Sommario
- Sole
- Luna
- Posizione dei pianeti
- Congiunzioni
- Sciami meteorici: Geminidi del 2017 (News su 3200 Phaethon!)
- costellazioni
- Comete del Mese
- DSJ – Giornalino deep sky
- Mappe del Cielo
- effemeridi di Sole, Luna e Pianeti
Sole
Si trova nella costellazione dell’Ofiuco fino al 18, data in cui passa nella costellazione del Sagittario.
Solstizio d’inverno
Il giorno 21, alle ore 16.20, si verifica il solstizio d’inverno e si entra ufficialmente nell’inverno astronomico. Il sole raggiunge la sua massima distanza al di sotto dell’equatore celeste (circa -23,27°), e l’arco apparente descritto da sud-est a sud-ovest è ridotto al minimo, con il risultato di avere il giorno più corto dell’anno.
Ma come, non era Santa Lucia “il giorno più corto che ci sia”?
Contrariamente a quanto si pensa, il 13 dicembre (Santa Lucia) non è il giorno più corto dell’anno (o la notte più lunga). In realtà in prossimità del 13 dicembre si verifica il periodo in cui il Sole tramonta prima. Il primato del giorno più breve dell’anno spetta invece al giorno del solstizio d’inverno.
Dati alla mano, il giorno 21 il Sole tramonta alle 16.42, circa 3 minuti dopo rispetto al 13, ma anche il suo sorgere è ritardato di alcuni minuti (ben 6′ rispetto al giorno 13), avendo luogo alle 7.35: a conti fatti, il Sole resta sopra l’orizzonte circa 3 minuti in meno rispetto al giorno 13. Possiamo quindi affermare che il giorno più corto dell’anno è il 21 dicembre
- 1 dicembre: sorge alle 07:18, tramonta alle 16:40
- 15 dicembre: sorge alle 07:31, tramonta alle 16:40
- 31 dicembre: sorge alle 07:38, tramonta alle 16:49
la durata del giorno diminuisce di circa 10 minuti dall’inizio del mese.
Luna
Il giorno 4 alle ore 09:52 la Luna raggiunge il perigeo (357.494 Km di distanza), mentre il giorno 19 alle ore 02:12 si troverà nel punto più lontano dalla Terra nel corso della sua orbita, l’apogeo (406.599 km).
- Luna Piena il 3(ore 16:49)
- Ultimo Quarto il 10 (ore 08:53)
- Luna Nuova il 18 (ore 07:32)
- Primo Quarto il 26 (ore 10:22)
sorgere e tramontare:
- 1 dicembre: sorge alle 15:31, tramonta alle 04:11(del giorno 2)
- 15 dicembre: sorge alle 04:34, tramonta alle 15:14
- 31 dicembre: sorge alle 15:33, tramonta alle 05:22 (del 1 gennaio 2018)
Come ruota la Luna?
di Vincenzo Zappalà
Posizione dei pianeti
Mercurio

Nei primi giorni di dicembre si può tentare un’ultima osservazione serale del pianeta, che tramonta un’ora dopo il Sole. Mercurio sarà molto vicino all’orizzonte occidentale, difficile da vedere nella luce del crepuscolo. Il 13 dicembre si verifica la congiunzione con il Sole. Dopo alcuni giorni di inosservabilità, Mercurio riappare tra le luci dell’alba. La sua altezza sull’orizzonte orientale aumenta rapidamente e alla fine dell’anno, quando sorge oltre un’ora e mezza prima del Sole, ci sono buone probabilità di riuscire ad individuarlo al mattino presto.
ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]
Venere

Dopo un lungo periodo di visibilità mattutina, iniziato alla fine dello scorso mese di marzo, il pianeta più luminoso scompare alla nostra vista, avvicinandosi la data della congiunzione con il Sole, prevista per l’8 gennaio del 2018. Nei primi giorni di dicembre Venere sorge sull’orizzonte a Sud-Est circa 45 minuti prima del Sole, quando il cielo è già chiaro per la luce dell’alba. A fine anno Venere si trova ormai vicinissimo al Sole ed è assolutamente inosservabile. Nelle ultime settimane dell’anno Venere attraversa rapidamente varie costellazioni: dalla Bilancia passa allo Scorpione il giorno 3, il 7 raggiunge l’Ofiuco, il 22 dicembre fa il suo ingresso nel Sagittario. [Per saperne di più]
Marte

Il pianeta è facilmente osservabile a Sud-Est prima del sorgere del Sole. All’inizio di dicembre lo si può individuare nella parte centrale della costellazione della Vergine, vicino alla stella Spica. Il pianeta si sposta rapidamente, facendo il suo ingresso nella costellazione della Bilancia il 21 dicembre, dove continua il suo cammino avvicinandosi a Giove. [Per saperne di più]
Giove

