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Foto Astronomica di Novembre 2023
Si tratta di una tipica bolla di vento stellare generata da una massiccia stella di Wolf-Rayet (la HD 192163), che si trova al suo interno. Questa stella sarebbe anche la responsabile della nebulosa, che costituirebbe il materiale degli strati più esterni della stella espulsi. Questo vento è andato a collidere col materiale espulso dalla stella durante il raggiungimento dello stadio di gigante rossa, fra 250.000 e 400.000 anni fa, energizzandolo. Il risultato è un guscio gassoso e la presenza di due onde d’urto, che hanno poi interagito col denso mezzo interstellare circostante.
La nebulosa si estende nello spazio per una dimensione di circa 16 anni luce e dista circa 4700 anni luce dal nostro sistema solare.
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Video di Novembre 2023
Sole
Si trova nella costellazione della Bilancia fino al giorno 23, quando entra nello Scorpione.
- 1 novembre: sorge alle 06:42, tramonta alle 17:05
- 15 novembre: sorge alle 06:59, tramonta alle 16:50
- 30 novembre: sorge alle 07:17, tramonta alle 16:40
- Effemeridi complete
La durata del giorno diminuisce di circa un’ora dall’inizio del mese.
Luna
Il giorno 6 la Luna raggiunge l’apogeo (404.569 Km di distanza), mentre il giorno 21 si troverà nel punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita, il perigeo (369.819 km).
fasi:
- Ultimo Quarto il giorno 5
- Luna Nuova il giorno 13
- Primo Quarto il giorno 20
- Luna Piena il giorno 27
sorgere e tramontare:
- 1 novembre: sorge alle 19:27, tramonta alle 10:51 del giorno successivo
- 15 novembre: sorge alle 09:24, tramonta alle 18:02
- 30 novembre: sorge alle 19:08, tramonta alle 10:29 del 1 dicembre
- Effemeridi complete
Scopri tutti i segreti della Luna:
Posizione dei pianeti
Mercurio
Dopo la congiunzione con il Sole avvenuta il mese scorso, l’elusivo mercurio ricompare timidamente nel cielo serale. Tuttavia ad inizio mese risulterà assai difficile da osservare, data la ridotta distanza angolare dal sole. Bisognerà attendere, pertanto, la fine di novembre per riuscire a scorgerlo fra le luci del crepuscolo serale.
ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]
Venere
Venere è osservabile a partire dalla seconda parte della notte, fino alle prime luci dell’alba. Il brillante pianeta infatti sorge quasi 4 ore prima del Sole, e questa condizione rimane praticamente invariata per tutta la durata del mese. Il giorno 3 passa dalla costellazione del Leone a quella della Vergine. Da segnalare l’occultazione di Venere da parte della Luna che avverrà in pieno giorno! Tutti i dettagli nell’articolo di Pierluigi Panunzi:
Marte
Marte è inosservabile, dato che il 18 novembre si trova in congiunzione con il Sole. Bisognerà attendere il mese di dicembre per trovarlo (anche se ancora basso) nel cielo del mattino. Il pianeta rosso si trova nella costellazione della Bilancia fino al giorno 25, quando entra nello Scorpione.[Per saperne di più]
Giove
Giove è sicuramente il protagonista di questo autunno. Il 3 novembre si verifica infatti l’opposizione al Sole, condizione che ci consente di osservarlo praticamente per tutta la notte, alla sua massima luminosità e alla sua minima distanza dalla Terra (circa 600 milioni di Km). Il pianeta si muove nella costellazione dell’Ariete.
Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Per saperne di più]
Saturno
Già in prima serata, attorno alle 19, Saturno si trova in culminazione, alto in direzione Sud. Lentamente si sposta verso occidente, dove resta visibile per la prima parte della notte. Col passare dei giorni, l’orario del tramonto è sempre più anticipato, tanto che a fine mese arriverà a tramontare prima della mezzanotte. Saturno attraversa la costellazione dell’Acquario.[Per saperne di più]
Urano
Le condizioni di Urano sono molto simili a quelle di Giove. Il 13 novembre, anche lui si trova in opposizione al Sole, garantendoci un’intera nottata di osservazione. Tuttavia, ricordo che per osservare questo pianeta è necessario l’ausilio di un buon binocolo (meglio se stazionato su treppiede) o, meglio ancora, di un telescopio. Urano attraversa la costellazione dell’Ariete con moto retrogrado.[Per saperne di più]
Nettuno
Nettuno è osservabile nella prima parte della notte. E’ posizionato tra Giove e Saturno, nella costellazione dei Pesci. Possiamo trovarlo a Sud-Est nelle prime ore di oscurità. Intorno alla mezzanotte si trova sulla via del tramonto, sull’orizzonte occidentale, dove scopare nelle prime ore del giorno successivo. Per osservare questo pianeta è consigliato l’uso di un telescopio.[Per saperne di più]
Plutone
Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.
Si può individuare verso Sud-Ovest nella prima parte della notte, per poi vederlo tramontare dopo pochissime ore. Data la sua luminosità molto bassa, è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza. Plutone attraversa la costellazione del Sagittario, che lo ospiterà fino al prossimo anno.[Per saperne di più]
Congiunzioni
Luna – Venere (giorno 9)
Successivamente, in mattinata, avverrà l’occultazione di Venere da parte della Luna. Ecco i dettagli:
Luna – Saturno (giorno 20)
Luna – Giove (giorno 25)
Luna – Pleiadi (giorno 26)
Tauridi

