Il cielo di Ottobre 2018

Sciame delle Orionidi, costellazioni e pianeti osservabili, congiunzioni, oggetti deep sky e altro. Tutti gli eventi osservabili nel cielo di Ottobre 2018.

Video di Ottobre 2018


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Sole

Sole
Si trova nella costellazione della Vergine fino al giorno 31, quando entra in quella della Bilancia.

  • 1 ottobre: sorge alle 07:07, tramonta alle 18:52
  • 15 ottobre: sorge alle 07:22, tramonta alle 18:29
  • 31 ottobre: sorge alle 06:41, tramonta alle 17:06 (Ora Solare)

la durata del giorno diminuisce di circa 1 ora e 20 minuti dall’inizio del mese. Nella notte tra il 27 e il 28 torna in vigore l’Ora Solare: pertanto, lancette dell’orologio spostate un’ora indietro!

Effemeridi complete

Luna

Luna
Il giorno 5 alle ore 23:56 la Luna raggiunge il perigeo (366.394 Km di distanza), mentre il giorno 17 alle ore 21:31 si troverà nel punto più lontano dalla Terra nel corso della sua orbita, l’apogeo (404.229 km). Il giorno 31 alle ore 21:21 raggiunge nuovamente il perigeo (370.209 Km di distanza).

  • Ultimo Quarto il 2 (ore 11:48)
  • Luna Nuova il 9 (ore 05:49)
  • Primo Quarto il 16 (ore 20:03)
  • Luna Piena il 24 (ore 18:47)
  • Ultimo Quarto il 31 (ore 17:43)

sorgere e tramontare:

  • 1 ottobre: sorge alle 23:18, tramonta alle 13:29
  • 15 ottobre: sorge alle 13:31, tramonta alle 23:06
  • 31 ottobre: sorge alle 23:19, tramonta alle 13:15
  • Effemeridi complete

Posizione dei pianeti

Mercurio

MercurioIl mese di Ottobre non è favorevole all’osservazione del pianeta più prossimo al Sole. Anche se Mercurio è tornato ad affacciarsi timidamente nel cielo serale, la sua ridotta distanza angolare dal Sole e la scarsa altezza sull’orizzonte aumentano. Pertanto il pianeta rimane sempre molto basso in cielo, tanto da confondersi tra le luci luce del crepuscolo serale. A fine mese, Mercurio tramonta circa 50 minuti dopo il Sole.

ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]

Venere

VenereNel mese di Ottobre salutiamo Venere, che con la sua brillantezza ci ha accompagnato per mesi. Già ad inizio mese, infatti, il pianeta tramonta solo pochi minuti dopo il Sole e sarà difficile riuscire a scorgerlo nei pressi dell’orizzonte ad Ovest. Il 26 ottobre Venere si trova in congiunzione con il Sole. Non dovremo attendere a lungo per osservarlo di nuovo, ma lo si potrà fare nel cielo del mattino, prima del sorgere del Sole. .[Per saperne di più]

Marte

MarteLa visibilità del pianeta non cambia molto rispetto a quella del mese precedente. Anche a ottobre possiamo osservare la culminazione di Marte a Sud nel corso delle prime ore di oscurità. Anche se l’orario del suo tramonto anticipa gradualmente, abbiamo ancora a disposizione la prima parte della notte per osservarlo a Sud-Ovest. Nel corso del mese Marte attraversa un ampio tratto della costellazione del Capricorno.[Per saperne di più]

Giove

GioveAnche la visibilità del gigante gassoso ha i giorni contati. Ad inizio mese tramonta circa un’ora dopo Venere, pertanto lo si può individuare ad Ovest nel crepuscolo serale, molto basso sull’orizzonte. A fine mese la sua osservabilità sarà analoga a quella di Mercurio, con cui si trova in congiunzione il giorno 30. Giove sta percorrendo un tratto della Bilancia avvicinandosi al limite con la costellazione dello Scorpione.

Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Per saperne di più]

Saturno

GioveAnche in questo mese il pianeta si mantiene alla stessa distanza apparente (ricordiamoci sempre che sulla sfera celeste manca la percezione della profondità) sia da Marte che da Giove. Tramonta quindi dopo il pianeta gigante ma ben prima del pianeta rosso. Possiamo quindi osservarlo solo nelle prime ore delle sera, a Sud-Ovest, nella costellazione del Sagittario. [Per saperne di più]

Urano

UranoIl 24 ottobre il pianeta si trova all’opposizione rispetto al Sole. Per il pianeta si verifica quindi il periodo di migliore osservabilità per l’anno in corso. Sarà possibile osservarlo per l’intera notte. Fa la sua comparsa sull’orizzonte orientale poco dopo il tramonto del Sole, culmina a Sud nelle ore centrali della notte e tramonta ad occidente quando il cielo si illumina alla luce dell’alba. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente è opportuno l’uso di un telescopio. Il pianeta si sposta lentamente, con moto retrogrado, nella costellazione nella costellazione dell’Ariete, molto vicino al limite con i Pesci.[Per saperne di più]

Nettuno

NettunoDopo l’opposizione del mese scorso, il pianeta rimane ancora osservabile per gran parte della notte. Dopo il tramonto del Sole si trova già relativamente alto in cielo in direzione Sud-Est. Nel corso della prima parte della notte raggiunge la massima altezza (culminazione) a Sud. Per poter osservare Nettuno è sempre necessario l’uso del telescopio, data la bassa luminosità del pianeta, non accessibile all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo che si concluderà solo nell’anno 2022.[Per saperne di più]

Plutone

PlutonePreso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.

L’osservabilità di Plutone è simile a quello di Saturno, ovvero limitata alle prime ore della sera: al calare dell’oscurità Plutone è già basso in cielo a Sud-Ovest. Data la luminosità molto bassa, è necessario l’uso di un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo. Plutone si sposta con estrema lentezza nella costellazione del Sagittario, dove resterà per molti anni ancora, fino al 2023.[Per saperne di più]

Congiunzioni

Luna – Mercurio – Venere

Congiunzione Luna - Mercurio - Venere, giorno 10 - cielo di ottobre
Luna – Mercurio – Venere, giorno 10 ore 18:50

Prima congiunzione di Ottobre al limite dell’osservabilità. Il giorno 10, il giorno dopo la Luna Nuova, ricompare il sottilissimo falcetto di Luna crescente sull’orizzonte occidentale. Mercurio e Venere sono ancora più bassi della luna sulla linea dell’orizzonte ed è quasi impossibile riuscire a distinguerli nella luce del tramonto. Vale la pena tentare, ma solo se abbiamo l’orizzonte completamente sgombro.

Luna – Giove

Congiunzione Luna - Giove, giorno 11 ore 19:30 - cielo di ottobre
Luna – Giove, giorno 11 ore 19:30

Mentre Venere e Mercurio si accingono a tramontare, il falcetto di Luna che si trova poco più in alto raggiunge Giove, che riusciamo ancora a scorgere nella luce del crepuscolo serale dell’11 ottobre. La costellazione della Bilancia fa da sfondo all’evento.

Luna – Saturno

Congiunzione Luna - Saturno, giorno 15 ore 21:30 - cielo di ottobre
Luna – Saturno, giorno 15 ore 21:30

Nel corso della prima parte della notte del 15 ottobre la Luna, prossima alla fase del Primo Quarto, tramonta poco dopo Saturno. I due astro si trovano nella costellazione del Sagittario.

Luna – Marte

Congiunzione Luna - Marte, giorno 18 ore 21:30 - cielo di ottobre
Luna – Marte, giorno 18 ore 21:30

La notte del 18 ottobre possiamo osservare la Luna e Marte in congiunzione, al centro della costellazione del Capricorno.

Giove – Mercurio

Congiunzione Giove - Mercurio, giorno 30 ore 17:45 - cielo di ottobre
Giove – Mercurio, giorno 30 ore 17:45

La sera del 30 ottobre i due pianeti Giove e Mercurio si trovano in congiunzione. Possiamo provare ad individuarli sull’orizzonte occidentale, nella luce del crepuscolo, dove si trovano vicino al limite tra le costellazioni della Bilancia e dello Scorpione. Uno spettacolo da non perdere!

