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Foto Astronomica di Ottobre 2022
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Video di Ottobre 2022
Sole
Si trova nella costellazione della Vergine fino al giorno 31, quando entra in quella della Bilancia.
- 1 ottobre: sorge alle 07:07, tramonta alle 18:52
- 15 ottobre: sorge alle 07:22, tramonta alle 18:29
- 31 ottobre: sorge alle 06:41, tramonta alle 17:06 (Ora Solare)
la durata del giorno diminuisce di circa 1 ora e 20 minuti dall’inizio del mese. Nella notte di Domenica 30 torna in vigore l’Ora Solare: pertanto, lancette dell’orologio spostate un’ora indietro, il che equivale ad un’ora di sonno in più 🙂
25 Ottobre: Eclissi Parziale di Sole
Il giorno 25, durante la mattinata, potremo assistere ad una eclissi parziale di Sole visibile da tutta Italia. Alcune regioni saranno più fortunate di altre ma, meteo permettendo, lo spettacolo è garantito.
Ecco tutti i dettagli nell’articolo di Pierluigi Panunzi:
Finalmente una bella eclissi di Sole visibile dall’Italia, il prossimo 25 ottobre
Luna
Il giorno 4 la Luna raggiunge il perigeo (369.328 Km di distanza), mentre il giorno 17 si trova nel punto più lontano dalla Terra nel corso della sua orbita, l’apogeo (404.328 km). Il giorno 29 si trova di nuovo al perigeo (368.294 km)
fasi lunari:
- Primo Quarto il 3 (ore 02:16)
- Luna Piena il 9 (ore 22:57)
- Ultimo Quarto il 17 (ore 19:17)
- Luna Nuova il 25 (ore 12:50)
sorgere e tramontare:
- 1 ottobre: sorge alle 13:21, tramonta alle 22:10
- 15 ottobre: sorge alle 21:52, tramonta alle 13:11 del giorno 16
- 31 ottobre: sorge alle 13:19, tramonta alle 22:19
- Effemeridi complete
Scopri tutti i segreti della Luna:
Posizione dei pianeti
Mercurio
L’elusivo pianeta è visibile al mattino poco prima dell’alba, sull’orizzonte orientale. Il periodo più favorevole è quello a cavallo tra la prima e la seconda settimana del mese. Il giorno 8 infatti, Mercurio raggiunge la massima distanza angolare dal Sole. Nei giorni successivi si riavvicina velocemente alla nostra stella, per divenire quasi inosservabile a fine mese.
ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]
Venere
Sta per terminare il lungo periodo di osservabilità di Venere, che dall’inizio dell’anno in corso ci tiene compagnia nel cielo del mattino. Già ad inizio ottobre, infatti, il pianeta sorge solo 30 minuti prima del Sole, rendendo molto breve la finestra osservativa. Col passare dei giorni riduce ulteriormente la distanza angolare dalla nostra stella, fino alla congiunzione che avviene il giorno 22. Bisognerà attendere alcune settimane per vederlo ricomparire nel cielo serale.[Per saperne di più]
Marte
Buon periodo per il pianeta rosso, che anticipa sempre più il suo sorgere. Lo troviamo in direzione orientale già dalle prime ore della notte. Marte attraversa la costellazione del Toro[Per saperne di più]
Giove
Ancora ottime le condizioni osservative di Giove, reduce dall’opposizione avvenuta il mese scorso. Nella prima parte della notte raggiunge la culminazione in direzione Sud, per poi scendere verso Sud-Ovest nella corso della seconda parte. Giove si sta spostando di moto retrogrado nella costellazione dei Pesci.
Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Per saperne di più]
Saturno
Il signore degli anelli è già alto nel cielo a partire dalle prime ore della sera, in culminazione (Sud). Nelle ora centrali della notte vole verso Sud-Ovest e si accinge al tramonto. Saturno si sposta nella costellazione del Capricorno.[Per saperne di più]
Urano
Ottime le condizioni osservative per Urano, prossimo all’opposizione. E’ infatti osservabile quasi per l’intera notte. In prima serata ad Est, dopo la mezzanotte in culminazione, e prima dell’alba in direzione Sud-Ovest, ormai sulla via del tramonto. Tuttavia, ricordo che per osservare questo pianeta è necessario l’ausilio di un buon binocolo (meglio se stazionato su treppiede) o, meglio ancora, di un telescopio. Urano attraversa la costellazione dell’Ariete.
