Sommario del cielo di Maggio
Sole
Si trova nella costellazione dell’Ariete fino al 14, quando passa nella costellazione del Toro.
- 1 maggio: sorge alle 06:06, tramonta alle 20:09
- 15 maggio: sorge alle 05:50, tramonta alle 20:24
- 31 maggio: sorge alle 05:38, tramonta alle 20:39
- Effemeridi complete
La durata del giorno aumenta di circa un’ora dall’inizio del mese.
Luna
Il giorno 6 alle ore 02:49 la Luna raggiunge il perigeo (359.655 Km di distanza), mentre il giorno 18 alle ore 08:45 si trova nel punto più lontano dalla Terra nel corso della sua orbita, l’apogeo (405.580 km).
fasi:
- Luna Piena il 7 (ore 12:47)
- Ultimo Quarto il 14 (ore 16:04)
- Luna Nuova il 22 (ore 19:40)
- Primo Quarto il 30 (ore 05:31)
sorgere e tramontare:
- 1 maggio: sorge alle 12:53, tramonta alle 02:56 del giorno 2
- 15 maggio: sorge alle 02:51, tramonta alle 13:17
- 31 maggio: sorge alle 14:18, tramonta alle 02:40 del giorno 1 Giugno
- Effemeridi complete
Posizione dei pianeti
Mercurio
Ad inizio mese è inosservabile, dato che il giorno 4 si verifica la congiunzione con il Sole. Nelle settimane successive il pianeta ricompare nei cieli serali, dove pian piano aumenta la sua altezza sull’orizzonte, e di conseguenza la sua visibilità. A fine mese tramonta quasi 2 ore dopo il Sole, definendo la migliore condizione di osservabilità serale dell’anno.
ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]
Venere
Possiamo definire Maggio come il mese del declino di Venere. Se ad inizio mese il pianeta è ancora brillante nel cielo serale verso occidente, nel corso delle settimane riduce drasticamente la sua altezza sull’orizzionte, fino a diventare invisibile nei primi giorni di Giugno, quando entrerà in congiunzione con il Sole. Venere rimane per tutto il mese nella costellazione del Toro. [Per saperne di più]
Marte
Anche per questo mese, Marte è osservabile per le ultime ore della notte. Il pianeta rosso si allontana sempre più da Giove e Saturno, ritardando l’orario del suo sorgere rispetto ai due pianeti giganti. Possiamo trovarlo facilmente in direzione Sud-Est, prima del sorgere del Sole. Il giorno 10, Marte abbandona la costellazione del Capricorno, entrando nell’Acquario.[Per saperne di più]
Giove
Giove e Saturno sono i protagonisti del cielo del mattino. Pur trovandosi a pochi gradi di distanza (ricordo che parliamo di distanze sulla sfera celeste, e non di reali distanze tra i corpi celesti!) sono in costellazioni differenti. Giove nel Sagittario, Saturno nel Capricorno. Possiamo osservare il gigante gassoso nella seconda parte della notte, sull’orizzonte orientale, fino alle prime luci dell’alba.
Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Per saperne di più]
Saturno
Come già descritto nel paragrafo precedente, la visibilità di Saturno è pressoché identica a quella di Giove, che segue a circa 5° di distanza, sorgendo quindi poco più tardi, per poi percorre lo stesso cammino, da Sud-Est a Sud, nel corso delle ore che precedono il sorgere del Sole. Similmente a Giove, anche Saturno inverte il proprio moto, che da diretto diventa stazionario l’11 maggio per poi proseguire retrogrado all’interno della costellazione del Capricorno, ma riavvicinandosi progressivamente al limite con il Sagittario. [Per saperne di più]
Urano
Dopo la congiunzione con il Sole avvenuta negli ultimi giorni del mese scorso, il pianeta è ancora praticamente inosservabile. Alla fine di maggio lo si trova ancora molto basso sull’orizzonte orientale, poco prima del sorgere del Sole, difficile da individuare tra le luci dell’alba. Urano si trova nella costellazione dell’Ariete. [Per saperne di più]
Nettuno
Si trova basso sull’orizzonte a Est-Sud-Est poco prima del sorgere del Sole. Nettuno segue il corteo dei pianeti del mattino visibili ad occhio nudo, ma rimane più basso sull’orizzonte, sorgendo dopo Marte. Con il passare del tempo migliorano lentamente le condizioni di osservabilità, ma per individuarlo, come di consueto, è necessario l’aiuto del telescopio, non essendo il pianeta alla portata delle osservazioni ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere fino all’anno 2022.[Per saperne di più]
Plutone
Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.
