Il cielo nel mese di Gennaio 2018

Il 2018 inizia con una SuperLuna! Effemeridi di Sole, Luna e pianeti, mappe stellari dettagliate, sciame meteorico delle Quadrantidi, Terra al perielio, comete e giornalino degli oggetti deep sky. Tutti gli eventi astronomici nel mese di gennaio 2018!


Sole

Sole
Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 19, quando passa nella costellazione del Capricorno.

  • 1 gennaio: sorge alle 07:38, tramonta alle 16:50
  • 15 gennaio: sorge alle 07:36, tramonta alle 17:04
  • 31 gennaio: sorge alle 07:24, tramonta alle 17:24

Dopo il solstizio d’inverno avvenuto il mese scorso, le giornate cominciano ad allungarsi e la durata del giorno aumenta di circa 48 minuti dall’inizio del mese.

Effemeridi complete

Luna

Luna
Il giorno 1 alle ore 22:50 la Luna raggiunge il perigeo (356.567 Km di distanza), mentre il giorno 15 alle ore 03:44 si troverà nel punto più lontano dalla Terra nel corso della sua orbita, l’apogeo (406.460 km). Il giorno 30 alle ore 10:49, raggiunge nuovamente il perigeo (358.993 Km).

1 Gennaio: SUPERLUNA!

Quale migliore benvenuto al nuovo anno se non lo spettacolo della Superluna, la più grande del 2018? Il cielo stellato ci riserverà una sorpresa nella prima notte del nuovo anno. Come abbiamo appena letto, il nostro satellite raggiungerà la minima distanza dalla Terra (perigeo) il 1 gennaio, alle ore 22:50, quando si troverà alla distanza di 356.567 km (contro una distanza media di poco più di 384.000 km). E poche ore dopo sarà raggiunta la fase piena, popolarmente definita come “Superluna”.

Suggeriamo di seguirne i primi istanti del sorgere, perchè sarà certamente un grande spettacolo!

  • Luna Piena il 2 (ore 3:26)
  • Ultimo Quarto l’8 (ore 23:27)
  • Luna Nuova il 17 (ore 03:19)
  • Primo Quarto il 24 (ore 23:22)
  • Luna Piena il 31 (ore 14:28)

sorgere e tramontare:

  • 1 gennaio: sorge alle 16:31
  • 15 gennaio: sorge alle 06:08, tramonta alle 15:53
  • 31 gennaio:  sorge alle 17:30

Effemeridi complete

Terra al $Perielio$

Il giorno 3, alle ore 16:25, la Terra si trova nel punto più vicino al Sole nel corso della sua orbita, il perielio (0.983 AU). In genere si è portati a pensare che la Terra sia più vicina al Sole durante il periodo estivo per via del caldo, ma non è così. Questo perchè le diverse temperature che caratterizzano le stagioni non sono dovute alla variazione di distanza dalla nostra stella, bensì alla variare dell’angolo di incidenza dei raggi solari sulla superficie terrestre nel corso dell’orbita. Il fenomeno è causato dall’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano orbitale.

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Posizione dei pianeti

Mercurio

MercurioChi attenderà l’alba del 1° gennaio, in caso di cielo sereno, avrà buone opportunità di individuare Mercurio, sull’orizzonte a Sud-Est. Il pianeta sorge infatti un’ora e 45 minuti prima del Sole e sarà abbastanza alto in cielo (circa 10°) prima che la luce dell’alba prenda il sopravvento. Con il passare dei giorni Mercurio si abbassa sensibilmente sull’orizzonte e a fine mese diventa praticamente inosservabile.

ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]

Venere

VenereIl pianeta è inosservabile. Il 9 gennaio si verifica la congiunzione con il Sole. Dopo molti mesi di osservabilità al mattino, Venere si accinge a tornare visibile nel cielo serale. A fine mese sarà però ancora troppo vicino al Sole e sarà necessario attendere qualche settimana per vederlo un po’ più alto in cielo nel crepuscolo dopo il tramonto. Il 17 gennaio Venere passa dalla costellazione del Sagittario a quella del Capricorno.[Per saperne di più]

Marte

MarteIl pianeta rosso è ancora facilmente osservabile a Sud-Est nelle ultime ore della notte, prima del sorgere del Sole. Nei primi giorni dell’anno si avvicina rapidamente a Giove, con cui si trova una suggestiva congiunzione il 7 gennaio. Nel corso del mese Marte completa l’attraversamento di tutta la costellazione della Bilancia e proprio il 31 gennaio fa il suo ingresso nello Scorpione. [Per saperne di più]

Giove

GioveL’osservabilità del pianeta gigante è praticamente identica a quella di Marte, con cui, come già accennato, si trova in congiunzione il 7 gennaio. Giove è pertanto visibile a Sud-Est per alcune ore prima dell’alba, al centro della costellazione della Bilancia.

Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Per saperne di più]

Saturno

Saturno
Saturno

Dopo la congiunzione con il Sole avvenuta lo scorso mese di dicembre, Saturno torna ad essere visibile nel cielo del mattino. A inizio anno è ancora molto vicino al Sole e quindi praticamente inosservabile, ma a fine mese è già possibile cercarlo molto basso sull’orizzonte orientale, nella costellazione del Sagittario. Saturno va quindi ad aggiungersi al corteo di pianeti visibili al mattino presto, dopo Marte e Giove. [Per saperne di più]

Urano

UranoIl pianeta è ancora osservabile a Sud-Ovest nelle prime ore della notte. L’intervallo di tempo a disposizione per individuarlo continua a ridursi: a fine mese Urano tramonta poco dopo le ore 23. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per riuscire ad individuarlo si consiglia l’uso di un telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dei Pesci che lo ospita dal 2010.[Per saperne di più]

Nettuno

NettunoIl pianeta è ancora osservabile sull’orizzonte occidentale poco dopo il tramonto del Sole, ma è ormai basso in cielo e il tempo a disposizione per tentarne l’osservazione è comunque destinato a diminuire ulteriormente. La sua luminosità è insufficiente per l’osservazione ad occhio nudo: l’ausilio di un telescopio per poterlo individuare è indispensabile. Anche nel 2018 Nettuno rimane per tutto l’anno nella costellazione dell’Acquario, dove è entrato nel 2011 per rimanervi per un lungo periodo, fino al 2022.[Per saperne di più]

Plutone

PlutonePreso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.

Plutone è inosservabile: il 9 gennaio si trova infatti in congiunzione con il Sole. Solo fra alcune settimane farà ritorno nel cielo del mattino: a causa della sua luminosità estremamente bassa prima di riuscire ad osservarlo con il telescopio sarà necessario attendere che si trovi abbastanza alto sull’orizzonte orientale, prima della comparsa delle luci dell’alba. Plutone si trova ancora nella parte superiore del Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.

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Congiunzioni

Luna – Giove – Marte

Congiunzione Luna - Giove - Marte, giorno 11 ore 6
Luna – Giove – Marte, giorno 11 ore 6

La prima congiunzione significativa del 2018 vede protagonisti tre astri che si incontrano nella costellazione della Bilancia. L’11 gennaio la Luna calante sorge seguita da due pianeti, Giove e Marte. Come già anticipato nei paragrafi precedenti, i principali pianeti per diverse settimane saranno visibili solo al mattino molto presto. Questa ed altre congiunzioni simili saranno quindi osservabili prima del sorgere del Sole tra le prime luci dell’alba.

Luna – Saturno – Mercurio

Congiunzione Luna - Saturno - Mercurio, giorno 15 ore 6:15
Luna – Saturno – Mercurio, giorno 15 ore 6:15

Poco prima del sorgere del Sole il 15 gennaio si può tentare l’osservazione di un suggestivo incontro ravvicinato tra la sottilissima falce di Luna calante e i pianeti Saturno e Mercurio. I tre astri sono molto bassi sull’orizzonte a Sud-Est, riconoscibili nella costellazione del Sagittario.

Sciami meteorici: Le Quadrantidi

Sciame delle Quadrantidi
Sciame delle Quadrantidi

Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti, in quanto è attivo uno dei maggiori sciami dell’anno, quello delle Quadrantidi, dette anche da molti Bootidi poichè queste meteore sembrano irradiarsi da una zona posta all’incirca a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote.

