Sommario
Sole
Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 19, quando passa nella costellazione del Capricorno.
- 1 gennaio: sorge alle 07:38, tramonta alle 16:49
- 15 gennaio: sorge alle 07:36, tramonta alle 17:03
- 31 gennaio: sorge alle 07:25, tramonta alle 17:23
Dopo il solstizio d’inverno avvenuto il mese scorso, le giornate cominciano ad allungarsi e la durata del giorno aumenta di circa 48 minuti dall’inizio del mese.
Luna
Il giorno 10 alle ore 05:40 la Luna raggiunge il perigeo (363.242 Km di distanza), mentre il giorno 22 alle ore 00:44 si troverà nel punto più lontano dalla Terra nel corso della sua orbita, l’apogeo (404.911 km).
- Primo Quarto il 5 (ore 19:47)
- Luna Piena il 12 (ore 11:36)
- Ultimo Quarto il 19 (ore 22:16)
- Luna Nuova il 28 (ore 00:09)
- 1 gennaio: sorge alle 09:33 tramonta alle 20:10
- 15 gennaio: tramonta alle 09:25, sorge alle 20:40
- 31 gennaio: sorge alle 09:19 tramonta alle 21:15
sorgere e tramontare:
Come ruota la Luna?
di Vincenzo Zappalà
Terra al $Perielio$
Il giorno 3, alle ore 10:11, la Terra si trova nel punto più vicino al Sole nel corso della sua orbita, il perielio (0.983 AU). In genere si è portati a pensare che la Terra sia più vicina al Sole durante il periodo estivo per via del caldo, ma non è così. Questo perchè le diverse temperature che caratterizzano le stagioni non sono dovute alla variazione di distanza dalla nostra stella, bensì alla variare dell’angolo di incidenza dei raggi solari sulla superficie terrestre nel corso dell’orbita. Il fenomeno è causato dall’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano orbitale.
Posizione dei pianeti
Mercurio

Il nuovo anno inizia con un periodo di buona osservabilità mattutina, soprattutto nel corso della seconda decade di gennaio, quando Mercurio arriverà a sorgere quasi un’ora e 40 minuti prima del Sole. Avremo quindi buone possibilità di scorgerlo a Sud – Est tra le prime luci dell’alba. A fine mese l’intervallo di osservabilità si riduce sensibilmente: il pianeta sorge un’ora prima del Sole.
ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]
Venere

Le prime ore della notte saranno illuminate dallo splendore di Venere, che in questo mese di gennaio raggiunge le condizioni di migliore osservabilità serale. Venere infatti tramonta ben 4 ore dopo il Sole. Sarà opportuno approfittare di queste condizioni molto favorevoli, perché nelle settimane successive il pianeta si abbasserà molto velocemente verso l’orizzonte occidentale e ben presto non sarà più visibile nel cielo della sera (dagli ultimi giorni di marzo e per tutto il resto dell’anno sarà visibile solo al mattino presto). Venere attraversa la costellazione dell’Acquario per entrare nei Pesci il giorno 23. Da segnalare la congiunzione con Nettuno del 13 gennaio.[Per saperne di più]
Marte

Le condizioni di osservabilità di Marte sono molto simili a quelle di Venere. Dopo il tramonto del Sole sono entrambi ben visibili a Sud-Ovest. In pratica si assiste ad una sorta di inseguimento, in cui il pianeta più luminoso si avvicina molto lentamente al pianeta rosso, senza riuscire a raggiungerlo: Marte si sposta dall’Acquario ai Pesci, dove fa il suo ingresso il 19 gennaio, alcuni giorni prima di Venere. [Per saperne di più]
Giove

Il pianeta gigante è il protagonista della seconda parte della notte. Continuando ad anticipare l’orario del proprio sorgere lo si può vedere culminare a Sud prima del sorgere del Sole e a fine mese già intorno alla mezzanotte apparirà sull’orizzonte ad Est. Giove rimane per tutto il mese nella Vergine, dove sarà in congiunzione con la stella più luminosa della costellazione, Spica, il 20 gennaio.
Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Per saperne di più]
Saturno