Plutone anticipa sempre più il suo sorgere. Negli ultimi giorni del mese appare intorno alla mezzanotte, poco prima di Giove. Lo si può quindi osservare nel corso della seconda parte della notte, inizialmente basso sull’orizzonte a Sud-Est, poi al culmine nel cielo meridionale poco prima del sorgere del Sole. Data la luminosità estremamente bassa di Plutone, per individuarlo è necessario l’ausilio di un telescopio di adeguata potenza. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove continueremo ad osservarlo fino all’anno 2023. [Per saperne di più]
Congiunzioni
Luna – Giove (giorno 12)
Luna – Saturno (giorno 13)
Luna – Marte (giorno 15)
Venere – Mercurio (giorno 22)
Luna – Mercurio – Venere (giorno 24)
Costellazioni
E’ impossibile non associare il mese di maggio alla bellissima stagione primaverile, quando finalmente si ripongono i cappotti negli armadi e ci si può trattenere fuori anche nelle ore serali, senza battere i denti, ad osservare il cielo ad occhio nudo. Alte nel cielo, in direzione Sud, le costellazioni del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco, dominano la volta celeste.
Quest’ultima è un’ampia costellazione zodiacale le cui stelle più luminose disegnano una evidente Y. Gli oggetti celesti più importanti visibili ad occhio nudo che costituiscono tale costellazione, o che si trovano in corrispondenza di essa, sono Alpha Virginis, nota come Spica, la quindicesima stella apparentemente più luminosa del cielo che marca la base della Y. Poi c’è l’Ammasso di Galassie della Vergine che riempie quasi totalmente la parte superiore della Y; questo ricco ammasso contiene almeno 2.500 galassie di diverso tipo, dalle spirali alle ellittiche, e si trova a circa 60 milioni di anni luce da noi.
Sotto la Vergine possiamo riconoscere le costellazioni, di dimensioni decisamente minori, del Corvo e del Cratere. Le stelle più brillanti le troviamo più a Nord-Est; Arturo, nel Bootes, la costellazione del “pastore guardiano” delle due orse, e la stella Vega della Lira che dominerà i cieli estivi.
Continua il periodo di visibilità ottimale per l’Orsa Maggiore, che si trova praticamente allo zenit. Unico punto fisso della volta celeste – almeno in prima approssimazione – la stella polare (come trovarla?) nell’Orsa Minore ci indica la direzione del Nord. Queste due costellazioni sono strettamente legate anche nella leggenda greca che narra della trasformazione in orse della ninfa Callisto e del figlio Arcade ad opera di Giunone, gelosa delle attenzioni di Zeus verso la bella Callisto. Per proteggerle dai cacciatori, Zeus decise quindi di porle in cielo, ma facendole ruotare intorno al polo celeste per non perderle mai di vista.
Tra le due Orse si snoda, sinuosa come un serpente, la lunga costellazione del Dragone. Al centro del triangolo formato da Orsa Maggiore, Leone e Bootes, possiamo riconoscere le piccole costellazioni dei Cani da Caccia e della Chioma di Berenice. Il suo mito è legato ad un personaggio storico realmente esistito. Berenice era infatti la moglie di Tolomeo III Euergete, re d’Egitto (III secolo a.C.), della dinastia dei Tolomei, la cui più nota esponente, nonché ultima discendente, fu la famosissima Cleopatra.
Nelle prime ore della sera, basse sull’orizzonte occidentale, c’è ancora il tempo di ammirare alcune delle costellazioni che sono state protagoniste dei cieli invernali, in particolare l’Auriga, i Gemelli e, un po’ più in alto, la debole costellazione del Cancro. In tarda serata vedremo invece sorgere in successione a Sud-Est la Bilancia, lo Scorpione, l’Ofiuco e il Sagittario.
Sopra l’Ofiuco possiamo riconoscere la Corona Boreale e la costellazione di Ercole. La panoramica della volta celeste si conclude a settentrione, sotto l’Orsa Minore, con Cassiopea e Cefeo.
A Nord-Est cominciano ad affacciarsi a notte inoltrata la già citata Lira, il Cigno e l’Aquila, che si accingono a diventare le protagoniste del cielo estivo.
Vuoi saperne di più sulle costellazioni? Non perdere la ormai famosa serie di articoli sulle costellazioni in 3D!
Comete del Mese
a cura di Etruscastro

La cometa più “luminosa” del mese rimane (al momento in cui scriviamo) la C/2019 Y4 ATLAS che è di magnitudine di +6.9 (anche se putroppo è in caduta libera). Seguono la C/2019 Y1 ATLAS a +8.3 e la C/2017 T2 PANSTARRS con la sua magnitudine di +8.6, e che raggiungerà presumibilmente la magnitudine 8 per questa primavera.
DSJ – Giornalino astronomico di Maggio
a cura di Etruscastro

Nel pieno dell’emergenza COVID-19, anche il DSJ si adegua portando alla vostra attenzione oggetti che si possono osservare anche dai balconi dalle nostre case in città. Vediamo quindi l’ammasso aperto Melotte 111, osservabile addirittura con un binocolo.
Mappe del cielo
Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.
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