Nel nostro paese dal crepuscolo serale a mezzanotte il radiante viene a trovarsi molto basso, quasi tangente all’orizzonte, di conseguenza il numero delle meteore osservabili risulta estremamente ridotto e soltanto da mezzanotte all’alba diventa conveniente osservarle, man mano che il radiante sale sempre più in altezza.

Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso nelle ore notturne del 3/4 gennaio ma purtroppo il disturbo della Luna (plenilunio il 2 gennaio, tra l’altro parliamo di una SuperLuna, la più grande del 2018) sarà quasi sempre presente, cosicchè il loro numero risulterà di parecchio ridotto. Dall’Italia centro settentrionale il radiante è visibile per tutta la notte, ma dal tramonto a mezzanotte risulta troppo basso per ottenere osservazioni soddisfacienti, occorre pertanto osservare da mezzanotte in poi per vedere via via aumentare il numero delle stelle cadenti. Per latitudini inferiori (all’incirca di Napoli) l’osservazione è ancor meno agevole, poichè il radiante risulta tramontare verso le 20h e quindi poco dopo sorgere nuovamente.

Costellazioni

Il cielo orientale di inizio anno si presenta, nelle prime ore della notte, con le costellazioni zodiacali del Cancro e, di seguito, del Leone.

A occidente si avviano al tramonto la piccola costellazione dell’Ariete, e quella molto più grande ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice più alto sull’orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l’omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, praticamente allo zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l’Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.

La stella più luminosa dell’Auriga è Capella, termine che in latino significa “capretta”. La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni – ma prive di stelle brillanti – della Balena e dell’Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.

Di quest’ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere un’osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.

Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un’altra stella facilmente identificabile: Procione.

Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla stella polare (come trovarla?) nell’Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l’inconfondibile forma a “W”, la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l’Orsa Maggiore e la Giraffa.

Comete del Mese

a cura di Etruscastro

Comete del mese
Comete del mese

La C/2017 O1 ASASSN si conferma la cometa più interessante per luminosità e posizione. La troveremo infatti in piena zona Polo Nord Celeste (PNC), a pochi gradi apparenti di distanza dalla stella Polare, e sarà quindi visibile tutta la notte con una buona magnitudine

Segue la 62P/TSUCHINSHAN 1, visibile durante la seconda parte della notte nella costellazione della Vergine, che anticiperà il sorgere dei pianeti Marte e Giove. Chiudiamo con la novità di questo mese, la C/2016 R2 PANSTARRS, in veloce transito nella costellazione del Toro.

Ecco il thread per il mese di Gennaio

DSJ – Giornalino astronomico di Gennaio

a cura di Etruscastro

ngc7354
NGC7354

Inauguriamo il 2018 con il DSJ numero 93 di Astronomia.com, il giornalino del profondo cielo dedicato e pensato per gli astrofili visualisti o fotografi che vogliono scoprire le bellezze del cielo, magari quelle meno note. E’ quindi di buon auspicio (ci auguriamo) iniziare il nuovo anno con un bellissimo oggetto non troppo ostico che troviamo in una costellazione circumpolare, quella del Cepheo. Parliamo di una fantastica nebulosa planetaria, NGC 7354, anche nota come “Occhio di Donna” o “Woman’s Eye

$Deep Sky$ Journal N° 93 – Gennaio 2018

Mappe del cielo ed eventi del mese

Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.

Informazioni su Stefano Simoni 640 Articoli
Di professione informatico, è nato e vive a Roma dove lavora come system engineer presso una grande azienda nel settore IT. E' l'ideatore e sviluppatore di Astronomia.com, portale nato dal connubio tra due delle sue più grandi passioni: "bit" e stelle. Da anni coltiva l’interesse per la progettazione e lo sviluppo di siti web aderenti agli standard e per il posizionamento sui motori di ricerca.

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3 Commenti    |    Aggiungi un Commento

  1. Ciao amici,
    oggi 20 gennaio potrebbe essere agevole con strumenti minimali tentare di individuare il pianeta Nettuno. L'aiuto maggiore ce l'offrirà la splendida falce di Luna che poco dopo il tramonto e per un paio d'ore ci terrà compagnia. A pochi gradi a Nord Est dal satellite infatti trovermo Lambda Aquarii ,Hidor,. Da lì spaziando un pochino a sinistra apparirà il piccolo pallino bluastro...

    Allegato 27622