Dopo la congiunzione con il Sole dello scorso mese di dicembre, il pianeta con gli anelli riappare al mattino, dopo possiamo individuarlo basso sull’orizzonte orientale, ancora nella costellazione dell’Ofiuco, dove era rimasto per tutto il 2016. Tra le prime luci dell’alba sarà interessante la successione di tre astri : più in basso Mercurio, poi Saturno e, più alto e più verso Sud, Antares, la stella più luminosa dello Scirpione Saturno si trova approssimativamente alla stessa altezza sull’orizzonte di Antares, la stella più brillante dello Scorpione. [Per saperne di più]
Urano

Il pianeta è ancora osservabile a Sud-Ovest nella prima parte della notte, anche se le ore disponibili per poterlo seguire in cielo sono destinate a diminuire. Negli ultimi giorni del mese Urano tramonta infatti prima di mezzanotte. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per riuscire ad individuarlo si consiglia l’uso di un telescopio. Il pianeta dal 2009 si trova nella costellazione dei Pesci, dove è destinato a rimanere anche per tutto il 2017.[Per saperne di più]
Nettuno

Abbiamo lasciato Nettuno in una congiunzione stretta con Marte proprio nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio. Come già segnalato, il giorno 13 si verifica la congiunzione con Venere. Il pianeta è quindi osservabile anch’esso a Sud-Ovest nelle prime ore della sera, anche se la sua luminosità è estremamente inferiore a quella di Marte e Venere, tanto da rendere necessario l’ausilio di un telescopio per poterlo individuare. Anche nel 2017 Nettuno rimane per tutto l’anno nella costellazione dell’Acquario, dove è entrato nel 2011 per rimanervi per un lungo periodo, fino al 2022.[Per saperne di più]
Plutone

Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.
Plutone è inosservabile: il 7 gennaio si trova infatti in congiunzione con il Sole. Per vederlo ricomparire al mattino sarà necessario attendere alcune settimane: data la sua luminosità, estremamente bassa, prima di riuscire ad osservarlo con il telescopio bisogna attendere che si trovi abbastanza alto sull’orizzonte orientale prima della comparsa delle luci dell’alba. Plutone si trova ancora nella parte alta del Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.
Congiunzioni
Luna – Venere – Marte

Il 2017 inizia con un suggestivo allineamento. La sera del 2 gennaio possiamo ammirare la falce di Luna crescente tra i pianeti Venere e Marte: i tre astri sono tutti raggruppati nella costellazione dell’Acquario.
Luna – Marte

La sera successiva, il 3 gennaio, la Luna ha oltrepassato Marte. Troviamo ancora i tre astri nella costellazione dell’Acquario, ma in un ordine diverso: Venere, Marte e la Luna crescente
Luna – Pleiadi

La Luna calante inizia ad attraversare la costellazione del Toro la sera dell’8 gennaio, dove si possono osservare le Pleiadi e la stella Aldebaran
Luna – Giove

Un suggestivo allineamento si verifica sull’orizzonte orientale nella seconda parte della notte tra il 18 e il 19 gennaio. Il pianeta Giove si trova tra la Luna all’Ultimo Quarto e la stella Spica, la più luminosa della costellazione della Vergine
Luna – Saturno

La mattina del 24 gennaio, prima del sorgere del Sole, si può osservare la congiunzione tra la sottile falce di Luna calante e il pianeta Saturno, nella costellazione dell’Ofiuco.
Luna – Venere

La sera del 31 gennaio si ripete l’incontro ravvicinato tra la falce di Luna crescente e i pianeti Venere e Marte. Il triangolo di astri luminosi in questa occasione si trova nella costellazione dei Pesci
Sciami meteorici: Le Quadrantidi

Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti, in quanto è attivo uno dei maggiori sciami dell’anno, quello delle Quadrantidi, dette anche da molti Bootidi poichè queste meteore sembrano irradiarsi da una zona posta all’incirca a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote.
Nel nostro paese dal crepuscolo serale a mezzanotte il radiante viene a trovarsi molto basso, quasi tangente all’orizzonte, di conseguenza il numero delle meteore osservabili risulta estremamente ridotto e soltanto da mezzanotte all’alba diventa conveniente osservarle, man mano che il radiante sale sempre più in altezza.
Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso nelle ore diurne del 3 gennaio, quando purtroppo da noi sarà giorno. Se consideriamo che in genere la frequenza oraria degli eventi si maniene sopra le 100 meteore per almeno una decina di ore, si vede che sfortunatamente quest’anno non avremo neppure l’opportunità di osservare né la fase ascendente né quella discendente della curva di attività, ma solamente le zone meno dense della corrente meteorica. Ci dovremo accontentare pertanto di osservare questo sciame sia il 2/3 che il 3/4 gennaio, al di fuori del picco massimo. Nelle notti lontane dal massimo queste meteore sono poco luminose e paiono irradiarsi da un’area di cielo molto diffusa, mentre durante la massima attività appaiono molto brillanti da un radiante molto compatto.
Dall’Italia centro settentrionale il radiante è visibile per tutta la notte, ma dal tramonto a mezzanotte risulta troppo basso per ottenere osservazioni soddisfacienti. Occorre pertanto osservare da mezzanotte in poi per vedere via via aumentare il numero delle stelle cadenti. Per latitudini inferiori (all’incirca di Napoli) l’osservazione è ancor meno agevole, poiché il radiante risulta tramontare verso le 20h e quindi poco dopo sorgere nuovamente.
Costellazioni
Il cielo orientale di inizio anno si presenta, nelle prime ore della notte, con le costellazioni zodiacali del Cancro e, di seguito, del Leone.
A occidente si avviano al tramonto la piccola costellazione dell’Ariete, e quella molto più grande ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice più alto sull’orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l’omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, praticamente allo zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l’Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.
La stella più luminosa dell’Auriga è Capella, termine che in latino significa “capretta”. La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni – ma prive di stelle brillanti – della Balena e dell’Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.
Di quest’ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere un’osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.
Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un’altra stella facilmente identificabile: Procione.
Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla stella polare (come trovarla?) nell’Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l’inconfondibile forma a “W”, la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l’Orsa Maggiore e la Giraffa.
Comete del Mese
a cura di Etruscastro

Nel mese di GENNAIO 2017 porteremo scompiglio nelle comete proposte da astronomia.com. Lasceremo le deludenti 237P LINEAR e la 144/KUSHIDA e seguiremo 2 tra le più promettenti comete di questo nuovo anno: la 45P/ HONDA-MRKOS-PAJDUSAKOVA , la C/2016 U1 NEOWISE e, in attesa della C/2015 ER61 PANSTARRS che promette di essere visibile ad occhio nudo in primavera, seguiremo ancora la C/2015 V2 JOHNSON.
DSJ – Giornalino astronomico di Gennaio
a cura di Etruscastro

Iniziamo il 2017 con una coppia di oggetti stratosferici per gli osservatori visuali del cielo. Parliamo di una coppia di galassie che sono parte di uno dei super ammassi galattici più densi e vicini della nostra Via Lattea: NGC 1399, NGC 1404, e l’ammasso della Fornace.
Mappe del cielo ed eventi del mese
Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.
Ottima guida.
Buonasera, riguardo lo sciame delle quadrantidi, volevo solo chiarire che non c'e' nessus disturbo lunare visto che questa tramonta verso le 22.30 del 3 gennaio!
Grazie per l'informazione. In effetti, il giorno 3 la luna tramonta verso le 22;25, ed il giorno 4 verso le 23;33.
Il punto è che le Quarantidi si manifestano tra il 28 dicembre ed il 12 gennaio, con un picco verso il 4 gennaio, quindi qualche disturbo potremmo averlo verso la fine del periodo. @Stefano Simoni, dacci un'occhiata...
Nel frattempo, @Enrico finotto, ti spiacerebbe presentarti QUI?
Errore mio, il paragrafo delle meteore era quello dello scorso anno!
Grazie per la segnalazione