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Foto Astronomica di Gennaio 2025

Nel vasto complesso nebuloso molecolare di Orione sono presenti alcune spettacolari nebulose. In questa immagine possiamo ammirare la delicata, pittorica tonalità di una delle più spettacolari nebulose a riflessione: M78 (sulla destra), catalogata oltre 200 anni fa. Si tratta di una nube di polveri illuminata dalla luce riflessa di brillanti stelle in essa incorporate.
Sulla sinistra troviamo la nebulosa “Boogeyman”, così chiamata per l’intrigante sagoma a forma di “uomo nero”. Il nome ufficiale è Nebulosa Oscura di Lynds (LDN) 1622, che appare su uno sfondo debole di gas idrogeno incandescente. LDN 1622 si trova vicino nei pressi del piano galattico, vicino al famoso Anello di Barnard, una grande nuvola che circonda il ricco complesso di nebulose a emissione trovate nella cintura e nella spada della costellazione di Orione.
In questa composizione fotografica, i due oggetti cosmici richiamano l’ideologico simbolismo dello Yin e Yang: oscurità (LDN1622) e luce (M78) che si contrappongono e si bilanciano suddivise da uno “spicchio” incandescente dell’anello di Barnard (gigantesca nube molecolare ad emissione dalla forma circolare).
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Video di Gennaio 2025
Sole
Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 19, data in cui passa progressivamente nella costellazione del Capricorno.
- 1 gennaio: sorge alle 07:38, tramonta alle 16:50
- 15 gennaio: sorge alle 07:35, tramonta alle 17:04
- 31 gennaio: sorge alle 07:24, tramonta alle 17:24
- Effemeridi complete
La durata del giorno aumenta di circa 50 minuti dall’inizio del mese.
Luna
Il giorno 7 la Luna raggiunge il punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita: il perigeo (370.174 Km di distanza). Il giorno 21 si troverà nel punto più lontano, l’apogeo (404.298 km).
fasi:
- Primo Quarto il giorno 7
- Luna Piena il giorno 13
- Ultimo Quarto il giorno 21
- Luna Nuova il giorno 29
sorgere e tramontare:
- 1 gennaio: sorge alle 09:11, tramonta alle 18:19
- 15 gennaio: sorge alle 18:44, tramonta alle 08:52 del giorno successivo
- 31 gennaio: sorge alle 08:41, tramonta alle 19:48
- Effemeridi complete
4 GENNAIO: LA LUNA OCCULTA SATURNO!
Il 4 gennaio la Luna ha occultato Saturno, in uno spettacolare evento che ha tenuto tutta l’Italia col naso all’insù per oltre un’ora. Questa suggestiva immagine, premiata come foto astronomica del giorno dal nostro APOD, mette in evidenza i momenti principali del fenomeno