In questo mese di dicembre assistiamo all’avvicendamento tra Venere, che lascia i cieli del mattino, e Giove, che rimane il pianeta più luminoso visibile prima del sorgere del Sole. L’altezza sull’orizzonte aumenta progressivamente con il passare delle settimane, rendendo sempre più agevole l’osservazione del pianeta gigante a Sud-Est, tra le prime luci dell’alba. Giove si trova nella costellazione della Bilancia, dove sarà presto raggiunto da Marte.
Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Per saperne di più]
Saturno

Anche l’ultimo pianeta osservabile in orario serale termina il suo lungo periodo di permanenza nel cielo notturno. Per alcune settimane Saturno è inosservabile a causa della congiunzione con il Sole che si verifica il 21 dicembre. Dovremo attendere il prossimo anno per iniziare a scorgerlo nuovamente, ma al mattino prima del sorgere del Sole. Saturno si trova nella costellazione del Sagittario. [Per saperne di più]
Urano

Il pianeta culmina a Sud nel corso delle prime ore di oscurità è rimane osservabile per oltre metà della notte. Nelle ore centrali della notte Urano si avvicina all’orizzonte a Sud-Ovest dove lo vediamo tramontare nel corso successive alla mezzanotte. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente è necessario l’uso di un telescopio. Il pianeta si muove impercettibilmente con moto retrogrado nella costellazione dai Pesci, dove si trova dal 2010. [Per saperne di più]
Nettuno

Lo si può ancora osservare a Sud-Ovest per alcune ore nella prima parte della notte. L’orario del suo tramonto si anticipa con il trascorrere dei giorni. Come sempre, data la bassa luminosità, Nettuno può essere individuato solo con l’aiuto del telescopio. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022. [Per saperne di più]
Plutone

Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.
Plutone è ormai praticamente inosservabile: la distanza angolare dal Sole è ormai estremamente ridotta. Nella prima parte del mese, dopo il tramonto del Sole, Plutone è molto basso sull’orizzonte occidentale. Alla fine dell’anno sarà già prossimo alla congiunzione con il Sole che si verificherà il 9 gennaio 2018. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.
Anche in condizioni favorevoli all’osservazione sono comunque necessari un cielo scuro, una buona carta stellare e almeno un telescopio da 8″ di apertura (200mm), data la sua magnitudo 14. [Per saperne di più]
Congiunzioni
Luna – Pleiadi

La Luna quasi piena la sera del 2 dicembre inizia ad attraversare la costellazione del Toro, dove possiamo osservarla insieme alle Pleiadi ed alla stella Aldebaran
Mercurio – Saturno

Saturno saluta il cielo della sera e si avvicina inesorabilmente alla congiunzione con il Sole. Il 6 dicembre, appena dopo il tramonto del Sole, si trova estremamente basso sull’orizzonte occidentale, in congiunzione con Mercurio.
Luna – Giove – Marte

Prima del sorgere del Sole, al mattino del 14 dicembre, la falce di Luna calante si trova tra Giove (più basso sull’orizzonte) e Marte; i tre astri si trovano nelle costellazioni della Vergine e della Bilancia
Luna – Venere – Mercurio

Ad un solo giorno dalla Luna Nuova, la mattina del 17 dicembre il sottilissimo falcetto di Luna sorge seguito da Mercurio e Venere, difficili da individuare tra le luci dell’alba che preannunciano l’imminente sorgere del Sole.
Luna – Pleiadi