Lo sciame delle Tauridi è una corrente meteorica molto complessa, originata probabilmente in buona parte da residui della disintegrazione della cometa Encke, mescolati a frammenti asteroidali. Il loro radiante, ovvero il punto da cui sembrano provenire le meteore, è (come suggerisce il nome) in corrispondenza della costellazione del Toro
Durante la prima quindicina del mese, in genere si assiste a un aumento del loro numero, dovuto al sommarsi dei momenti di loro maggiore attività, rispettivamente intorno al 2/3 novembre (Tauridi sud) e al 12 novembre (Tauridi nord). L’osservazione quest’anno sarà sfavorevole per le Tauridi Nord, e favorevole per le Tauridi Sud, data la presenza di Luna nel primo caso e l’assenza nel secondo. Tuttavia verso il 7-8 del mese, che corrisponde più o meno al nodo orbitale originario della cometa, potrebbe essere osservata la maggior frequenza delle Tauridi più luminose. In questi giorni l’intervallo di osservabilità è favorito solo fino a poco dopo la mezzanotte (sucessivamente sorge la luna calante).
Leonidi

Ogni anno verso il 16-17-18 novembre la Terra incontra regioni di spazio che contengono qua e là particelle rilasciate nel susseguirsi dei passaggi al perielio dalla cometa Tempel-Tuttle, dando vita allo sciame meteorico delle Leonidi.
Tuttavia, dato che la Tempel-Tuttle è transitata al perielio alla fine del 1998 e che tornerà dopo 33 anni, quest’anno non possiamo che aspettarci un’apparizione senza sorprese. Ciò che osserveremo sarà la componente annuale, formata da meteore per lo più di debole luminosità, che in genere si mostra con un aumento di frequenza di circa una giornata.
Le condizioni osservative sono ottime, dato che la luna è uscita dalla fase di nuova il giorno 13, e nei giorni di picco tramonterà pertanto in prima serata.
Costellazioni
La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto, e questo ci regala qualche ora in più di osservazione della volta stellata. È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l’opportunità di ammirare brevemente, sull’orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo come il Triangolo Estivo (descritto ampiamente nelle rubriche dei mesi precedenti).
Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l’Acquario, deboli costellazioni prive di stelle particolarmente brillanti. Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell’Ariete. Chi osserva da luoghi con l’orizzonte meridionale privo di ostacoli – in pianura o sul mare – può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell’eclittica: la Balena e più a Ovest, sotto l’Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una stella brillante, Fomalhaut.
Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell’imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli. In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.
Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio. Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un’altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell’Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.
In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni già descritte nel “cielo di ottobre”: il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la “W” di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.
Proseguiamo il tour e soffermiamoci sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l’Ariete: in essa si trova la galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del “gruppo locale”, la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima galassia di Andromeda. A Settentrione troviamo come sempre l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore, con la stella polare immobile ad indicarci il Nord (come trovare la polare?) tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
Comete del Mese
a cura di Etruscastro

In questo appuntamento di novembre 2023 abbiamo piccolissime novità rispetto a quelle viste ad inizio autunno. Dopo l’exploit della C2023 p1 Nishimura arrivata a una magnitudine di +4.3 (Martin Masek il 10 settembre) che ci ha fatto sognare, per il momento nessuna cometa avvicinerà questa magnitudine, ma alcune di esse saranno comunque molto interessanti.
Continueremo a parlare della 103P/HARTLEY, della C/2020 V2 ZTF, e della new entry C/2021 S3 PANSTARRS.
Mappe del cielo
Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.
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