghe a quelle dello scorso anno. Al calare dell’oscurità lo riconosciamo a Sud-Ovest, per poi vederlo tramontare ad Ovest nel corso della prima parte della notte. Nel corso del mese Marte attraversa un ampio tratto della costellazione dei Pesci.[Per saperne di più]
Giove
Giove è osservabile nel cielo mattutino, dove sorge a Sud-Est prima dell’alba. Da segnalare lo splendido “incontro” con Venere del 22 gennaio. Nel corso del mese, il gigante gassoso attraversa la costellazione dell’Ofiuco.
Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Per saperne di più]
Saturno
Saturno è inosservabile, data la congiunzione con il Sole che avviene il 2 di gennaio. Solo verso la fine del mese si può tentare l’osservazione scrutando il cielo di Sud-Est, dove sorge dopo Venere e Giove, rimanendo pertanto molto basso sull’orizzonte.
Il “Signore degli Anelli” si trova nella costellazione del Sagittario, dove rimane per tutto l’anno. [Per saperne di più]
Urano
Ottimo periodo di osservabilità per Urano, che al calare del crepuscolo si trova già quasi in culminazione, verso Sud. E’ possibile quindi osservarlo per buona parte della serata, fino al tramonto verso Ovest, che avviene intorno alla mezzanotte. Ricordiamo che per osservare al meglio Urano, è necessario l’utilizzo di un buon binocolo o di un telescopio. A fine mese lo troviamo al confine con la costellazione dell’Ariete.
[Per saperne di più]
Nettuno
Nettuno è ancora osservabile per breve tempo sull’orizzonte occidentale, poco dopo il tramonto del Sole. Ormai è molto basso in cielo e l’orario del suo tramonto anticipa ulteriormente con il passare dei giorni. Anche nel 2019 Nettuno rimane per tutto l’anno nella costellazione dell’Acquario, dove è entrato nel 2011, e dove permarrà fino al 2022.[Per saperne di più]
Plutone
Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.
Plutone è ormai inosservabile. L’11 gennaio si verifca infatti la congiunzione con il Sole. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, che lo ospiterà fino al 2023.[Per saperne di più]
Congiunzioni
Luna – Venere (giorno 1)
Il primo evento del mese si verifica proprio il giorno 1, dopo i festeggiamenti per l’anno nuovo. Poco prima dell’alba, infatti, una falce di Luna calante e Venere sorgono sull’orizzonte orientale.
Luna – Giove (giorno 3)
Il giorno 3, poco prima dell’alba, troviamo Giove accompagnato da una sottile falce di Luna calante. L’evento si svolge nella costellazione dell’Ofiuco. Poco più ad Ovest possiamo ammirare la splendida Antares.
Luna – Mercurio (giorno 4)
Giorno 4: congiunzione al limite dell’osservabilità, che vede come protagonisti la Luna (a pochissimi giorni dalla fase di Luna Nuova) e Mercurio, che rimane molto basso sull’orizzonte di sud-est.
Luna – Marte (giorno 12)
Ecco la prima congiunzione dell’anno che è possibile osservare in orario serale. Il giorno 12, la Luna si trova in congiunzione con Marte. I due astri si trovano nella costellazioni dei Pesci, vicinissimi al confine con la Balena.
Giove – Venere (giorno 22)
Il giorno 22, poco prima dell’alba, possiamo ammirare lo spettacolare evento che vede come protagonisti i due pianeti più luminosi: Giove e Venere. I due astri sorgono assieme alla costellazione dell’Ofiuco, accompagnati, poco più a destra, dallo Scorpione con la sua gigante rossa Antares.
Luna – Giove – Venere (giorno 31)
Chiudiamo il giorno 31 con l’ultima spettacolare congiunzione. Al mattino presto, intorno alle ore 5, osserviamo Giove e Venere allineati sull’orizzonte orientale. Tra i due pianeti, una falce di Luna calante. La costellazione dell’Ofiuco fa da sfondo all’evento.
Quadrantidi
Come di consueto, l’anno nuovo riparte con lo sciame meteorico delle Quadrantidi, uno dei più attivi in assoluto. Vengono anche chiamate Bootidi, per via del fatto che il radiante (ovvero il punto nel cielo da dove “sembrano” provenire le meteore) è situato pochi gradi a Nord della costellazione del Bootes, il Bifolco.
Dato che alle latitudini italiane il radiante è molto basso sull’orizzonte fino alla mezzanotte circa, il numero delle meteore osservabili aumenta notevolmente a partire da mezzanotte all’alba, man mano che il radiante sale in altezza.
Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso nelle ore notturne del 3/4 gennaio, e le condizioni di osservabilità sono assai favorevoli, dato che ci troviamo a pochissimo dalla Luna Nuova.
Buone osservazioni! 🙂
Costellazioni
Il cielo di Gennaio si presenta, a partire dalle prime ore della sera verso oriente, con le costellazioni zodiacali dei Gemelli (più in alto), e a seguire del Cancro e successivamente del Leone.
A occidente si avviano al tramonto la piccola costellazione dell’Ariete, e quella molto più grande ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice più alto sull’orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l’omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, praticamente allo zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l’Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.
La stella più luminosa dell’Auriga è Capella, termine che in latino significa “capretta”. La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni – ma prive di stelle brillanti – della Balena e dell’Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.
Di quest’ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere un’osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.
Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un’altra stella facilmente identificabile: Procione.
Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla stella polare (come trovarla?) nell’Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l’inconfondibile forma a “W”, la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l’Orsa Maggiore e la Giraffa.
Comete del Mese
a cura di Etruscastro
La protagonista del mese di Gennaio rimane ancora la “cometa di Natale” 46P/WIRTANEN, visibile praticamente tutta la notte. La cometa dove aver raggiunto il perielio il 16 dicembre scorso e una magnitudine massima di +3.6, non ha deluso le aspettative ma purtroppo non è stato possibile osservarla a occhio nudo come si sperava inizialmente, se non in luoghi particolarmente bui e alla portata di pochi. La 46P quindi si sta di nuovo progressivamente allontanando e la sua magnitudine calerà inesorabilmente e velocemente nei prossimi giorni.
Proseguiamo con la 64P/SWIFT-GEHRELS, che mantiene una buona luminosità e sarà visibile praticamente per tutta la notte. A seguire, la 38P/STEPHAN-OTERMA, visibile anch’essa tutta la notte con una discreta luminosità.
DSJ – Giornalino astronomico di Gennaio
a cura di Etruscastro
Apriamo il DSJ del 2019 presentando un oggetto invernale a tema Natalizio, date le festività in corso. Parliamo di di NGC 2264, chiamato anche Ammasso Albero di Natale, e della nebulosa a esso associato, la nebulosa Cono.
Scopriamoli insieme!
Mappe del cielo
Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.
Purtroppo a Torino non vedremo niente neanche questa volta.
Oggi tutto coperto.
Troppo pessimista, alla fine si è vista molto bene.