Nel nostro articolo tutti i dettagli di questo affascinante fenomeno astronomico:
Una bella occultazione di Saturno da parte della Luna il 4 gennaio 2025
Scopri tutti i segreti della Luna:
Terra al Perielio
Il giorno 4, alle ore 15 circa, la Terra si trova nel punto più vicino al Sole nel corso della sua orbita, il perielio (0.983 AU).
In genere si è portati a pensare che la Terra sia più vicina al Sole durante il periodo estivo per via del caldo, ma non è così. Questo perchè le diverse temperature che caratterizzano le stagioni non sono dovute alla variazione di distanza dalla nostra Stella, bensì alla variare dell’angolo di incidenza dei raggi solari sulla superficie terrestre nel corso dell’orbita.
Il fenomeno è causato dall’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano orbitale.
Posizione dei pianeti
Mercurio
Nei primi giorni dell’anno Mercurio è confuso fra le luci dell’alba in direzione sud-Est. Tuttavia, sorgendo circa un’ora e mezza prima del Sole, è possibile tentarne l’osservazione. Tuttavia, col passare dei giorni la distanza angolare dalla nostra stella diminuisce sempre più, rendendolo di fatto invisibile poichè prossimo alla congiunzione, che avverrà il mese prossimo.
ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]
Venere
Ben visibile Venere nel cielo serale in direzione occidentale, dove il tempo di osservazione si allunga fino a circa 4 ore. Il brillante pianeta attraversa la costellazione dell’Acquario fino al giorno 23, quando entra nei Pesci. Da segnalare la suggestiva congiunzione con Saturno che potremo osservare il 19 e il 20 gennaio (vedi sezione congiunzioni per maggiori dettagli).[Per saperne di più]
Marte
Anche per Marte arriva il momento dell’opposizione al Sole, dopo essere stato preceduto da tutti gli altri pianeti esterni nei mesi scorsi. Il giorno 16, infatti, sarà visibile per tutta la notte, alla massima luminosità e alla minima distanza dal nostro pianeta, che per questo evento sarà di circa 97 milioni di chilometri. Il giorno 12 passa dalla costellazione del Cancro a quella dei Gemelli.
Giove
Buon periodo osservativo anche per il gigante gassoso Giove, che è osservabile per buona parte della notte, e assume anche il ruolo di protagonista non appena Venere tramonta. Per tutto il mese permane nel Toro, prospetticamente vicino ad Aldebaran, stella di spicco della costellazione.
Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Per saperne di più]
Saturno
Il pianeta con gli anelli anticipa sempre più il suo tramonto, decretando l’avvio al termine del suo lungo periodo di osservabilità. Tuttavia, le condizioni osservative sono ancora analoghe a quelle di Venere, con cui si trova in congiunzione tra il 19 e il 20, in direzione della costellazione dell’Acquario. [Per saperne di più]
Urano
Discrete le condizioni osservative di Urano, che troviamo alto in direzione Sud nelle prime ore della sera in direzione della costellazione dell’Ariete, dove era rientrato negli ultimi giorni del 2024, muovendosi di moto retrogrado. Ricordo che per osservare questo pianeta è necessario l’ausilio di un buon binocolo (meglio se stazionato su treppiede) o, meglio ancora, di un telescopio.[Per saperne di più]
Nettuno
Le condizioni osservative di Nettuno sono simili a quelle viste per Venere e Giove. Rispetto a questi ultimi, infatti, si trova leggermente più in alto. In ogni caso, per tentare l’osservazione di questo pianeta è indispensabile l’utilizzo di un telescopio. Nettuno sta attraversando la costellazione dei Pesci, dove permarrà per tutto il 2025.[Per saperne di più]
Plutone
Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.
Il planetoide è inosservabile, data la congiunzione con il Sole che si verifica il giorno 21. Anche in condizioni osservative ottime, è sempre necessario ricorrere ad un telescopio di adeguata potenza. Plutone sta attraversando la costellazione del Capricorno.[Per saperne di più]
Congiunzioni
Luna – Venere (giorno 3)
Luna – Saturno (giorno 4)
Una bella occultazione di Saturno da parte della Luna il 4 gennaio 2025
Luna – Giove – Pleiadi (giorno 10)
Luna – Marte (giorno 13-14)
Aggiornamento 14 gennaio: ecco una foto della congiunzione scattata la mattina del giorno 14 da Roma:
Venere – Saturno (giorno 19-20)
Quadrantidi del 2025

Come di consueto, l’anno nuovo riparte con lo sciame meteorico delle Quadrantidi, uno dei più attivi in assoluto. Vengono anche chiamate Bootidi, per via del fatto che il radiante (ovvero il punto nel cielo da dove “sembrano” provenire le meteore) è situato pochi gradi a Nord della costellazione del Bootes, il Bifolco.
Dato che alle latitudini italiane il radiante è molto basso sull’orizzonte fino alla mezzanotte circa, il numero delle meteore osservabili aumenta notevolmente a partire da mezzanotte all’alba, man mano che il radiante sale in altezza.
Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso per il pomeriggio del giorno 3, quando purtroppo da noi sarà ancora giorno. Tuttavia, dato che dopo le prime 4 ore di picco (100 meteore/h) la frequenza si “assesta” per altre 10 ore intorno alle 50 meteore/h, vale la pena osservare durante la notte fra il 3 e il 4, complice anche l’assenza della Luna che tramonta in prima serata.
Buone osservazioni, e cieli sereni!
Costellazioni
Il cielo di Gennaio si presenta, a partire dalle prime ore della sera verso oriente, con le costellazioni zodiacali dei Gemelli (più in alto), e a seguire del Cancro e del Leone.
Verso Ovest si avviano al tramonto la piccola costellazione dell’Ariete, e quella molto più grande ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice più alto sull’orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l’omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, praticamente allo zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l’Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.
La stella più luminosa dell’Auriga è Capella, termine che in latino significa “capretta”. La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni – ma prive di stelle brillanti – della Balena e dell’Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.
Di quest’ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere un’osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.
Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un’altra stella facilmente identificabile: Procione.
Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla stella polare (come trovarla?) nell’Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l’inconfondibile forma a “W”, la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l’Orsa Maggiore e la Giraffa.
Comete del Mese
a cura di Etruscastro

Nell’appuntamento di questo mese c’è pochissimo da segnalare, almeno fino ad ora, dopo l’uscita dal palcoscenico della cometa C/2023 A3 TSCUCHINSHAN/ATLAS. Anche la promettente C/2024 S1 ATLAS, che si pensava potesse raggiungere la mag +2, si è disintegrata al suo passaggio ravvicinato col Sole. Pertanto, non ci resta che proseguire con la debole 13P/OLBERS, che però continua ad affievolirsi rapidamente, e con la 333P/LINEAR per dovere di cronaca
Mappe del cielo
Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.
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