Weird! Signal: risolto il misterioso segnale “proveniente” da Ross 128

Per il primo contatto bisognerà aspettare ancora: dopo un’attenta analisi, gli astronomi hanno determinato che il “misterioso” segnale ricevuto della stella Ross 128, è in realtà poco alieno e molto terrestre!

Circondato in rosso, il segnale radio proveniente da Ross 128 rilevato a maggio 2017. Il grafico mostra uno slot di 10 minuti di osservazione.
Circondato in rosso, il segnale radio proveniente da Ross 128 rilevato a maggio 2017. Il grafico mostra uno slot di 10 minuti di osservazione.

Questa settimana la notizia di un curioso segnale radio, rilevato dall’Osservatorio di Arecibo ed apparentemente proveniente dalla nana rossa Ross 128 (GJ 447), una stella che si trova nella costellazione della Vergine a soli 11 anni luce dalla Terra, aveva suscitato un grande interesse mediatico. Anche se gli astronomi avevano proposto almeno tre possibili spiegazioni, l’idea che potesse trattarsi di un secondo controverso segnale WOW! aveva animato le speranze di molti. La possibilità, statisticamente molto bassa, che potesse trattarsi di una comunicazione extraterrestre è generalmente di gran lunga l’interpretazione preferita, piuttosto che spiegazioni naturali o tecniche, come potrebbero essere le interferenze terrestre o gli errori di rilevazione.

Ad ogni modo, il team, guidato dal professor Abel Méndez direttore del Planetary Habitability Laboratory (PHL) di Peurto Rico e da Jorge Zuluaga dell’Università di Antioquia in Colombia, ha subito messo in moto le procedure di follow-up di quello che ora viene chiamato “Weird! Signal” (“Strano! Segnale”), in collaborazione con il SETI Berkeley Research Center dell’Università della California e del SETI Institute.

I nuovi dati indicano, come spiegazione più probabile, che il misterioso segnale provenga da uno o più satelliti in orbita geostazionaria terrestre.

atelliti geostazionari operanti tra i 4 e gli 8 GHz nella stessa regione della stella Ross 128 Crediti: Enriquez et al. (SETI Berkeley), http://seti.berkeley.edu/ross128.pdf
atelliti geostazionari operanti tra i 4 e gli 8 GHz nella stessa regione della stella Ross 128
Crediti: Enriquez et al. (SETI Berkeley), http://seti.berkeley.edu/ross128.pdf

Ciò spiegherebbe perché i segnali erano all’interno delle frequenze satellitari e persistevano solo per Ross 128. Questa stella, infatti, è vicina all’equatore terrestre dove si trovano molti satelliti geostazionari.
Tuttavia, non tutto è risolto:

gli astronomi ancora non riescono a spiegare le forti caratteristiche di dispersione del segnale (le linee diagonali nella figura)

forse causate da molteplici riflessioni ma questo dato richiederà ancora del tempo per essere analizzato.

 

Articolo di Elisabetta Bonara originariamente pubblicato su AliveUniverse.

 

Ringrazio per la preziosa collaborazione corrado973.

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