Nella notte tra il 30 ed il 31 dicembre la Luna attraversa la costellazione del Toro oltrepassando le Pleiadi e avvicinandosi, fino a sfiorarla, la stella Aldebaran
Sciami meteorici
Sciami meteorici: Le Geminidi del 2017
La corrente meteorica principale del mese è senza dubbio quella delle Geminidi, particolarmente evidente tra il 10 e il 15 dicembre, comparabile per quantità e brillantezza delle stelle cadenti a quella delle Perseidi di agosto.
I più recenti studi hanno rilevato che lo sciame mostra un’attività massima sostenuta per parecchie ore, con due aumenti, il primo più consistente con meteore di debole luminosità e il secondo meno cospicuo con meteore più brillanti. Le vedremo irradiarsi da un’area poco a nord-ovest di Castore. Questa sarà un’ulteriore chance di osservazione da non perdere per contribuire allo studio di questo sciame, che si sta evolvendo in maniera molto rapida e che, secondo studi, è destinato a cessare del tutto nel giro di un centinaio d’anni.
Buone osservazioni!
L’asteroide Phaethon ci passerà accanto il 16 dicembre
3200 Phaethon, l’asteroide responsabile della pioggia meteorica delle Geminidi, sta per compiere un flyby storico: il 16 dicembre, infatti, verso la $mezzanotte$ italiana, raggiungerà una distanza di circa 10 milioni di chilometri dalla Terra.
Tutti i dettagli nel post di Corrado973, che ringrazio per la collaborazione.
Costellazioni
Con l’arrivo dell’Inverno entriamo definitivamente nel periodo di migliore osservabilità delle grandi costellazioni che caratterizzeranno i prossimi mesi. Le costellazioni autunnali, povere di stelle brillanti e non sempre facilmente identificabili dal neofita – Capricorno, Acquario, Pesci – si avviano al tramonto nel cielo di Sud – Ovest, sostituite a Sud – Est dall’inconfondibile costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida Sirio, dal Toro, dai Gemelli.
In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell’intera volta celeste; oltre alla già citata Sirio, ricordiamo la rossa Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capella nell’Auriga. Orione, la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura ed dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph che ne disegnano il contorno. Con piccoli strumenti (è sufficiente anche un buon binocolo) non è difficile individuare la celeberrima nebulosa M42, situata nella spada, poco al di sotto della cintura.
Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare a Ovest alcune costellazioni che abbiamo potuto seguire per il periodo autunnale: il grande quadrilatero di Pegaso, Andromeda con l’omonima galassia, Perseo, la minuscola costellazione del Triangolo, accanto all’altrettanto piccola costellazione zodiacale dell’Ariete. Dalla parte opposta del cielo, in tarda serata si potrà assistere al sorgere del Cancro e, successivamente, del Leone.
A Nord le costellazioni circumpolari compongono un cerchio ideale intorno all’Orsa Minore, con all’estremità la stella polare (come trovare la $stella polare$?): in senso antiorario incontriamo Cassiopea, Cefeo, il Dragone, l’Orsa Maggiore e la Giraffa.
Comete del Mese
a cura di Etruscastro

La C/2017 O1 ASASSN sarà la cometa più interessante per luminosità e posizione, la troveremo infatti in piena zona Polo Nord Celeste (PNC) a pochi gradi apparenti di distanza con la stella Polare, quindi visibile tutta la notte con una buona magnitudine. Segue la 24P/SCHAUMASSE, visibile durante la seconda parte della notte nella costellazione della Vergine a non moltissima distanza apparente (circa 10° di separazione!) dai pianeti Marte e Giove. Chiuderemo la “carrellata” con la 62P/TSUCHINSHAN 1, che sarà a “traino” (nel vero senso della parola) della 24P/SCHAUMASSE, dato che hanno quasi la stessa identica traiettoria e sono separate da pochi gradi di distanza apparente
Ricordiamo che anche queste mese tutte le comete proposte saranno osservabili solo tramite strumenti!
DSJ – Giornalino astronomico di Dicembre
a cura di Etruscastro