[Per saperne di più]
Nettuno
Dopo l’opposizione avvenuta il mese scorso, Urano è ancora osservabile per quasi tutta la notte. Lo troviamo a Sud-Est dopo il tramonto del Sole, e successivamente in culminazione, nella prima parte della notte. Per osservare questo pianeta è consigliato l’uso di un telescopio.[Per saperne di più]
Plutone
Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.
Si può individuare verso Sud-Ovest nella prima parte della notte, per poi vederlo tramontare dopo pochissime ore. Data la sua luminosità molto bassa, è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza. Plutone attraversa la costellazione del Sagittario, che lo ospiterà fino al prossimo anno.[Per saperne di più]
Congiunzioni
Luna – Saturno (giorno 5)
La prima congiunzione del mese si verifica il giorno 5, quando una Luna oltre il Primo Quarto raggiunge Saturno. L’evento si svolge nella costellazione del Capricorno, ed è visibile a partire dalla prima serata.
Luna – Giove (giorno 8)
Il giorno 8 a partire dalla prima serata,e a poche ore dalla Luna Piena (che si verifica il giorno 9), il nostro satellite naturale incontra Giove, nella costellazione dei Pesci.
Luna – Pleiadi (giorno 12)
Il giorno 12, a partire dalle prime ore della sera, possiamo osservare la Luna che, all’interno della costellazione del Toro, raggiunge l’ammasso aperto delle Pleiadi M45.
Luna – Marte (giorno 14)
L’ultima congiunzione del mese si verifica il giorno 14. Durante il suo tragitto all’interno della costellazione del Toro la Luna, che il giorno 12 era nei pressi delle Pleiadi, raggiunge Marte.
Lo sciame meteorico delle Orionidi 2022
Conosciute come lo sciame-fratello delle Eta Aquaridi di maggio, le Orionidi di fine ottobre sono associate alla cometa di Halley, la più conosciuta e studiata delle comete.
Lo sciame si produce ogni anno negli stessi giorni allorchè l’orbita terrestre incrocia la scia di polveri – che vaporizzano in atmosfera ad un’altezza di circa 100 km – lasciata dal passaggio della cometa ed ha come radiante la zona di Orione che è ai confini con le stelle dei Gemelli.
In genere le meteore sono ben visibili dopo mezzanotte, quando il radiante a nord di Betelgeuse si trova più alto sull’orizzonte. Tra il 18 e il 23 ottobre la Terra nel suo moto incontra zone più o meno dense di polveri, cosicchè di anno in anno si osservano variazioni della frequenza, sempre comunque superiore alle 20-30 meteore/h.
Quest’anno l’osservazione sarà abbastanza favorevole dato che la Luna calante (che raggiungerà la fase di Nuova il giorno 25), durante i giorni di picco ritarda progressivamente il suo sorgere, fino a garantirci parecchie ore di buio.
Costellazioni
Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l’opportunità di osservare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo. Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall’Ofiuco e da Ercole.
Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il “Triangolo Estivo”, del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell’Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno. (si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
Lungo l’eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell’Autunno e dell’Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli.
Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, vedremo per l’ultima volta per quest’anno il Sagittario; a Sud – Ovest il Capricorno e l’Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti. La costellazione dei Pesci è anch’essa poco appariscente, ma la sua posizione, a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.
Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell’Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit – cioè sulla verticale sopra le nostre teste. Tra Pegaso e la stella polare, quest’ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a “W”, e Cefeo, quest’ultima costellazione un po’ più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.
Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda. Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull’orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell’Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una “Y” rovesciata.
Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all’osservazione astronomica.
Iniziamo con il “Doppio Ammasso del Perseo“: si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo. Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.
Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale. Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l’aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata: è la famosa galassia di Andromeda (M31), omonima della costellazione che la ospita.
Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i “grandi numeri” che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a poco meno di 10.000 miliardi di km), ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene oltre 100 miliardi di stelle!
Concludiamo il tour del cielo con l’Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull’orizzonte settentrionale. Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
Comete del Mese
a cura di Etruscastro
In questo appuntamento di ottobre 2022 seguiremo le seguenti comete: C/2022 E3 ZTF, C/2022 P1 NEOWISE e C/2020 V2 ZTF.
Mappe del cielo
Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.
Grazie