Lo sciame meteorico delle Orionidi 2018

Sciame meteorico delle Orionidi - cielo del mese di Ottobre
Sciame meteorico delle Orionidi

Conosciute come lo sciame-fratello delle Eta Aquaridi di maggio, le Orionidi di fine ottobre sono associate alla cometa di Halley, la più conosciuta e studiata delle comete.

Lo sciame si produce ogni anno negli stessi giorni allorchè l’orbita terrestre incrocia la scia di polveri – che vaporizzano in atmosfera ad un’$altezza$ di circa 100 km – lasciata dal passaggio della cometa ed ha come radiante la zona di Orione che è ai confini con le stelle dei Gemelli.

Saranno ben visibili dopo mezzanotte, quando il radiante a nord di Betelgeuse sarà più alto sull’orizzonte. Tra il 18 e il 23 ottobre la Terra nel suo moto incontra zone più o meno dense di meteoroidi cosicchè di anno in anno si osservano variazioni della frequenza, sempre comunque superiore alle 20-30 meteore/h.

Purtroppo quest’anno l’osservazione sarà in parte disturbata dalla presenza della Luna, che nelle serate di picco si troverà fra primo quarto e Luna Piena.

Costellazioni

Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l’opportunità di osservare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo. Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall’Ofiuco e da Ercole.

Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il “Triangolo Estivo”, del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell’Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno. (si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).

Lungo l’eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell’Autunno e dell’Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli.

Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, vedremo per l’ultima volta per quest’anno il Sagittario; a Sud – Ovest il Capricorno e l’Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti. La costellazione dei Pesci è anch’essa poco appariscente, ma la sua posizione, a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.

Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell’Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit – cioè sulla verticale sopra le nostre teste. Tra Pegaso e la stella polare, quest’ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a “W”, e Cefeo, quest’ultima costellazione un po’ più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.

Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda. Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull’orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell’Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una “Y” rovesciata.

Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all’osservazione astronomica.

Iniziamo con il “Doppio Ammasso del Perseo“: si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo. Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.

Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale. Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l’aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata: è la famosa galassia di Andromeda (M31), omonima della costellazione che la ospita.

Galassia di Andromeda - M31
Galassia di Andromeda – M31

Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i “grandi numeri” che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a poco meno di 10.000 miliardi di km), ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene oltre 100 miliardi di stelle!

Concludiamo il tour del cielo con l’Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull’orizzonte settentrionale. Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.

Comete del Mese

a cura di Etruscastro

Comete del mese
Comete del mese di Ottobre 2018
Grandi cambiamenti rispetto al mese precedente. Abbandoniamo la ormai frammentata C/2017 S3 PANSTARRS e diciamo addio anche alle “vecchie” conoscenze C/2018 N1 NEOWISE e C/2016 R2 PanSTARRS, che ci hanno accompagnato durante i mesi estivi. Si affacciano nel cielo boreale altre due promettenti comete (almeno sulla carta!): la 46P/WIRTANEN e la 38P/STEPHAN-OTERMA.

Tutti i dettagli nel thread dedicato

DSJ – Giornalino astronomico di Ottobre

a cura di Etruscastro

NGC 7172
NGC 7172
Nel DSJ di Ottobre 2018, parliamo di un gruppo di galassie abbastanza ostiche da osservare, poste in una costellazione altrettanto elusiva. Un’impresa impossibile? No, ma prepariamoci per fare questo viaggio insieme, il risultato potrebbe sorprendervi!

Parliamo di NGC 7172-7173-7174-7176, nella costellazione del Pesce Australe.
Leggi tutto il thread di Ottobre 2018

Mappe del cielo

Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.

Informazioni su Stefano Simoni 629 Articoli
Di professione informatico, è nato e vive a Roma dove lavora come system engineer presso una grande azienda nel settore IT. E' l'ideatore e sviluppatore di Astronomia.com, portale nato dal connubio tra due delle sue più grandi passioni: "bit" e stelle. Da anni coltiva l’interesse per la progettazione e lo sviluppo di siti web aderenti agli standard e per il posizionamento sui motori di ricerca.

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