Manca meno di un mese al primo fly-by di Lucy, che nel frattempo aggiunge un asteroide al piano di viaggio

La prima sonda progettata per studiare gli asteroidi troiani di Giove si accinge a sfruttare la Terra per proseguire il suo lungo viaggio.

Vi ricordate di Lucy? È la sonda partita il 16 ottobre 2021 che compirà un lungo e complicato viaggio per visitare e studiare numerosi asteroidi troiani e anche uno della fascia tra Marte e Giove.

Stato della missione

La sua traiettoria la sta attualmente portando verso la Terra con la quale, il 16 ottobre, compirà un sorvolo che sfrutterà per un manovra di fionda gravitazionale.

La posizione di Lucy rispetto alla Terra aggiornata al 17 settembre. Crediti: FB page Lucy Mission

Con un affascinante scambio di energia tra Lucy e il nostro pianeta, la sonda sottrarrà velocità alla Terra per guadagnarne e far sì che il suo viaggio verso l’orbita gioviana sia eseguito con meno carburante e in minor tempo. Questo fly-by avverrà ad appena 352 km di distanza dal suolo, una quota persino inferiore a quella della Stazione Spaziale Internazionale che orbita a una altitudine media di 420 km. Altri due assist gravitazionali sono previsti nel corso dei prossimi anni.

Lo stato di salute di Lucy è attualmente ottimo.
C’era stata qualche seria preoccupazione nei giorni successivi al lancio perché il meccanismo di apertura di uno dei suoi due ampi pannelli solari, che era previsto si dischiudessero a ventaglio, non aveva funzionato come previsto. Apparentemente il piccolo motore incaricato dell’apertura del pannello, operazione che avviene per mezzo dell’avvolgimento di un cordino, non era riuscito ad avvolgere gli ultimi 50/100 cm su un totale di 737 cm. Una serie di test condotti nei mesi successivi aveva concluso che l’apertura si era fermata a 345° rispetto ai 360° previsti, risultando in una produzione di energia comunque di poco inferiore rispetto al massimo possibile.

Test a terra dei pannelli solari di Lucy. Crediti: Lockheed Martin

Tra maggio e giugno sono stati eseguiti nuovi tentativi di proseguire l’estensione del pannello impiegando sia il motorino principale che quello di backup, in modo da imprimere una maggiore forza all’operazione di tiraggio. Sebbene non si sia arrivati al completo dispiegamento la situazione è migliorata, ottenendo anche l’effetto di imprimere maggiore tensione al cordino e stabilizzare così il pannello, necessità persino maggiore rispetto a quella di ricavare più energia. Attualmente l’apertura è stimata essere arrivata tra i 353 e 357°.

Da 8 a 9 corpi

Il 26 marzo 2022, quindi con Lucy ormai in viaggio da svariati mesi, numerosi ricercatori e astrofili amatoriali hanno programmato un’osservazione dell’asteroide troiano Polymele, che la sonda visiterà nel settembre 2027.
L’occasione era l’occultazione da parte di Polymele di un’anonima stella di 11esima magnitudine, evento visibile sulla terraferma esclusivamente lungo una fascia che attraversava gli Stati Uniti.
Grazie all’eccezionale precisione dei dati sulla posizione delle stelle forniti dalla sonda ESA Gaia siamo di conseguenza in grado calcolare con proporzionale precisione le caratteristiche dell’orbita degli asteroidi che si trovano a occultare gli astri, migliorando nel caso di Lucy la traiettoria da far compiere alla sonda.

Fascia di visibilità dell’occultazione di Polymele. Crediti nelle fonti

Spesso simili occultazioni, combinando le informazioni temporali e quelle geografiche della località di osservazione, aiutano anche ad affinare la forma dell’asteroide. Ma i ricercatori impegnati non si aspettavano che la loro campagna osservativa avrebbe portato alla scoperta di un mondo nuovo.

Polymele non è solo ma ha un piccolo asteroide satellite!

12 dei 26 osservatori coinvolti avevano osservato la stella lampeggiare, segno del transito, ma due di essi avevano sperimentato un ritardo a cui non era stato inizialmente dato troppo peso. Solo l’analisi successiva dei dati ha così svelato che l’occultazione da loro registrata non era relativa a Polymele ma dovuta a un corpo inatteso!

Tracciato degli osservatori e delle rispettive, ove rilevate, interruzioni del segnale della stella. Crediti: SwRI/Buie/Kretke

Ciascuna linea del grafico rappresenta la traccia dell’occultazione per uno degli osservatori coinvolti nella campagna di osservazione di Polymele. Le tracce in cui è stata rilevata l’occultazione sono colorati di blu, con l’inizio e la fine dell’occultazione marcati con i punti rossi e le rispettive barre d’errore. Le figure nere indicano le sagome approssimate dell’asteroide principale e del suo satellite.

Con questi dati a disposizione si può stimare che il satellite – di cui si aspetta di caratterizzare i parametri orbitali prima di assegnargli un nome – abbia un diametro di circa 5 km e orbiti Polymele (il quale è grande approssimativamente 27 km) a una distanza di 200 km.

La scoperta di questo piccolo asteroide porta quindi a 9 il numero dei corpi che Lucy visiterà, di cui 4 erano stati già caratterizzati come oggetti binari. Mi riferisco a Eurybates e il suo piccolissimo satellite Queta, e Patroclus-Menoetius, rarissimo esempio di sistema asteroidale binario.

Trovo personalmente molto affascinante questo modo condiviso di svolgere scoperte, ancora una volta la prova che la collaborazione paga!
Purtroppo scopro solo ora che proprio oggi, nella notte del 18 settembre, era prevista una nuova occultazione da parte di uno degli asteroidi che Lucy visiterà, Eurybates.
E questo transito interessava anche l’Italia!

Fascia di visibilità dell’occultazione di Eurybates avvenuta la scorsa notte.

Non sono purtroppo attualmente previsti altri transiti con visibilità dall’Italia degli asteroidi rilevanti per la missione…
Solo uno, ancora di Polymele, che toccherà la Sardegna a dicembre (link nei commenti).

Fascia di visibilità dell’occultazione di Polymele il 27 dicembre 2022.

Che dite, conterranei sardi…ci proviamo? 🙂

Fonti:
https://blogs.nasa.gov/lucy/2022/06/28/significant-progress-in-nasas-lucy-spacecraft-solar-array-deployment-efforts/
https://www.nasa.gov/feature/goddard/2022/nasa-s-lucy-team-discovers-moon-around-asteroid-polymele
http://lucy.swri.edu/2022/08/18/DiscovingASatellite.html

***prossima occultazione di Polymele con visibilità dalla Sardegna***
http://lucy.swri.edu/occ/20221227Polymele.html

Informazioni su Antonio Piras 67 Articoli
Ingegnere elettronico per lavoro, da sempre appassionato di scienza. Scopro l'osservazione astronomica grazie al telescopio della LIDL (ebbene sì) che mi svela le lune medicee un giorno prima di Galileo...ma 405 anni dopo. Da allora la passione cresce a dismisura e attualmente la coniugo alla fotografia, altro grande hobby.

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