Nel numero 92 del DSJ (Deep Sky Journal) di Astronomia.com, che chiude questo 2017 astronomicamente interessante, parliamo di un oggetto che in realtà ne racchiude 2 distinti. Parliamo di uno splendido sistema doppio, noto come Gamma Arietis o, per le varie app, Mesarthim.
Mappe del cielo
Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.
Grazie @Stefano Simoni.
Scusa, una mia perplessità, dici, a proposito di Venere:
Scusate, sui pianeti era rimasta la revisione dello scorso anno
ora è ok!
Ciao
Mi sembra che i dati riferiti al sorgere e al tramonto della Luna non siano corretti.
Ad esempio a me risulta che il primo dicembre sorga alle 16:00 circa e tramonti il 2/12 alle 04:15..Grazie Valter
Scusate ancora per le sviste, le cose non andrebbero fatte di fretta!
Spero sia tutto in ordine ora.
A proposito delle Geminidi ho trovato nei giorni scorsi qualcosa che ha a che fare col corpo progenitore...
Mi riferisco a 3200 Phaeton che è entrato nelle cronache perché c'è la conferma che il 16 dicembre raggiungerà la distanza di 6,4 milioni di miglia dalla Terra. Sarà il punto più vicino alla Terra in cui questo asteroide si troverà dal dicembre 1974, quando era a circa 5 milioni di miglia di distanza.
In una dichiarazione sullasteroide, un portavoce della NASA ha detto: Con un diametro di circa 5 km, Phaethon è il terzo asteroide più grande vicino alla Terra classificato come potenzialmente pericoloso. La NASA prevede che Phaethon farà il suo passaggio più vicino alla Terra il 16 dicembre, quando lagenzia spaziale spera di ottenere immagini dettagliate dellasteroide.
Il portavoce della NASA ha continuato: Phaethon si avvicinerà entro 0.069 ua dalla Terra il 16 dicembre 2017, quando sarà lobiettivo di un potente imaging radar a Goldstone e Arecibo. Sarà la migliore opportunità fino a oggi per le osservazioni radar di questo asteroide e speriamo di ottenere immagini dettagliate. Le immagini dovrebbero essere eccellenti per ottenere un modello 3D dettagliato.
Il prossimo passaggio è previsto nel 2093. La dichiarazione della NASA arriva proprio il giorno dopo che gli esperti dellImmanuel Kant Baltic Federal University di Konigsberg, in Russia, avevano pubblicato un video sul percorso di Phaethon. Il video spiega che linsolita orbita dellasteroide lo vedrà passare più vicino al sole di qualsiasi altro asteroide conosciuto. 3200 Phaethon ha sorpreso gli scienziati per le sue caratteristiche sia di asteroide che di cometa.
In uno dei suoi precedenti incontri ravvicinati con la Terra, gli scienziati avevano rilevato polvere scorrere dalla roccia spaziale che somigliava alle code di ghiaccio sciolto viste in coda alla maggior parte delle stelle comete. Ma lorbita di Phaethon ha le sue origini in una regione tra Marte e Giove, dove comunemente si originano gli asteroidi. Di solito, le comete di ghiaccio provengono da regioni più fredde dello spazio oltre Nettuno.
In una dichiarazione, lImmanuel Kant Baltic Federal University ha detto: Apparentemente, questo asteroide in precedenza era un oggetto molto più grande. Ma i suoi numerosi passaggi vicino al Sole hanno avuto leffetto di farlo sgretolare in pezzi più piccoli che alla fine hanno formato questo sciame meteorico. In tal caso, lasteroide stesso potrebbe essere il residuo del nucleo di una cometa. Lorbita estremamente allungata dellasteroide, grazie alla quale a volte arriva più vicino al sole rispetto a Mercurio e a volte si allontana oltre Marte, è un altro argomento che sostiene questa teoria.
Vi linko inoltre una sorta di simulazione della sua orbita.
https://www.youtube.com/watch?v=-ODTc1nr7qY
Grazie Corrado, ho inserito il link direttamente nella pagina del cielo
Potrebbe essere interessante questa mappa che mostra il percorso tra gli astri a partire da oggi 10 dicembre dell'asteroide.


Allegato 27067
Buongiorno a tutti,
oggi 17 dicembre dovrebbe essere il giorno propizio per tentare di osservare l'asteroide 20 Massalia,
che raggiungerà l’opposizione e potrà essere rintracciarla tra le stelle del Toro.
Un’altra curiosità di (20) Massalia è di essere un asteroide la cui orbita è praticamente identica a quella di (44) Nysa, tanto simile che uno strettissimo avvicinamento tra i due oggetti (avvenuto l’11 aprile 1988 di sole 0,037 UA) fu sfruttato nel 1989 dal satellite Hipparcos per determinarne la massa. Rispetto a (44) Nysa, le dimensioni di (20) Massalia sono quasi doppie (162x143x130 km) ma, nonostante ciò, il contenuto valore dell’albedo lo rende di pochissimo più luminoso durante le sue opposizioni più profonde (1,0 UA, mag. +8,3). Questa del 2017 sarà proprio un’opposizione profonda che porterà l’asteroide a una distanza di 1,094 UA dalla Terra e a una magnitudine di +8,4.
Il mio Stellarium non me lo rivela ma basta andare su Heavens Above per ricavarne la posizione.
Notizie di questo oggetto , del quale io ho appreso solo pochi giorni fa l'esistenza, ne ho trovate poche ma qui ci sono alcune info importanti. Per quanto riguarda 44 Nysa un utente del forum scriveva notizie nel 2015.
Varie fonti on line tra cui Coelum
Buona domenica a tutti
Buongiorno a tutti...Ancora su 3200Phaethon.
Allegato 27223
Queste immagini radar dell'asteroide 3200 Phaethon sono state ottenute dagli astronomi presso l'Osservatorio di Arecibo della National Science Foundation il 17 dicembre 2017. Le osservazioni di Phaethon sono state condotte ad Arecibo dal 15 al 19 dicembre 2017. Le immagini hanno una scala di 75m/pixel, si deduce quindi che l'asteroide abbia un diametro di 6km. . Immagine: Arecibo Observatory / NASA / NSF
Dopo i guai derivati dall'uragano Arecibo ci regala osservazioni da favola.
Dettagli e animazioni alla fonte:
https://www.jpl.nasa.gov/news/news.p...aily20171222-1